capitolo 3

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⬆James Jones

Daisy pov's:

Era passata una settimana da quando andavo a scuola, James ha mantenuto la sua promessa di starmi affianco sempre, non mi sono ancora fatta un'amico ma spero di farmelo presto perché di passare tutti i giorni con James e Hunter è un po' brutto sopra tutto se parlano solo di football.

Ero in classe quando dalla porta entrò Hunter  con i capelli disordinati, la maglietta stropicciata e le labbra gonfie, di fianco c'era una ragazza che era nelle stesse condizioni, " Young e Jhonson vi sembra questa l'ora di arrivare in classe?!" chiese arrabbiato il prof Williams "mi scusi ma avevamo un piccolo bisogno che andava soddisfatto" rispose con un sorrisetto Hunter mentre guardava la ragazza al suo fianco che sorrideva, i miei compagni scoppiarono a ridere mentre io rimanevo con uno sguardo confuso verso di lui che mentre si guardava intorno incrociò i miei occhi pieni di confusione "Young vicino alla signorina Jones e la signorina Jhonson di fianco a Jackson" dopo questo ritornò a spiegare la lezione Hunter si avvicinò piano e mi sorrise so sedette di fianco a me e appoggiò il braccio sullo schienale della mia sedia e mi avvicinò "come mai tutta sola gattino" chiese sussurrandomi nell'orecchio, arrossì all'istante per il soprannome dato "non c'è nessuno che si vuole sedere vicino a me" risposi mentre scrivevo l'equazione sul quaderno "bene ragazzi risolvete con il vostro compagno di banco l'equazione e po consegnatemi il foglio, perché gli darò un voto" disse Il prof; mi girai verso Hunter per vederlo parlare con la ragazza dietro.

Gli toccai la spalla e lui si girò con le sopracciglia alzate verso di me "cosa c'è?" "dobbiamo risolvere questa cosa, hai intenzione di aiutarmi o stare li a parlare" chiesi stizzita, mi dava un certo fastidio il fatto che stava parlando con un'altra ragazza e non ne so neanche il motivo "va bene" rispose sbuffando si girò per fare un occhiolino alla ragazza e girarsi verso di me e prendendo il foglio da sotto i miei occhi "ehi" "la soluzione e 52" disse per poi riappoggiare il foglio davanti a me; non ero per niente brava in matematica quindi ho cercato per tutta la lezione di capire come aveva fatto, scrissi il risultato e alla fine della lezione feci una foto all'equazione e consegnai il foglio al professore.

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Era l'ora di pranzo e mi sedetti da sola in un tavolo all'angolo della mensa, ogni giorno per colpa di James e di Hunter avevo sempre gli occhi puntati addosso l'unico momento in cui avevo un attimo di pace era il pranzo, perché quest'ultimi erano sempre al campetto o a parlare con i loro amici, o a farsi qualche ragazza oppure a giocare a basket.

Appena seduta mi si avvicinò una ragazza che proveniva dal tavolo delle cheerleader, con un sorriso smagliante mi si avvicinò 2ciao, mi stavo chiedendo se volessi unirti al nostro gruppo è da un po' di giorni che sei qui da solo" disse mentre appoggiava le mani sul tavolo e mi guardava con insistenza "no, grazie sto bene qua da sola" risposi con un sorriso smagliante, il suo sorriso si spense immediatamente e vidi il suo sguardo bruciarmi dentro, mi stava guardando malissimo, non è che stavo bene da sola, ma non mi fidavo molto di loro, "nel caso cambiassi idea noi siamo laggiù" indicò il tavolo e se ne andò ondeggiando i fianchi.

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Pubblico prima perché domani ho un torneo di frisbee e sarò via per tutto il giorno e quindi non avrò tempo di pubblicare.

Arianna😊💖

Ti amerò per sempreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora