Prologo

103 9 0
                                    

Ringrazio chiunque tu sia che sei entrato su questa storia con l'intento di leggerla.

E' strano come in un secondo la tua vita possa cambiare.

Come un secondo prima ti trovavi in mezzo alla gioia, su una macchina con la tua famiglia, diretta verso la libertà dell'estate e come in un nanosecondo ti ritrovi catapultata fuori dall'auto per colpa di un camionista probabilmente ubriaco che andava contromano, pronto a prendere le vite di tutti, ma che prende solo quella dei tuoi genitori, di quelle persone che tanto amavi, che ti hanno cresciuta e che non potrai vedere mai più.

Strano eh ?
Peccato che sia successo a me, quindi per me non è tanto strano.

Ero ancora accasciata a terra dolorante quando capii quello che era successo e, con le lacrime agli occhi, cercai di alzare il busto dall'asfalto. Il corpo mi doleva e la testa mi pareva una trottola, vedevo tutto sfocato e poi mi ricordai.

"Sophia!" La mia sorellina di 4 anni doveva essere ancora dentro l'auto.
In un semplice scatto, dovuto alla troppa adrenalina nel corpo, riuscì ad alzarmi per salvare la mia sorellina dalle fiamme che avvolgevano la macchina.

Mi incamminai con quelle poche forze che mi restavano, diretta verso quella che ormai era una bomba pronta ad esplodere, cercai di aprire la porta ma mi ustionai la mano.

Titubante mi dissi mentalmente che non potevo arrendermi, dovevo prendere mia sorella.
Feci un respiro e ritentai, quella volta riuscii ad aprire la porta, slacciando la bambina dal seggiolino e prendendola in braccio.

Come in automatico mi girai verso i miei genitori, la cui vita era stata brutalmente rubata qualche minuto prima.

Con il cuore pieno di rimpianto, mi girai iniziando a correre, anche se zoppicando, il più lontano possibile.
Trenta metri più lontano caddi e persi conoscenza.

Mi risvegliai qualche ora più tardi, con i pompieri impegnati a spegnere il fuoco e gli infermieri che cercavano di rianimare mia sorella.

Un senso di disperazione mi avvolse e subito cercai di andare da lei, ma mi faceva male dappertutto, quindi non riuscivo a fare chissà quali movimenti.

Un infermiere vedendomi mi prese subito per le spalle, allontanandomi da lei, mi ribellai ma niente cambiò, ero troppo debole.
L'immagine di mia sorella senza vita mi attraversò la mente ma subito dopo riuscì a sentire un pianto infantile arrivare da lei e subito mi sentii meglio. Smisi di ribellarmi e...

<< Merial !>> una voce mi riportò alla realtà, risvegliandomi dal mio solito Flashback.

NOTA AUTRICE:

Ho iniziato questa storia anni fa, ma dopo poco mi sono stufata di scrivere come molti su quest'app. 
Ora ho tutto il tempo del mondo perciò ho deciso di riprenderla e revisionare i capitoli che avevo già scritto.
Spero che il prologo ti sia piaciuto tanto quanto piace a me.
Pubblicherò molto presto dato che ho molti capitoli già pronti.
~Sole~

Farloak - Misteri da svelareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora