Farloak - Misteri da svelare

I

<< Merial !>> Una voce mi riportò alla realtà, risvegliandomi dal mio solito Flashback.
Mi girai per contemplare l'espressione della mia tutrice che, vedendomi in quello stato, subito partì con le domande.

<< Mery, tutto bene ? Ti ho chiamato almeno quattro volte !>> Volevo dirle la verità, ma lei non sapeva che avevo ancora quelle orribili immagini che mi ricordavano ogni volta la morte dei miei genitori, che mi ricordavano che per colpa mia, mia sorella non sia potuta crescere con i suoi veri genitori.

Il giorno della loro morte ricade proprio a oggi, ovvero il mio compleanno, il 25 Maggio.

<<Si si, scusa, sono ancora un pò addormentata>> aggiunsi con un sorrisetto falso, che funzionò visto che sorrise a sua volta.

<<Bene, dai, vestiti e scendi a fare colazione, o non rimarrà niente per te, sappiamo entrambe quanto tua sorella adori i Pancakes!>> Rise e se ne andò.

Personalmente, adoravo i miei tutori; So che molti si lamentano dei propri, ribellandosi, ma quando i nostri veri genitori morirono, sapevo che mia sorella aveva bisogno di una vita tranquilla, quindi di una figura materna e di una paterna e i nostri erano adorabili e comprensivi, quindi non avevo motivo di lamentarmi.

Iniziai a vestirmi come era mio solito, collant nere con un vestito bordeaux a maniche lunghe.
Mi truccai leggermente, pettinandomi i lunghi e mossi capelli mori e mi contemplai allo specchio come ero solita fare il giorno del mio compleanno.

Mi guardai dritta negli occhi.
Mi ricordo di quando alle elementari i bambini mi contemplavano straniti per il loro colore tendente all’oro.

In realtà erano marroni, ma di una così chiara tinta che sembravano miele. Alcuni mi chiamavano demone, ma poco importava perché mia madre diceva sempre che avevo gli occhi del sole.
Ero cambiata dal giorno dell'incidente, in meglio a parer mio, ora ero più alta e avevo più forme. Sono sempre stata una ragazza responsabile ma ammetto che sono maturata tanto in questi anni.
La cosa non mi sconvolgeva più di tanto, nella vita si cresce, quindi era normale.

Erano passati esattamente 5 anni da quando io e mia sorella, che aveva quasi rischiato di morire, diventammo orfane e fortunatamente dopo meno di tre mesi, una coppia di sposi novelli che richiedevano una bimba di bassa età ci prese entrambe. Eravamo state molto fortunate.

Iniziai a scendere le scale e mi avviai in cucina, dove Marta, la mia tutrice, rimproverava mia sorella Sophia poiché stava mangiando tutti i Pancake. Sorrisi ed entrai.
In cucina trovai mia sorella, che stava divorando qualunque cosa trovasse, Marta che lavava gli ultimi piatti e il Signor Smith, che noi chiamavamo affettuosamente "Ludo", impegnato a fare il caffè.

<< Buongiorno !>> dissi avvicinandomi a mia sorella per darle un bacio sulla guancia. Lei si girò subito, ricordandosi.

<< BUON COMPLEANNO !!>> urlò così forte che il nostro gattino dal pelo bianco miagolò dallo spavento.
Con un sorriso in faccia, si girò per abbracciarmi e per poco non persi l'equilibrio. Marta ridacchiò, accarezzando i lunghi capelli rossastri della piccola, per poi mettermi un braccio sulle spalle.

Ludo aveva un'espressione intontita e per poco non sputò il caffè. Marta gli lanciò un'occhiataccia e, furiosa, aggiunse poi.
<< Non dirmi che ti sei dimenticato !!!>> A stento riuscivo a non ridere quando vidi il marito passare lo sguardo da me alla moglie per tre volte.
<< Papà, chiudi la bocca o ci entreranno le mosche !>> disse Sofia facendomi ufficialmente ridere.
Marta schioccò le dita, risvegliando Ludo dalla sua specie di trans.

Quest'ultimo poggiò la tazza sul tavolo e si schiarì la gola, alzandosi per venire da noi.
<< Cosa?! IO? Ma che! Mai dimenticherei il compleanno della nostra piccolina!!>> disse pizzicandomi le guance.
<< Mica tanto piccola sai ?!>> ribatti io sedendomi alla destra di mia sorella, che era a capotavola come Ludo.