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Fluorescent Adolescent- Arctic Monkeys-

Surfin USA –Beach Boys-

Chelsea Dagger – The Fratellis-

Harry POV

 Cerchiamo di orientarci sulla cartina. Il sole picchia sulle nostre teste, mentre siamo appoggiati sul cofano del van, intenti a capire dove diavolo siamo finiti.

Dopo un’accurata osservazione della cartina, decidiamo di proseguire sulla strada. Nel Midwest non c’è molto da fare quindi possiamo benissimo proseguire dritti senza trovare intoppi, o almeno così speriamo.

Mi siedo sul sedile dell'autista e sbatto violentemente la porta. Ricevo la solita occhiata da Jack; ha paura che prima o poi, con tutta quella potenza, io possa rompere la portiera. Accenno un sorrisetto e sento la fossetta a lato della mia bocca farsi profonda. Lei adora la mia fossetta. Mi ricordo un pomeriggio. Eravamo andati a berci un milk-shake al Diner nella via parallela a dove abito io. Mi ricordo che mi aveva fatto ridere tantissimo mentre cercava di ballare Surfin USA davanti al jukebox. Tutto il mio milkshake si era riversato sui miei jeans e ridendo avevamo attirato l’attenzione di tutti quelli che erano dentro. Mentre ridevamo lei all’improvviso immerse il dito indice nella fossetta. E mi disse: «Guarda! Ci sta. La tua fossetta è perfetta per il mio dito indice.» Quella frase fu di una dolcezza inaudita. Le baciai la punta del naso.

Torno al presente, metto in moto, e dopo due tentativi il motore parte e mi immetto in strada. Dopo pochi chilometri ci ritroviamo a viaggiare su una strada circondata dal nulla. Campi, steppe, vastità secche, aride, gialle, bruciate. Qualche stazione di benzina qua e là, e qualche cascina in lontananza. Tipico del Midwest.

Anche la radio ci abbandona, e diventa muta. Ovvio, credo non ci siano frequenze che prendano in mezzo al nulla. Mi giro e trovo Jack assorto nei pensieri.

«Hey» gli dico «Che hai? Tutto ok?»

«Sì. Diciamo. Stavo pensando, cosa faremo una volta tornati Harry? Che ne sarà di noi. Abbiamo 20 anni. Tutti gli altri hanno cominciato il college, e noi? Torniamo dopo 9 mesi con cosa? Sì lo so, abbiamo molti soldi cazzo, e un bel po’ di locali alle spalle, ma che facciamo?» sento la sua paura nelle parole che pronuncia.

«Non ne ho la più pallida idea. Che ne dici se ci godiamo quel che resta dell’estate con i nostri amici, e lasciamo queste preoccupazioni al futuro? Dai non roviniamoci la nostra estate. Usciamo, divertiamoci, balliamo, beviamo, facciamo cazzate. Ti ricordi l’estate scorsa? Non è cambiato nulla Jack. I nostri amici avranno le loro storie da college da raccontare, bè noi avremo le nostre storie da lupi solitari, che te ne pare? Qualcosa succederà Jack, qualcosa succederà. Me lo sento!»

«Direi che si sono invertiti i ruoli Harry, di solito sono io quello a tirarti su il morale. Mi devo allontanare da te, o diventerò uno stupido sentimentalista…» ridiamo tutti e due a quelle parole.

«A proposito di cazzate, guarda quel laghetto, che ne dici, ti va di farci un tuffo?» propongo a Jack.

West Coast,1967Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora