VII. Wings of happiness

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La musica era ancora a tutto volume, tutti i ragazzi stavano ballando creando una massa di corpi che si scatenava spensierata, come se al mondo non esistessero problemi e ci fossero solo loro.

Han e Minho erano ancora seduti al bancone a parlare, mentre Seungmin e Jeongin servivano altre persone.

-Sta diventando una noia mortale!- esclamò ad un certo punto Minho, buttando la testa indietro in segno di disperazione,
-E che vorresti fare scusami?- chiese Jisung.

Il maggiore si fermò un attimo per pensare. Alzò lo sguardo su Jisung,
-Giro in moto?- disse con un leggero sorriso all'angolo della bocca,
-E se ci fermano? Non è troppo rischioso? Non voglio prendermi la multa sai.- rispose il minore.

-Pff, fidati che non ci fermano.- disse alzandosi -Dai muovi il culo, c'è pure una bella vista.- Jisung si alzò sbuffando leggermente e si girò per salutare i due baristi.

Andarono insieme alla moto.

Jisung riprese la sua maglia e fece per indossarla di nuovo,
-Alt!- sentì una mano tenere la sua, -Lascia vedere agli altri il mio capolavoro.- disse Minho per poi fare un occhiolino ridacchiando leggermente.

Gli lasciò la mano e si mise il casco salendo sulla moto, Jisung scosse la testa divertito e si rimise la maglia per poi mettere il casco. Si sedette dietro a Minho e mise le sue mani sulla vita del maggiore per non cadere.

Minho non ci fece troppo caso, di nuovo, ed accese la moto.

...

Le luci della città passavano veloci agli occhi di Jisung, la sua testa era appoggiata di nuovo alla schiena di Minho. Sentiva a malapena il suo respiro a causa del rumore del motore e quello dell'aria che si apriva al loro passaggio.

Ma una cosa era certa, sentire la schiena di Minho che si alzava e abbassava ad ogni suo respiro era cullante.

Il minore chiuse gli occhi per godersi al meglio quel momento di tranquillità che nell'ultimo periodo non riusciva mai a trovare. Spostò le braccia per far sì che abbracciassero la vita del maggiore e si rilassò.

Minho notò il suo gesto e un sorriso spontaneo gli si formò sul viso,
-Hey occhio a non addormentarti.- disse dopo poco,
-Mh? No tranquillo, mi rilasso e basta.- rispose Jisung.

...

-Grazie per il giro.- disse Jisung scendendo dalla moto,
-È stato...-
-Rilassante?- disse divertito Minho prima che Jisung potesse finire la frase,
-Esattamente.- rispose, un sorriso gli copriva il viso.

Frugò nelle tasche per prendere il mazzo di chiavi, ma prima di rientrare in casa Jisung andò verso Minho e lo abbracciò,
-Grazie ancora.- disse per poi entrare in casa.

Minho rimase lì per qualche secondo, scosse la testa per tornare con i piedi a terra e riaccese la moto per tornare a casa sua.

Il minore si tolse le scarpe e mise le chiavi sul tavolo,
-Come mai sei tornato a quest'ora?- disse una voce famigliare, Jisung si spaventò,
-PERCHÈ MI DEVI FAR PRENDERE DEGLI INFARTI TUTTE LE VOLTE!?- esclamò.

-Okay okay scusa, ma è meglio se non urli a quest'ora, stanno dormendo tutti.- disse sua madre, Jisung guardò l'orario dal telefono che segnava le 3:19, non si era per niente accorto del tempo che passava.

-Scusami, non ho guardato il telefono per tutta la serata.- disse,
-Che hai fatto di bello? Sei uscito con qualcuno?- chiese sua madre sedendosi sul divano,
-Mh nulla in verità, sono stato in studio tutto il tempo.- rispose facendo spallucce.

-Ho sentito la moto Jisung e diciamo che sei sporco di... pittura?- disse la madre, Jisung sbuffò,
-Si, sono andato ad una festa insieme ad un amico.- disse roteando gli occhi annoiato,
-Felix?-
-No, non lo conosci.- disse per poi andare in camera sua.

Chiuse la porta dietro alle sue spalle e si tolse la maglia, entrò in bagno e si guardò allo specchio.

Sul petto non c'era nulla, mentre dalle spalle si potevano intravedere delle piume che continuavano fino alle scapole, da lì formavano delle ali che si prolungavano fino a metà schiena.

Il minore notò il talento delle mani di Minho, ogni piuma era dettagliata alla perfezione e si potevano distinguere facilmente l'una dall'altra.

Prese il telefono, si girò dando la schiena allo specchio e fece una foto, la guardò e sorrise. Fece partire un po' di musica a basso volume e posò il telefono di fianco al lavandino.

Accese l'acqua della doccia e aspettò qualche minuto prima di entrare per lasciarla scaldare un po', entrò e cercò in tutti i modi di lavare via la pittura dal suo corpo per non sporcare il letto mentre dormiva.

...

Si mise sotto le coperte e si rannicchiò per riscaldarsi, prese il telefono e scrisse a Felix

Felix


Hey, so che è tardi ma com'è andata con Changbin?


Aspettò qualche minuto. Spense il telefono e lo mise in carica sul comodino di fianco al letto, si girò dalla parte opposta e chiuse gli occhi.

NìX
Dopo 6 mesi precisi aggiorno, miracolo divino

𝗙𝗮𝘃𝗼𝗿𝗶𝘁𝗲 𝗖𝗿𝗶𝗺𝗲 | minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora