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Guardo Sanem negli occhi e le dico "Basta fuggire" Ci guardiamo per un po negli occhi, perché lo ha fatto.
"Per favore signor Can, mi faccia andare è tardi"Mi arrendo e mi sposto, ma insisto chiedendo "Perché lo hai fatto se sapevi che Arzu era allergica alle fragole?"
"Mi dispiace, non credevo succedesse davvero, il colore del suo viso è cambiato in poco tempo ne ho messo poche solo un paio"
"Non ti ho chiesto quante ne hai messe, ma perché"
"L'ho fatto per lei, era tutto il giorno che le stava girando intorno, l'ho fatto per salvarla"
"Ti sembro il tipo che ha bisogno di essere salvato?"
"No, ha ragione, mi dispiace aver distrutto questa relazione" Lei esce di casa, vuole andarsene, non la capisco
"Sei un enigma, sei fidanzata, ma cerchi il tuo Albatros, poi fai cose del genere... non ti capisco"
"Lei non deve capirmi, la mia vita privata non deve interessarla, amo il mio fidanzato e sono felice, questo e quello che deve sapere, lei è il mio capo e non deve sapere altro" mi spiazza, ha ragione, io sono il suo capo e basta "Hai ragione d'ora in poi mi sentirai parlare solo di lavoro e basta"
"Posso andare?"
"Si" Non riesco a capire cosa mi prende, odio il fatto che sia fidanzata e odio questa sensazione che provo nel mio cuore, cosa sia non so... delusione...amarezza...impotenza, sono abituato ad avere tutto sotto controllo.
Sono in giardino che attizzo il fuoco quando arrivano i miei amici Akif e Methin, i miei amici del liceo., si accorgono subito del mio umore
"Hai qualche problema?" mi chiede Akif
"No nulla" nego, non mi confido mai con nessuno, ho un carattere molto schivo, tendo a chiudermi e non voglio parlare con nessuno
"Sono stanca del tuo comportamento, parla, confidati"insiste, ma capendo che non uscirà neanche una parola da me continua "Qui ce il nostro amico che ha problemi coniugali, gli ho detto andiamo da Can" Akif ci racconta che la moglie lo assilla chiedendogli dove va e cosa fa, io per un po lo ascolto, ma mi distraggo pensando alla discussione avuta con Sanem poco prima.
Abbiamo bevuto tanto, Akif si è addormentato, Methin mi racconta che vorrebbe fare una campagna per un associazione per i diritti delle donne. Mi offro di fare questa campagna gratis, la stampa la faremo fare ad Akif
"Sveglialo"
"Akif devi fare una cosa per noi"
"Per voi darò anche la vita"
"Penso che domani non se lo ricorderà affatto"
"Ci penseremo noi a ricordarglielo"
Dopo un po vanno via e io resto con i miei pensieri...
Arrivo in agenzia carico di energia, oggi verrà una nuova compagnia di cosmetici, verrà per fare un'ispezione, siamo in gara con le altre agenzie, tutto deve filare liscio. E' un lavoro importante per noi se tutto andrà bene saremo noi a seguire i lavori.
Convoco Leyla nel mio ufficio, le chiedo se è ancora interessata a scoprire chi è la talpa
"Certamente signor Can"
"Sicuramente oggi la talpa cercherà di sabotare l'ispezione"
"Lasci fare a me"
Ci mettiamo a lavorare, sto cercando di disegnare la modella che vorrei per la campagna sociale, ma non mi vengono bene i bozzetti, intanto vedo Sanem che pulisce, pulisce...
Sto andando ad accogliere Methin, incrocio Sanem nel corridoio, mi sorride, ma io passo oltre, la guardo appena, e per un istante vedo un lampo di delusione sul suo volto, ma il mio amico mi distrae, e lo abbraccio accompagnandolo nel mio ufficio.
"Tutti i documenti per questa verifica sono pronti"
"Se riusciamo ad ottenere questo lavoro, Papà sarà molto orgoglioso di noi"
"Come sta il signor Aziz?"
"Sta bene, è in Italia e chiama tutti i giorni"
"Me ne rallegro, ma dimmi perché sei di cattivo umore? Anche ieri eri strano"
"Methin, sei troppo curioso, occupati degli affari tuoi" dico a mezzo sorriso e indicando dei fogli "Guarda invece i bozzetti per la campagna sociale" li prende e li guarda con interesse "Sono fantastici"
"Organizzo il set fotografico, io faccio le foto e Akif farà le stampe e la campagna è pronta" Sanem ci porta il te "Signor Can, ho pensato volesse un te" mi alzo grato di quel gesto e le prendo il te dalle mani "Grazie, molto volentieri"
"Ce qualcos'altro che posso fare per lei?" la guardo teneramente
" no grazie"
"Buon lavoro" esce e la seguo con lo sguardo, ma Methin fa un gesto strano, chiude la porta, lo guardo incuriosito
"Cosa sta succedendo con questa ragazza, è da ieri che sei strano" fissandolo ribadisco scandendo con dei colpetti nel suo braccio
"Non ce nulla!!!"
Ci trasferiamo in tipografia, dove un Akif reduce da una sbronza pazzesca sta prendendo qualcosa per il suo mal di testa
"Siete sicuri che io vi abbia detto che avrei detto che lo avrei fatto gratis?"
"Si hai detto che avresti dato la vita per noi"
"Non devo più bere, che cosa potrei promettere altrimenti"
"Ascolta Can ha lasciato l'agenzia per venire qui, una sua foto vale 1000 stampanti delle tue quindi non fare il tirchio" interviene Methin
"Almeno i cartelloni"
"No è una campagna importante per i diritti delle donne, non è abbastanza?" Si arrende..
"ok ok"
"Ora andiamo a vedere dove fare il set fotografico, abbiamo bisogno di una modella, una sola donna può andare ma deve essere una che rappresenti diversi tipi di donne"
"Ho un catalogo, magari troviamo quello che stai cercando"
"Akif, qui ho visto solo una donna che ci lavora, è una discriminazione, dovrei farti causa?" dice Methin, con fare beffardo per farli paura...mi squilla il telefono
"Signor Can qualcuno ha strappato i documenti della presentazione e li ha gettati nella spazzatura, cosa facciamo ora?"
"Non preoccuparti Leyla,sono in tipografia, mandami i file, li faccio stampare, manda una persona fidata a ritirarli..."
"Qui è un disastro ci sono documenti e bottiglie di plastica ovunque, hanno persino scritto un messaggio sulla lavagna, la spia e tra noi"
"Mi aspettavo tutto questo Leyla, continua a vigilare, fra poco rientro anche io"
Chiudo il telefono e torno alla riunione per la campagna sociale,con Akif e Methin stiamo discutendo sulla scelta della modella, a me non va bene nulla
"Dimmi cosa stai cercando" mi chiede Methin
"Una donna che rappresenti tutte le donne del mondo, triste ma felice allo stesso tempo, bella ma in grado di far parlare gli occhi" mentre parlo loro si girano e con una espressione sorniona guardano alle mie spalle, incuriosito mi giro, fuori ce Sanem, che discute con il tassista...
"Dovrebbe essere forte ma delicata esplosiva ma dolce" mi rigiro verso di loro, poi vedendo che Sanem è arrivata all'interno, mi avvicino a lei " Sanem"
"Signor Can"
"Cosa ci fai qui?"
"Sono venuta a ritirare i documenti, ma sto tornando di fretta in agenzia" fa per andarsene, ma la fermo "Aspetta, dammi due minuti e finisco la riunione e ti accompagno io"
"Va bene, l'aspetto fuori"  i miei amici hanno un aria confabulatrice, finiamo di decidere, sceglieranno loro la modella e la manderanno sul set.
Devo rientrare, Sanem mi aspetta, saliamo in macchina, ma la sua cintura si blocca non ne vuole sentire di scorrere, mi avvicino, prendo la cintura che come per miracolo scorre, sono pochi secondi, ma vivo la scena come al rallentatore, i nostri sguardi si incrociano, il suo profumo mi riempie, e guardo la sua bocca desiderando di baciarla, ma è un attimo e la cintura si incastra al suo posto, e io torno al mio posto, vorrei sapere se anche lei ha provato quello che ho provato io, ci guardiamo ma non una parola e non riesco ad interpretare il suo sguardo.
Stiamo rientrando
"Leyla ti ha mandato in tipografia?"
"Si"
"Le  avevo detto di mandare una persona di fiducia, ma..."
"E' la mia sorella maggiore, più fidata di me chi?"
"Tua sorella?"
"Si, mia sorella"
"Perché non lo sapevo?"
"Non lo so non è un segreto, tutti lo sanno"
"Perché ce altro che mi hai nascosto?"
"Parliamo di lavoro?"
"Si certo, non mi piace quando qualcuno mi nasconde qualcosa"
"Non la capisco, cosa le avrei nascosto?"
"Ad esempio, se sei stata raccomandata da tua sorella per avere questo lavoro"
"Può fermare la macchina?"
"Cosa?"
"Le ho chiesto se può fermare la macchina" mi arrendo e mi fermo
"Scusami sono stato scortese"
"Se la mia punizione e la sua impertinenza, mi ha già punito. Scendo e vado da sola, lei vada" scendo dalla macchina "Sanem, siamo arrivati" si guarda intorno, con disapprovazione, poi esclama pensando che non la sentissi
"Villano"
In agenzia ce Deren che mi aspetta"Can, non ci crederai, hanno strappato la presentazione"
"Non preoccuparti, l'abbiamo ristampata" con ciò vado.
Sono in riunione con gli ispettori della Nove Fiori, per la loro campagna, rispondo alle loro domande e sembra andare bene. Li guido all'interno
"per ora l'ispezione è andata benissimo, manca solo l'area relax, dove i dipendenti si possono rilassare
"Deren, era nella lista ,delle cose da fare"
"Abbiamo avuto   un po di confusione e non ce stato il tempo signor Can"
"E' molto importante per noi, i dipendenti sono più produttivi se hanno un posto dove potersi rilassare, questo abbasserà il punteggio, mi dispiace"
"Staremo più attenti"
"Manca solo l'ispezione sanitaria, sembra tutto pulito, ma è la prassi" Deren li accompagna per l'ultima fase, rimango amareggiato per l'aria relax che non è stata fatta. Andando via sento una conversazione fra Cey Cey e Goulisse "Sai che Sanem ha trasformato il magazzino in un aria relax molto bella, ma la signora Deren non ha voluto farla vedere, anzi le ha detto che era brutta, lei ci è rimasta male e si è rattristata, ed è rimasta li.
"Ma perché lo ha fatto" le chiede Goulisse
"Non lo so forse ce l'ha con lei, le va sempre contro"
Sono furioso, non sopporto queste discriminazioni, vado nella direzione del magazzino, entro, trovo Sanem in lacrime che raccoglie delle riviste, le vado incontro, la fermo, le prendo le braccia, la guardo" Non farlo, ti prego, non piangere" con i polpastrelli delle dita le asciugo le lacrime "Non piangere" mi guardo intorno "E' tutto bellissimo, questo posto è fantastico, proprio come te"
"Hai trovato una ragazza stupida da prendere in giro"

Sono Can DivitDove le storie prendono vita. Scoprilo ora