veterinario

453 33 1
                                    


(Bakugou)

Si era accucciato nel trasportino anche se aveva la tentazione continua di cercare di sfondarlo.

Izuko e sua madre parlavano -quando l'hai preso?- -questa mattina- la mamma lo guardò e mostrò i denti -non al canile immagino- vide l'altro esitare -sulla strada vicino al bosco, probabilmente era un cane da tartufo o da caccia, o da combattimento...- abbassò il tono all'ultima parola -che ci facevi su quella strada? Non usi la principale per tornare a casa?- il ragazzo dei capelli verdi fece le spallucce -sentivo di dover prendere quella-.

Kacchan fece una sorta di finto abbaio per far notare che stava dicendo fin troppo e che se la madre fosse stata più intelligente si sarebbe accorta che era discordante quella versione col -l'ho preso stamattina- che aveva detto il ore prima.

Ma per fortuna quella donna non solo era abbastanza stupida da scambiare per un cane a anche di non accorgersi di quegli errori.

Arrivarono allo studio.

Già la zona gli era decisamente familiare.

La donna aspettò nella sala apposita e visto che il posto era vuoto entrarono nella sala visite per cercare anima viva.

Sentì un odore familiare che lo mise in allerta.

Izuko aprì il trasportino.

Si sforzò per alzarsi e uscì.

C'era sicuramente un odore già sentito.

Poi un fievole suono arrivò al suo orecchio, un ringhio appena sussurrato.

L'istinto gli comandò di mettersi davanti a Midoriya abbassando collo e orecchie.

Sentì nuovamente il ringhiò stavolta convito e forte.

Anche l'umane se ne rese conto stavolta e fece un passo indietro portentosi istintivamente il petto con gli avambracci.

-Sono io Bakuguo-il latrato gli penetrò la mante, era un membro del suo branco, era Dabi un Beta molto più grande e vicino all'Alfa di lui.

-Fammi uccidere l'umano poi torniamo al bronco- continuò, ma non prese neanche in considerazione l'idea di ascoltarlo.

L'istinto gli urlava di proteggere quel ragazzo così tirò fuori i denti -sei solo un lurido cane da salotto- vidi la sagoma dell'animale saltare da sopra il lettino di metallo verso il collo di Izuko.

Saltò, contro i suoi limito, ignorando il dolore lancinante alla spalla e addentò il compagno alla spalla impedendogli di raggiungere il ragazzo dei capelli verdi.

-Kacchan!- si sporse verso di lui l'umano preoccupato ma righi anche a lui pur di tenerlo lontano.

Dabi di detrasformò e Bakuguo lasciò la presa -da quando difendi un lurido umano?- ringhiò tenendosi il braccio sanguinate.

Tornò umano anche lui, non c'era vergogna però, le priorità erano altre.

Si portò una mano alla spalla, i punti si erano strappati e la ferita sanguinava notevolmente -ti ho detto di non toccarlo- ordinò -non sei tu l'Alfa- sottolineò il moro -silenzio ho detto!- si sporsi con sicurezza ringhiandoli sopra le testa nonostante tremasse -lui è mio!- gli venne così naturale pronunciare quelle parole di cui non capiva il significato.

Era come se ci fosse una legame tra loro, come se quel ragazzo fosse più membro del branco di Dabi.

-Che succede?- un uomo arrivò di corsa -Dabi sul letto di là adesso!- ordinò, e lui si avvicinò -non prendo ordini da un'Omega, è una questione di branco- ghignò.

Fu un attimo e Dabi era a terra sottomesso con la faccia a terra contro il pavimento -vai di là- una volta rilasciato non si oppose una seconda volta.

Quando l'Omega chiuse la porta Izuko lo raggiunse di corsa e iniziò a tamponare la ferita.

Al biondo parve che la vista iniziasse ad offuscarsi, aveva le vertigini.

-Spostati- l'uomo lo prese in braccio per metterlo sul lettino poi perse i sensi.

Si svegliò non sapeva quanto tempo dopo debole e dolorante.

Con dei pantaloni almeno.

-Sono Aizawa non credo che tu ti ricordi di me- scosse il capo piano come risposta -mi sei familiare ma ho sentito parlarne mia madre- -rischiavi di morire dissanguato devi stare più attento anche se è per lui- Bakuguo rivolse lo sguardo al giovane che si era addormentato tenendogli la mano -che intendi?- il moro alzò un sopracciglio -sei mai riuscito a marchiare qualcuno? o almeno ci hai provato?- chiuse gli occhi per raccogliere i pensieri -ci ho provato con un'ex ma non ci sono mai riuscito, risultava un comune morso- il veterinario sospirò -sai bakugou i lupi marchiano una sola volta, e una volta marchiato il compagno è a vita vale più di ogni altra cosa...- -questo lo so ma non ho mai marchiato nessuno- -penso che io e te dovremmo parlare della prima volta che ci siamo visti-.

(Dabi)

Tornò al campo con ancora le fasciature, andò immediatamente dall'Alfa -ho trovato Bagukou, è ferito, penso che un umano lo ricatti o lo droghi- quella era la scusa che cercava da tempo -mi ha attaccato, era strano però...e l'umano sembrava controllarlo-.

Solo Dabi sapeva che quelle poche parole avrebbero dato inizio a una guerra.

(((angolino: ciao a tutti, spero che il capitolo vi sia piaciuto, un po' di cose stanno venendo a galla spero di poter riaggiornare presto, alla prossima)))

Sangue di lupoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora