I due Serpeverde si ritrovarono meravigliosamente bene insieme, ma, mantenendo il loro orgoglio, non lo avrebbero mai riferito l'uno all'altro.
Le piccole onde create dal lago rilassarono entrambe le loro menti, facendo deviare a queste ogni minima preoccupazione che la vita gli offriva fin dal principio.«Non mi hai ancora detto il tuo nome.» disse il moro quasi in un bisbiglio, godendosi la leggera brezza tra i capelli e chiudendo lentamente gli occhi.
«Sophia Anderson, tu?» rispose la bionda girandosi verso di lui e osservando ogni centimetro del suo viso rilassato.
«Mattheo Riddle.» disse questo, riaprendo gli occhi e inarcando un solo lato delle labbra in un ghigno malizioso.
Quando si girò definitivamente verso la ragazza, altrettanto concentrata a guardarlo, si accorse di una presenza sospetta a pochi passi dai loro corpi che pian piano si avvicinò sempre di più e cominció a dischiudere le labbra.
«Anderson! Ti abbiamo cercata dappertutto!» gridò una voce familiare, non solo per la giovane bionda ma, stranamente, anche per il moro Serpeverde.
Lo studente in questione si diresse a passo svelto verso di loro e, appena riuscì a scorgere perfettamente le loro figure, alzò ambe le sopracciglia prima di squadrare da cima a fondo Mattheo, altrettanto in piedi mentre si sistemò il ciuffo colmo di ricci color cioccolato. Il purosangue non si sentì affatto in soggezione o a disagio; dal carattere duro e parzialmente indifferente che ebbe fin dalla nascita non si sentiva affatto inferiore da uno studente diciassettenne come lui.
Draco Malfoy si grattò nervosamente il naso, impegnato a soffocare una risata, ancora incredulo della situazione in cui si trovò.«E così ci incontriamo di nuovo, Riddle.» disse questo, avvicinandosi cautamente, con le mani all'interno dei pantaloni neri, ai ragazzi.
«Aspetta un'attimo, voi vi conoscete?» chiese Sophia in un totale stato confusionario, puntando un dito contro il biondo e subito dopo al figlio del Signore Oscuro.
«Interessante, dico bene? Purtroppo sì, ha vissuto in casa mia quando suo padre mi aveva fatto diventare uno di loro.» affermò Malfoy socchiudendo i suoi occhi grigi verso Riddle.
«Be', non credere che per me sia stato un onore stare in casa tua per due mesi, caro Malfoy.» ribatté il moro, posizionando le braccia conserte all'altezza del petto.
Da una parte preferì non scontrarsi con Draco già dal primo momento, dato che la sua permanenza e d'altronde il suo arrivo a Hogwarts non era stato dei migliori e le persone lì presenti lo videro come un mostro pieno di difetti da risolvere, ma dall'altro amava vivamente sfidarlo e continuare a prendersi gioco di lui. Quando visse per un breve periodo a Villa Malfoy non credeva minimamente che sarebbe stato un totale inferno; oltretutto, non gli andava a genio il fatto che non poteva uscire da quella casa per nessuna ragione al mondo, per via dei genitori del biondo che lo controllavano giorno e notte ma, soprattutto, perché il padre glielo vietava terribilmente. In quel momento non volle continuare a "litigare" con quel Serpeverde viziato e dal carattere strafottente, per non fare scene dinanzi a una splendida ragazza dai capelli dorati come Sophia Anderson, che in quel momento si trovò in subbuglio sistemata in mezzo ai due combattenti.
«Domani iniziano le lezioni, perciò dovresti andare a prepararti mentalmente, Riddle.» disse Draco, afferrando il braccio destro della bionda ragazza e cominciando a correre per raggiungere nuovamente la soglia del castello.
Questa fu, in gran parte, stupefatta e scioccata da quel suo strano comportamento. Ella odiava profondamente quando uno studente come Malfoy si metteva in mezzo ai suoi momenti intimi, e questo fu uno di quelli.
Tolse repentina il suo polso dalla presa del biondo e, lui, si fermò di scatto girandosi verso la sua persona. Tenne uno sguardo corrucciato, infastidito: le sue sopracciglia furono aggrottate e i suoi occhi cristallini socchiusi.
Mise ambe le braccia conserte sotto i seni mentre Draco Malfoy la guardò confuso, come se non si aspettasse quella situazione stramba.«Devi smetterla di metterti in mezzo, Malfoy.» sbraitò Sophia, puntandogli un dito contro, seccata completamente.
«Se non lo hai ancora capito, io faccio quello che mi pare.» ribatté infastidito il Serpeverde.
«Potevi andare da un'altra parte, o magari rimanere in Sala Grande con Blaise.» disse l'altra, intenta ad arrivare al punto.
«Tu non sai com'è fatto Riddle, mentre io lo conosco bene; é soltanto un menefreghista e se il tuo intento era flirtare con lui stai certa che proverà a spezzarti il cuore.» spiegò il biondo alzando il tono della voce.
«E se non fosse così? Stai blaterando. Non impicciarti mai più nelle mie faccende, Malfoy, non sei mio padre!» esclamò Sophia Anderson, prima di andarsene definitivamente da quella bolla di litigi inutili, e percorrendo l'intero corridoio per riuscire a raggiungere i Sotterranei.
La mattina seguente Sophia si svegliò di soprassalto, distesa sotto le calde coperte del suo letto a baldacchino.
Diede un'occhiata all'intero dormitorio femminile e, meravigliata, si accorse che fu completamente deserto; vestiti piegati furono ricomposti ordinatamente sopra i vari materassi, in cui, oltretutto, dormivano il resto delle ragazze Serpeverde.
La giovane bionda si alzò traballante dal suo posto e, dopo essersi strofinata entrambi gli occhi assonnati, percorrendo la strada verso il bagno interno e indossando frettolosamente la verde divisa, accompagnata da una camicia bianca, gonna parecchio corta fin sopra le ginocchia dal colore nero e infine un leggero strato di trucco.
Uscii velocemente dalla stanza e in men che non si dica arrivò ai piedi della sala comune, per poi uscire definitivamente e percorrere i lunghi corridoi.«Svegliata bene stamattina, biondina?» chiese Mattheo Riddle, dopo che la ragazza dai capelli dorati si sedette dinanzi a lui.
«Diciamo di...si?» rispose incerta, versando un po' di succo di zucca al suo calice.
Dopo che questa bevve, accennò un rapido sguardo a Draco Malfoy, altrettanto impegnato ad addentare un morbido muffin alla carota. Lo vide in preda a una conversazione intima con una ragazza accanto a lui: la giovane studentessa aveva i capelli color cioccolato accompagnati da un cerchietto verde e il suo viso fu molto sottile e ben definito dal punto di vista di Sophia, tanto da notare i suoi grandi occhi altrettanto scuri dalle lunghe ciglia.
Questo, però, non le fece dimenticare della situazione vissuta il giorno prima con Malfoy, difatti non lo avrebbe perdonato facilmente.Se qualcuno la feriva, per lei era difficile dargli ancora corda.
* * *
Spazio Autrice: ah Draco, cosa combini?
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto come i precedenti, fatemelo sapere cliccando la stellina in basso a sinistra e commentando ciò che pensate.
Aggiornerò ogni martedì, quindi state attivi!
Alla prossima!
Kisses, 🖤🍏
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"I am different" - Mattheo Riddle
FanfictionTutti i componenti del Mondo Magico conoscono quel cognome che rappresentava il più oscuro dei maghi: 'Riddle'. Difatti chiunque si presenti con quel piccolo particolare é temuto dall'intera generazione. Questo é costretto a passarlo chi, come il g...