4|Jisung

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Lunedì sera

Andai da Minho, mi aveva invitato per provare a fare la Margherita.
Mise tutti gli ingredienti sul tavolo, lavammo le mani e mi fece indossare un grembiule "bene Sung-ie possiamo iniziare" si mise anche lui il grembiule e si posizionò avanti a me "segui quello che faccio io" e così iniziammo a preparare la torta.
Chiusi il forno sospirando, dovevamo aspettare la cottura e poi avremmo visto il risultato.
"Voglio insegnarti a fare dei biscotti, sono una ricetta davvero speciale per me, non devi dirla a nessuno" annuì sorridendo leggermente, si levò il grembiule e si mise dietro di me "possiamo iniziare" arrossì leggermente "hyung cosa fai?" Sentì il suo respiro sul mio collo "tranquillo, fa come ti dico, okay?" Annuì ancora.
Iniziai ad impastare la pasta dolce che avevamo creato, "Jisung, non si rompe" rise causandomi dei brividi, il suo petto venne a contatto con la mia schiena, deglutì, appoggiò le mani sulle mie e mi fece vedere come impastare. Abbassai il viso sentendo caldo "Sung-ie" non risposi perché ero sicuro di balbettare "Jisung" scossi la testa, mi girò di scatto e indietreggiai sbattendo contro la superficie del tavolo "hyung" gemetti sorpreso "Jisung, che succede?" Chiese gentilmente "nulla...ora potresti spostarti?" Sussultò e annuì indietreggiando.

"Allora, com'è?" Chiesi ai due ragazzi "non è male" disse Felix "giusto, non è male male" continuò Changbin, sbuffai e ne presi un pezzo assaggiandolo, non sembrava male, poi assaggiai quella di Minho e ci ripensai "non è male, malissimo!" Sbuffai rassegnato "eppure ho seguito tutti i passaggi...".

Il giorno dopo

Il capo mi chiamò nel suo ufficio, titubante entrai, mi si avvicinò "Jisung, sei migliorato a fare la Margherita" avvicinò il viso al mio e mi accarezzò il viso "bravo" appoggiò le sue labbra sulle mie, tremai leggermente "g-grazie..." abbassai il viso "ora vai, i clienti staranno aspettando" annuì e lasciai la stanza.
Sospirai prima di sorridere e tornare dai clienti "salve, sono Jisung, benvenuto al pink cafè, sono a sua disposizione, volete ordinare?" Chiesi prima di prendere le ordinazioni e tornare al bancone.

Finalmente entrai in casa e mi buttai sul divano sospirando. Che giornata lunga.
Mi tirai su le maniche entrando in cucina, presi tutti gli ingredienti e feci quella benedetta torta, una, due, tre, quattro, finì a fare una trentina di torte ma nessuna di quelle era perfetta.
Uscì di casa per andare al supermercato e poi mi rimisi al lavoro.
In totale avevo fatto una cinquina di torte, sentì la nausea salire, corsi verso il bagno e rigettai tutto il dolce che avevo mangiato.
Barcollando andai in sala e guardai l'ora: 04.27, cazzo, alle sette dovevo alzarmi.
Senza accorgermene e senza impostare la sveglia caddi nel mondo dei sogni all'insaputa delle conseguenze che mi aspettavano l'in domani.

Pink Cafè bar||MinsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora