Capitolo III

541 35 43
                                    

"Andiamo Shouto, per quanto intendi ancora negarlo!?" la voce di Natsuo lo raggiunse con un tono tra l'esasperato ed il divertito. Il fratello lo squadrava di fianco a Touya, entrambi in piedi dinnanzi al tavolo dove s'era sistemato per fare i compiti. Izuku e Katsuki erano entrambi occupati con l'allenamento di Quidditch - la prossima partita era quella contro corvonero, i vincitori della coppa dell'anno precedente, ed entrambi erano motivati al massimo per vincere - quindi lui s'era ritrovato a studiare nella silenziosa biblioteca. Certo, questo prima che i suoi fratelli maggiori giungessero con l'obbiettivo di rovinargli il pomeriggio.

Lanciò uno sguardo seccato ad entrambi e chiuse il libro di cura delle creature magiche in funzione di osservarli. La scena lo fece ridacchiare: Natsuo, con i capelli bianchi ed i suoi lineamenti materni, stava in piedi con le braccia incrociate al petto vicino a Touya, con i rispettivi capelli rosso scuro e lineamenti paterni evidenti. I due rotearono gli occhi a quella risata. Lui li alzò in risposta.

"Che volete? Non posso semplicemente andare in biblioteca senza che qualcuno mi disturbi parlando dei miei migliori amici, vero?" chiese ironicamente, i due annuirono in maniera decisa e sincronizzata. Sapeva fossero in sintonia, ma ugualmente faceva impressione il loro modo di agire in perfetta coordinazione.

Sbuffò. "Ho un test di cura delle creature magiche domani! Tornate quando avrò tempo da perdere con voi!" piegò la testa all'indietro ed appoggiò il corpo sul retro della sedia. La frase era stata detta con una disperazione più falsa che altro: aveva già studiato per il test, stava facendo solo un ripasso, ma se ciò fosse servito a farli andare via avrebbe fatto di tutto.

"Ah-Ah fratellino, non te la caverai così" Natsuo aveva annuito alle parole del rosso. Okay sì, quei due lo inquietavano. Il bianco continuò a parlare, ignorando i suoi occhi sgranati.

"Ora affronteremo questo discorso insieme, perché io ne ho pieni i coglioni di vederti sbavare su quei due senza renderti conto che pure loro provano lo stesso per te!" roteò gli occhi per quella che sembrava la sessantesima volta in solo due minuti. Sarebbe davvero riuscito a sopravvivere? Non ne era poi così sicuro.

Le sue mani sfregarono i suoi occhi. Sentiva già un terribile mal di testa assalirlo e non si trovavano nemmeno a metà della conversazione.

"Smettetela di parlare di quei due. Ve l'ho già detto tante volte: sono una coppia, io non centrerei nulla e non mi hanno mai preso in considerazione in... in quel modo" sperava di tagliar corto, eppure la risposta di Natsuo fu repentina.

"Non in base a ciò che ho visto! Cazzo Shou, hai bisogno di un paio di occhiali o qualcosa del genere?! Midoriya-Kun ti stava letteralmente trattando come se fossi la cosa più bella mai vista nell'universo questa mattina!" Touya annuì energicamente per sostenere le parole del fratello. Shouto fu sorpreso nel sentire quella frase, quindi aveva visto tutto?

"Aspetta, quindi c'eri? Non ti ho più visto! Un aiutino no, eh?" puntò un indice accusatorio contro l'altro, che si portò una mano al petto come per difendersi da un proiettile immaginario. Fece del suo meglio per far sembrare una tragedia quell'accusa ironica e lo fece in maniera altrettanto ridicola.

"Non mi accusare in quel modo, bastardo! Sono tuo fratello maggiore!"
"Ed io sono ancora più grande e sto dalla sua parte, quindi rivolgiti a lui con rispetto, piccolo nanetto!"
"Ma se sono alto quanto voi-"
"Questo non è rilevante, sei basso metaforicamente" Shouto sbuffò rumorosamente a quell'affermazione ma il bianco non se ne curò e continuò a parlare.

"Comunque non hai calcolato la parte più importante della frase! Midoriya-Kun ti stava letteralmente trattando come Fuyumi tratta i suoi canarini di merda!" oh, quello era un paragone forte, difatti poi aggiunse un:"E sai quanto tiene a quelle piccole merde pelose che cantano tutto il fottuto giorno!" Shouto rise ma scosse ugualmente la testa, Touya gli puntò un dito contro.

"Smettila di sparare stronzate! Quei due provano senz'altro qualcosa per te!" a quella frase il minore chiuse il suo libro e lo ripose nella sua borsa. Si sistemò poi la toga sulle spalle e fece un lieve cenno di saluto agli altri due che lo guardavano in cagnesco.

"Penso solo che voi due siate afetti da una sindrome assurda della fratellanza e quindi vogliate vedermi felice. Questo però fa si che vediate entrambi cose che in realtà non stanno ne in cielo nè in terra. Beh fratelloni, apprezzo molto la preoccupazione ma non posso davvero credere che ciò che diciate sia vero. Io li vedo sempre quei due, sono una coppia, non c'è spazio per... uno come me" sorrise tristemente e si diresse verso la porta.

"Shou..."
"Shouto..." le voci dei suoi fratelli sembrano tristi e lui rivolse loro un semplice cenno con la mano, prima di uscire dalla stanza ed aggiungere un:"Va bene così ragazzi, non preoccupatevi"
Li sentì sbuffare e sussurrare un:"Va bene... col cazzo che va bene"

[...]

"Prima o poi spacco il culo di merda che si ritrova ad Inasa"
"C-cosa? Ma perché!?"
"Guardalo, sta fissando Shouto da due benedette ore come se volesse mangiarselo. Non mi va"
"Lo so, anche a me da fastidio, ma non credo abbia brutte intenzioni..."
"Il fatto che abbia intenzioni è ciò che mi preoccupa, Deku"

- - -
[900 parole]

Si, sono pochissime e questo è un capitolo cortissimo, ma non so perché ne sono completamente innamorata. Sta sera uscirà il penultimo, mentre domani l'ultimo.

Grazie ancora per il supporto!

• Chi porti al ballo? • [TodoBakuDeku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora