Capitolo IV

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La settimana seguente era arrivata molto presto ed al ballo ne mancavano solamente tre. Anche per lui s'era aggiunta una rilevante quantità di nuove richieste, ma non ne aveva accettata nessuna.

Alcune avevano semplicemente ricevuto una negazione garbata, altre un timido "Posso pensarci?" ai quali poi non aveva mai risposto sul serio. Non capiva lui stesso perché facesse così: tutti i suoi amici avevano già trovato partner per quella sera, tranne lui. Eijirou andava con Ashido, Shoji e Fumikage insieme, Denki e Jirou in coppia, Yaoyorozu ed Tenya anche, poi ovviamente c'erano Izuku e Katsuki e tutti gli altri, che avevano trovato qualcuno.

Tutti tranne lui, anche se era stato il primo a cui avevano avanzato proposte sin da subito, erano già accordati. Anche se era a detta di tutti "Quello che beccava di più", anche se veniva reputato il più carino della sua cerchia di amici - lui non lo pensava, ma l'unica volta in cui aveva provato a contraddirli Katsuki aveva fatto esplodere i suoi capelli ed aveva dovuto andare in infermeria, perché se non fossero intervenuti non sarebbero più ricresciuti - non aveva ancora nessuno.

Non aveva ancora una coppia e nemmeno sembrava saperne completamente il perché, o meglio... lo conosceva, sapeva perché s'ostinava a respingere ogni avance che gli veniva proposta, ma ammetterlo era un colpo basso al suo stesso orgoglio.

Beh, lui sperava. Aveva una piccola fiamma di speranza nel fondo del suo petto che controllava il suo comportamento, che lo spingeva ad aspettare, attendere quando i due ragazzi che amava si sarebbero accorti di lui, di come avesse gli occhi puntati su di loro da anni e lo avrebbero poi invitato al ballo. Era un sogno tanto bello quanto illusorio, e l'illusione pesava nel suo petto come una palla di ferro. Eppure non riusciva a fermarla: cosa c'era di male nel lasciarsi sognare? Alla fine non aveva alternative, quindi se lo era concesso.
Almeno quello.

Certo però che dopo aver procrastinato la decisione per ben due mesi - ovvero da quando era stato annunciato lo svolgimento del ballo - era davvero agli sgoccioli del tempo a disposizione, quindi avrebbe dovuto prendere una decisione.

Proprio per quel motivo quella mattina, mentre si infilava nei pantaloni della sua uniforme, aveva preso la decisione di accettare la prima persona apparentemente decente che gli avesse avanzato una proposta. Alla fine non avrebbe mai potuto avere i partner desiderati, quindi tanto valeva accettarne uno, no? Ragazzo o ragazza non gli interessava, bastava fosse cordiale.

Casualmente, la prima proposta gli era arrivata proprio durante quel pomeriggio.
Si trovava al solito luogo nel prato, la dove lui ed i suoi migliori amici studiavano. Entrambi però sembravano in ritardo perché non erano ancora arrivati, ma non era strano, capitava spesso a tutti di fermarsi qualche minuto in più al bagno o in sala comune. Semplicemente quindi convertì una parte d'erba in una soffice coperta e posizionò al di sopra i propri libri con pergamene e calamaio, iniziando senza gli altri due a svolgere compiti.

Lo avrebbero senz'altro raggiunto a momenti.

Si trovava a metà della relazione richiestagli per pozioni quando un ragazzo s'era posto dinnanzi a lui, coprendo con la sua grande presenza il sole e ponendo il foglio su cui stava scrivendo all'ombra.

Confuso alzò lo sguardo dal suo foglio e vide un ragazzo alto... anzi, molto alto, che indossava fieramente l'uniforme grifondoro e gonfiava il petto davanti ai suoi occhi. Aveva capelli marroni molto corti ed un sorriso così largo da accecarlo.
Shouto non si mosse e continuò a fissarlo perso fino a che l'altro lo salutò con voce sicura. Sussultò leggermente al tono alto che aveva usato, non perché spaventato, ma perché sorpreso.

• Chi porti al ballo? • [TodoBakuDeku]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora