La sigaretta era quasi finita, come del resto pure il pacchetto. "Merda.." pensò la c/c. Si alzò dal ciglio della strada, rimettendosi apposto la felpa color carbone, incamminandosi verso il bar. Aprì la porta, sentendo il solito campanellino tartassargli i timpani. "Prima o poi quel coso lo spacco" pensò imprecando qualsiasi santo le venisse in mente. Arrivò al bancone.
-ciao T/N, le Benson le ho finite..- disse la bionda alla cassa, come se le avesse appena letto nel pensiero.
-le Winston andranno bene lo stesso Kuji- disse T/N con tono spento, tirando fuori una banconota dalla tasca dei jeans.
Pagò, uscì dalla baracca, e cominciò a camminare per i vicoli della città. In quel periodo, non c'erano molte persone per strada. Camminava con passo floscio, come se avesse vangato tutto il giorno. In realtà, questo suo andamento sfiancante, era dovuto al fatto che non faceva altro che fumare, fumare e fumare. La pelle aveva cominciato a scolorirsi, le borse sotto gli occhi si erano fatte più marcate. Il suo peso era diminuito notevolmente, per essere quasi un metro e ottanta. Ma i suoi occhi erano gli unici a non essere cambiati. Nonostante fumasse quasi due pacchetti al giorno, erano rimasti dello stesso azzurro brillante di quando era nata. Sembravano fossero l'unica cosa in vita della ragazza. Quel vicolo ormai lo conosceva bene. Vi erano solo case vecchie, bidoni, immondizia. Le pareti erano consumate, putride. Un senso di malinconia le pervase il corpo. Probabilmente, il fatto che i suoi occhi non erano influenzati dalle sue azioni ,era dovuto al suo quirk, ma che a causa di questo, non poteva guardare le persone negli occhi.
O almeno non tutte.
Ma non fu questo a rovinarle la vita, fu la reazione della madre ormai vent'anni fa, quando il suo quirk si manifestò per la prima volta. Ma purtroppo, gli effetti del potere si manifestarono sul padre. Quando essa vide in che condizioni era il cadavere del marito, uscì di testa e per poco non prese a mazzate la bambina. Se non fosse stato per il vicino, la c/c probabilmente, come risultato per essere nata, avrebbe ottenuto il cervello spappolato sul terreno. Quindi si era sempre costretta a tenere lo sguardo basso, con un cappuccio che le coprisse il viso. Non che questo le cambiasse più di tanto. L'atmosfera di quel vicolo non era delle migliori. Era inquietante, ma allo stesso tempo rilassante. Si sentivano solamente i suoi passi, e in lontananza il rumore di qualche automobile. Alcuni lampioni illuminavano la stradina. Ad interrompere questo suo rimuginare sull'ambiente circostante, fu un vecchio ubriaco.
-ehi bella.. *rutto*facciamoci un giro a casa mia che ne dici?- anche se si trovava a circa quattro metri dietro di lei, si sentiva comunque il forte odore di alcool.
La c/c, anche se non poteva vederlo, sentiva che l'andamento dei suoi passi era impreciso. Come se stesse in piedi per miracolo. La sua voce era quella di uno che si era scolato almeno quattro o cinque birre consecutive. La c/c alzò gli occhi al cielo e sbuffò.
-vattene vecchio ubriaco ,se non vuoi morire- rispose la ragazza in tono brusco, come per avvertirlo di un inevitabile pericolo. In tutta risposta ,ebbe un altro rutto più puzzolente di una fogna.
-che paura.. non fare storie e seguimi..- il suo tono di voce era appena comprensibile alle orecchie della c/c. Si girò si scatto verso l'uomo, se può essere degno di essere definito tale. In quel momento potè osservare meglio lo stupratore di turno.
Sarà stato alto forse un metro e cinquanta, con una pancia più gonfia di una mongolfiera per tutto l'alcool ingerito. La ragazza teneva ancora lo sguardo basso. "Povero coglione.. non sa cosa si è tirato addosso" pensò, ormai stufa della solita routine serale.
-tu vuoi proprio morire vero?- il suo tono si era fatto incredibilmente profondo e freddo. Lentamente si tirò giù il cappuccio, rivelando un viso tanto bello quanto terrificante. I capelli c/c le ricadevano davanti al viso, e una profonda cicatrice incideva l'occhio destro. Pian piano alzò il viso, e spalancò gli occhi. Non appena quegli zaffiri glaciali incontrarono quelli poco sobri dell'ubriaco di fronte a lei, questo prese fuoco all'istante. Un urlo agghiacciante, carico di dolore e di sofferenza spezzarono l'atmosfera del vicolo. Le fiamme blu, ricoprivano ormai completamente il corpo del povero bastardo, che dopo pochi secondi di agonia pura, cadde in ginocchio per poi accasciarsi su un fianco. La pelle , come i suoi vestiti, era ormai consumata del tutto dopo pochi minuti, e le fiamme avevano cominciato a rodere gli strati sottostanti. Alla c/c parve un ghigno sul volto.
STAI LEGGENDO
Mhaxreader
FantasíaNon so descrivere le storie quindi non rompete e leggete ⚠️scene Lemon e molto spinte (quindi se non ti piace sta roba sparisci) ⚠️potrebbero esserci SPOILER riguardanti sia il manga che l'anime. È probabile che le storie su ciascun personaggio sia...