la scelta

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"ho scelto che..."

Ho iniziato da un po a cantare delle canzoni random a Ricky con la chitarra mi sono già affezionata a lui, e ora tocca alla mia canzone preferita:

Veo veo

È in spagnolo, la ascoltavo sempre da piccola, e l'ascolto tutt'ora. Me la cantava sempre papà quando non riuscivo a dormire a causa degli incubi su mia madre

"Theo, mi puoi dire che ore sono?"domandai io
"Eh?ah! Sono le 13:05"
"Bastava dire che era ora di pranzo"lo 'rimproverò' Tom
"State calmi, mi va bene anche il modo in cui l'ha detto, Tom"
"Sono sollevato dal fatto che in questa stanza ci sia una persona che è d'accordo con me"
"Jessy" mi richiama la docile voce del piccolino affianco a me
"Dimmi piccolo"
"Ho fame, andiamo a mangiare?"
"Oh...certo...certo,certo andiamo"
Metto a posto la chitarra e mi avvicino ai ragazzi mentre Ricky si prende le scarpe
"Sono nervosa...e non poco" Dissi io e subito fui circondata dalle braccia dei miei fratelli
"Ma di cosa ti preoccupi Jessy?"mi domanda Lex
"Sei serio? Ti ricordo che in questa scuola ci sono anche quelle due oche Giulive in calore, e seguendo la loro mentalità pari a quella di un asino, quando vedranno che entrerò in sala grande con Ricky,penseranno che si tratta di mio figlio. E se ti ricordi sono pazze, e me lo posso uccidere ma questo non capiterà perché non appena pronunceranno il suo nome si possono considerare sotto terra"
"Uhuhuh aggressiva la ragazza haha"dice ridendo Mark
"Non ce niente da ridere Mark. Non posso fare tutto da sola, mi serve un'aiu-"

Ad interrompere il nostro discorso è Ricky
"Jessy sono pronto. Andiamo?"
"Si cucciolino, andiamo"

Usciamo dalla stanza e percorriamo la sala comune, la quale, deserta. Nel corridoio regna solo il rumore delle nostre scarpe e nient'altro;ad interrompere i miei pensieri sono le mani di Mattheo che si posano sulle mie piccole spalle e mi ferma, sussurrando a Mark di andare e di non aspettarci
Inizia a farmi un massaggio e io mi rilasso completamente, oh cazzo è il paradiso! Lascio andare dalla mia bocca un piccolo gemito
"Ti piace?"mi domanda Mattheo vicino al mio orecchio con il suo solito sorrisino
"Mh mh" dico soltanto, non riesco a parlare per il troppo relax che mi sta offrendo in questo momento
"Prima...ehm...di uscire...stavi dicendo qualcosa...che ti serve un aiuto"
"Seh..."dico io per poi far uscire di nuovo un gemito
"Io sono alla vostra disposizione mylady"dice per poi ridere
"Idiota haha comunque grazie,mi faresti un piacere Theo"

Mi sorride per poi lasciarmi dei piccoli baci sul collo, spostando le sue grandi mani sulla mia vita, circondandola completamente. Inclino la testa verso sinistra per lasciare più possibilità a Mattheo di baciarmi il collo e metto la mano destra nei suoi folti ricci"si...chiederanno...dove siamo..."disse Mattheo tra un bacio e l'altro.

Sto provando una sensazione mai provata fino ad ora: nel mio stomaco ci sono mille farfalle, ma che dico...un'intero zoo. Non so il perché, ma quando sono in presenza di Mattheo o anche quando mi guarda, mi sorride, mi parla ma sopratutto quando mi abbraccia...mi sento al sicuro...cosa che succedeva SOLO con mio padre e i miei fratelli.

"Dai andiamo" dice Mattheo risvegliandomi dal mio stato di trans. Io, tristemente accettai, e ci incamminiamo verso la sala grande. Appena feci l'ingresso vidi quella zoccola della Greengrass importunare Ricky, il quale stava piangendo, e tutti i miei amici. Vicino a lei, c'era la sua migliore amica Pansy, che cercava di tirarla indietro ma con scarsi risultati. Appena la Parkinson si gira e mi vede, mi corre incontro "Jessica, Astoria sta prendendo in giro Ricky, i-io ho provato a fermarla, a dirle di dover lasciar stare ma, come hai potuto vedere, con scarsi risultati...i-io ti g-giuro che ho provato i-in tutti i modi m-ma non c'è stato nulla da fare..." la sua voce tremava, come se avesse paure che io diedi la colpa anche a lei, ma l'ho visto con i miei occhi che, cercava disperatamente di trascinare via la sua amichetta da Ricky, purtroppo non riuscendoci

"Stai tranquilla Pansy. Lo so che non centri niente. Ora...se volete scusarmi" dissi io a Mattheo e Pansy che erano vicino a me e mi guardavano con lo sguardo preoccupato. Mattheo sa che cosa succede se mi altero. Mi diressi a passo spedito verso la troia che importava il mio bimbo
"HEI GREENGRASS! SEMBRA CHE LA LEZIONE SUL TRENO NON TI È BASTATA, EH?!" dissi io urlando, attirando così l'attenzione della maggior parte degli alunni. Appena Astoria si gira e mi vede, sbianca. Quel suo sorrisino da troietta che aveva prima, che aveva ogni volta che prendeva in giro qualcuno come per dire 'ho vinto io', svanì. Mi avvicinai abbastanza per darle un pugno bello dritto sul naso, così forte da farla cadere. "Lex, porta Ricky dietro di me. Non deve vedere" dissi io mentre ero a cavalcioni sulla troia che aveva iniziato a tremare come una foglia.

Lex fece ciò che gli venne ordinato e le tirai i capelli "tu prova ad avvicinarti un'altra singola fottuta volta a Ricky e sarà l'ultima cosa che farai. Mh? Hai capito?"dissi io, la vedi annuire "bene" mi alzai e scappò più in fretta della luce. Qualcuno chiama Ricky, mi giro e vedo una ragazza con la divisa di tassorosso sta correndo verso il piccolo nell'intento di abbracciarlo ma, mi metti in mezzo
"E tu chi sei?" Domandai alla ragazza
"Oh...ehm...T-tiffany" rispose la ragazza
"Bene Tiffany, come conosci Ricky?"
"...è...lui è...-fece un respiro profondo per poi guardarmi negli occhi- lui è mio figlio..."

Se magari si sbri-
Fermi tutti
Cosa cosa cosa?!
HO DAVANTI LA RAGAZZA CHE HA ABBANDONATO SUO FIGLIO
QUANTO VORREI TIRARLE UN PUGNO

"Ricky, amore della mamma, vieni qui"
"Wo wo wo ferma. Non penserai mica di presentarti davanti a lui dopo 5 anni quando non hai avuto nemmeno le palle di tenerlo!?"dissi io più arrabiata che mai
"È comunque mio figlio. E sicuramente ti avrà fatto tantissime domande su sua madre, ovvero io. Tu per lui non sei nessuno" disse lei incrociando le braccia al petto
"In realtà io sarei colei che ha avuto cura di lui, e se lo vuoi sapere, non mi ha fatto nessuna domanda su sua madre" dissi io sfoderando uno dei miei più fastidiosi sorrisi, ma che si spense quando sentì Ricky dire: "in realtà le domande me le facevo, ma a mente. Mi sono sempre chiesto chi fosse la mia mamma e mi ero promesso a me stesso che quando sarò diventato grande grande grande avrei fatto delle ricerche per trovare la mia mamma. E ora ce l'ho davanti a me. Perche mi impedisci di andare dalla mia mamma?" Mi disse il moccioso vicino a me, se prima mi stava simpatico ora lo odiavo.

Guardai la madre e poi il tizietto vicino a me. Non sapevo cosa fare...certo, ci tenevo a Ricky però ora ha ritrovato sua madre quindi io non lo posso trattenere. Tutti mi stanno guardando, cavolo mi sento in soggezione così, aspettando un mia risposta ma dalla mia bocca non uscì niente

Boccheggiavo

Boccheggiavo e basta

Ci pensai a lungo. Credo che quelli fossero i 5 minuti più lunghi di tutta la mia fottutissima vita...alla fine decisi di parlare

"Ho scelto che..."
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Heyy! Eccomi qui con un altro capitolo. Scusatemi per l'attesa ma in questi giorni non ho voglia di vivere hahahaha! Che cosa avrà scelto la nostra cara Jessica? Ditelo nei commenti. Baci

~emy🧪

𝑆𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑙𝑒𝑖...||𝑀𝑎𝑡𝑡ℎ𝑒𝑜 𝑅𝑖𝑑𝑑𝑙𝑒Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora