Vi siete messi contro
la persona sbagliata!!!
Citazione a memoria
di "Un biglietto per due"A pochi centimetri dalla porta, il mio naso.
Riassunto: ancora pochi centimetri e mi sarei ritrovata con il setto nasale rotto, oltre alla caviglia insanguinata!
Ah, e una eredità milionaria sfumata per colpa di un gattaccio!
Tutto in una mattina!!!
Rimasta sola sul pianerottolo, la soddisfazione di quanto appena accaduto svanisce in un batter di ciglia, lasciando il posto al disappunto per un comportamento disdicevole che non mi appartiene.
Non in situazioni normali. Ma questa non è una situazione normale.
La mia vita si è tramutata in un nano secondo in una anomalia cosmica!
Sospiro sconsolata.
Non so se mi ha sconvolto di più venire a conoscenza dell'esistenza di una zia della quale non sapevo nulla, o della eredità vincolata ai capricci di un gatto.
Io odio i gatti!
La possibilità di risollevare la mia situazione economica mi invoglierebbe ad accettare l'eredità, ma allo stesso tempo non voglio illudermi.
Tutto dipende dall'umore un gatto. Un gatto deciderà del mio futuro.
Se lo racconto a qualcuno mi internano!
Mentre rimugino sui fatti del giorno, mi dirigo a passo lento verso il gabbiotto dell'ascensore.
Due individui, proprio in quel momento, stanno prendendo l'ascensore.
Uno di loro mi ha notato, meglio far finta di nulla.
Ricorrerò al già più volte collaudato metodo della finta telefonata!
Apro la shopper, prendo il cellulare, faccio finta di cercare un nome in rubrica, porto il cellulare all'orecchio e aspetto, con aria vaga, che dall'altra parte qualcuno risponda.
«Scende?» mi chiede quello con la porta dell'ascensore ancora in mano.
Ecco fatto, mi hanno sgamata come una dilettante... lo stratagemma non ha funzionato.
Probabilmente perché è più vecchio del cucco.
«Grazie, molto gentile ma, aspetto il prossimo», rispondo risoluta senza dare adito a repliche del tipo "ma su, ma dai, non fare complimenti".
«Cos'è, non si fida? Siamo due gentleman. Di noi si può fidare!»
Beh, ora che me lo fanno notare, in effetti sembrano due pervertiti in giacca e cravatta.
«No grazie, preferisco l'ascensore tutto per me, e io stessa sono già di troppo... claustrofobia», vediamo se capiscono una buona volta!
I due confabulano sghignazzando e uno di loro fa all'altro il segno che mi manca qualche rotella. Montano sull'ascensore e se ne vanno.
Farsi passare per pazzi è sempre utile.
Mi ricorda una scena di Sandokan quando un indigeno sta attraversando il territorio di una tribù di taglia teste e per evitare che si prendano la sua come trofeo se l'ammacca, così non è più buona da esibire come trofeo.
E a me viene naturale passare per matta, non ho bisogno di ammaccarmi la testa.
Finalmente si spegne la luce rossa.
Nella speranza che quei due pervertiti non stiano in strada ad aspettarmi per darmi il resto, pigio, con un diavolo per capello, il pulsante per chiamare l'ascensore.
Una volta, due volte, tre volte...
È lento come una lumaca! Comincio a pigiare a ripetizione, così forse arriva prima.
«Maledizione, vuoi sbrigarti? Voglio andar via da qui. Palazzo Pitti ti odio, ti odio, ti odio, ti...»
«Maltrattare il pulsante non le servirà a nulla, signorina. L'ascensore ha i suoi tempi. Come tutto nella vita, del resto»
«Ah è lei! Non mi ero accorta che...», dove mi nascondo, ora?
«Ho visto! Troppo occupata ad inveire contro di me.»
«Le chiedo scusa, ho esagerato, lei non ha colpa delle stranezze della mia famiglia», in questo momento sono sincera, ma non troppo.
Come si dice in questi casi "a pensar male si fa peccato ma, si indovina".
«Non si preoccupi, per il lavoro che svolgo ho dovuto costruirmi una corazza e anche spessa, se mie concesso. Ma, ripensandoci, per farsi perdonare, potrebbe fare una cosa per me»
«Non so, non so..... di che si tratta?», chiedo sospettosa.
Mai rispondere subito di Sì. Almeno finché non siamo in possesso di informazioni più dettagliate.
«Le andrebbe di farmi compagnia?»
«In che senso?», lo sapevo. È un maniaco sessuale pervertito!
Oggi li pesco tutti io i maniaci sessuali pervertiti!
Dovrò cambiare profumo!Il fatto che mi piaccia non significa che voglia farci sesso, così, senza neanche conoscerci meglio.
Un minimo di sentimento.
E poi lo detesto! Mi ha rovinato la vita!La mia vita, una volta accettata la mia nuova condizione di diseredata, e senza il becco di un quattrino, era tranquilla.
«Nel senso di accompagnarmi in un posto»
«Eh?»E lo sapevo, tutti uguali gli uomini, come sospettano di piacerti sono pronti a fotterti in tutti sensi. Ecco perché io mi considero una single per scelta.
Il giorno in cui cambierò opinione al riguardo, datemi una botta in testa.
«Palazzo Pitti, meglio mettere le cose in chiaro fin da subito! Il fatto che lei sia l'esecutore testamentario di mia zia Adelaide buonanima, (e uno strafigo), non l'autorizza a farmi simili oscene proposte. Ma per chi mia ha preso!», concludo con voce isterica.
«Signorina Susanna, posso chiamarla Susanna? Credo che lei stia fraintendendo le mie intenzioni. Volevo semplicemente invitarla a prendere un caffé, con me. Ma se ha altri impegni...».
«Oh, beh, in questo caso sì, accetto volentieri», cosa dicevo a proposito della mia singletudine per scelta?
L'ascensore finalmente arriva al piano, Palazzo pitti apre le porte e mi cede il passo.
Un vero gentleman, ma io ho i sensori terra aria già allertati!
Entro nell'ascensore e mi metto da una parte per lasciare il posto all'avvocato.
Cercando di mettere il maggior spazio possibile tra me e l'avvocato.
Ecco, mettiti lì, ben distante da me, mani bene in vista.
Che l'occasione fa l'uomo ladro!Mentre l'ascensore scende, come è giusto che sia, regna uno strano silenzio.
Lui guarda dritto davanti a sé, con aria trionfante.Ma chissà come mai gli ascensori impiegano una vita a salire ma, fortuna per me, scendono è una meraviglia.
Arrivati a terra, ecco il portiere che si avvicina e apre la porta.
Finalmente usciamo dall'ascensore.Iniziavo già a sudare freddo.
Mentre sto uscendo il portiere mi lancia un'occhiataccia, che ricambio con una linguaccia.
Nemmeno all'asilo mi comportavo così! Ma la situazione stramba di questa giornata lo esige!
Usciti in strada, un auto con autista è già lì in attesa.
Palazzo Pitti Uomo, apre la portiera e mi accomodo, lui gira intorno all'auto e si siede accanto a me.Con nonchalance sistemo la shopper in mezzo a noi, con la scusa di volerla usare come bracciolo.
Non appena si chiude lo sportello, avverto una fastidiosissima e imbarazzantissima sensazione di essere caduta in una trappola per orsi!
L'auto ingrana la marcia e parte.
Scena dell'ascensore... fatto realmente accaduto a me 😅😂
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Soldi Amore e Peli di gatto
FantasiaLa vita è come un cappello a cilindro... non sai mai cosa salta fuori: Tracollo finanziario ✔️ Avvocato gnocco ✔️ Zia Adelaide buonanima ✔️ Eredità con clausola (ovviamente, sennò era troppo bello) ✔️ E questo è solo l'inizio Susanna P. Susanna...