9. Auguri Sangius

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9 gennaio. Un giorno importante il 9 gennaio e perché? Beh perché un diciassettenne, in questo giorno diventerà un diciottenne. Proprio così, Sangio oggi compirà diciott'anni e forse, Giulia era anche più emozionata di lui, aveva in mente tantissime cose, ma ora per prima cosa l'avrebbe svegliato prima di andare a lezione.
Giulia: << Hey Sangius, sveglia >>
Sangio: << Mh, si cinque minuti >>
Giulia: << No ora perché sennò poi non ti svegli e io devo andare a lezione >> stava cercando in tutti i modi di non ridere davanti a lui, sembrava un bambino che non si vuole alzare per andare a scuola.
Giulia: << Ti aspetto in cucina, hai due minuti, a dopo ahahah >> non ce la fece, scoppiò a ridere.
Dopo nemmeno cinque minuti, Sangio era li in cucina, sembrava un bambino: i capelli tutti arruffati, la faccia ancora assonnata e la voce impastata dal sonno.
Sangio: << Buongiorno >>
Giulia: << Hey, buongiorno >> si avvicinò a lui e gli diede un bacio a fior di labbra.
Giulia: << Auguri cretino >>
Sangio: << Perché auguri? >> è ancora così addormito che non si ricorda il suo compleanno, pensò Giulia.
Giulia: << Come perché auguri? Oggi è il nove gennaio, non te lo ricordi che succede in questo giorno? >>
Sangio: << Nove gennaio? Aa allora è il mio compleanno, sono un diciottenne ahahah >> era appena tornato il Sangio di sempre, subito attivo.
Dopo qualche bacio, Giulia si accorse che era troppo tardi e doveva andare a lezione, anche se non voleva proprio staccarsi.
Giulia: << Sangio devo andare a lezione, gli altri già sono andati >>
Sangio: << Non puoi saltare le lezioni? È il mio compleanno >> e continuò a baciarla.
Giulia: << No, non posso e poi devi andare anche tu a lezione >>
Sangio: << Mh, va bene, a dopo allora >>
Giulia: << Si ciao cretino >> e si diedero l'ultimo bacio.

Sangio sarebbe stato l'ultimo a tornare dalle lezioni, doveva ultimare il suo nuovo pezzo per farlo uscire al più presto. Appena varcata la soglia della casetta una valanga di auguri lo travolsero.
Deddy: << Auguri brodyyyyy >> Deddy era ormai il suo compagno di stanza, ma non solo, anche uno dei pochi che lui si era scelto selettivamente per stare insieme.
Tutti: << Auguriii >>
Giulia: << Auguri cretino >> gliel'aveva già fatti eppure si sorprese lo stesso agli auguri di Giulia, non era ancora, diciamo, abituato.
Avevano appena di pranzare, il suo umore, seppur era il suo compleanno, non si era risollevato da quando Rudy gli aveva tolto la maglia, era sempre una maglia molto importante. Ma a quanto pare il suo compleanno fa miracoli perché Rudy gli ha ridato la maglia, il suo umore si può dire risollevato, anche se questo gli è stato di insegnamento e lo terrà conservato. Dall'altra parte, invece, c'era una Giulia intenta a scrivergli una lettera dove gli stava confessando tutti i suoi sentimenti, la stava scrivendo, ma anche lei sapeva che un Sangio curioso sarebbe arrivato a vedere cosa faceva, ma sapeva anche che si sarebbe accorto di tutto.
Sangio: << Ma che sono sti occhi lucidi oh >> eh si, mentre scriveva la lettera gli occhi si stavano pian piano inumidendo per tutti quei ricordi; riuscì a sviarsela e a finirla, successivamente la ripose sotto al suo cuscino e aspettò finché non andò li. Dopo nemmeno dieci minuti Sangio stava leggendo la sua lettera e Giulia stava morendo dall'ansia, aveva paura che non gli sarebbe piaciuta e questa cosa l'avrebbe un po' distrutta perché ci teneva molto. Andò li e lo vide, gli era piaciuta, li vedeva dagli occhi e da come la guardava. Gli tolse il cappello e gli scompigliò i capelli, si cominciarono a baciare e lui la strinse forte a se.
Sangio: << Sei speciale >> l'unica cosa che gli disse, ma che quelle parole per lui erano molto importanti e anche per lei.

Sangio era a lezione e Giulia, invece, si trovava da sola in casetta a preparare la sorpresa a Sangio. Aveva tutto in mente, chiese aiuto anche alla produzione, le arrivarono i palloncini, le lettere a palloncini, la torta e perfino il suo regalo. Addobbò tutto, era perfetto, al regalo gli spruzzò anche il suo profumo, spruzzata accompagnata dalla sua magnifica risata. Verso le 18 Sangio stava rientrando in casetta, l'intento di Giulia era farlo spaventarlo, per poi fargli mettere il cappello e infine fargli attaccare alla maglia un addobbo con su scritto 18.
Ovviamente a spaventarlo non ci riuscì, ma gli fece mettere lo stesso il cappello e lo fece entrate in casetta; lui era molto confuso, non capiva nulla.
Sangio: << Che è successo? >> chiese, ma non appena vide il tutto rimase molto sorpreso.
Sangio: << Ee addirittura >> gli piaceva, sorrideva come non aveva mai fatto.
Samgio: << Tu da sola hai fatto tutto questo, non è vero >> non riusciva a crederci, non pensava che Giulia gli avrebbe fatto una cosa del genere.
Vide tutto e cominciò a realizzare, la sua ragazza gli aveva fatto tutto quello e da sola, ma fu ancora più sorpreso quando Giulia gli disse: << Ah, ti ho fatto anche un regalo >>
Sangio: << Che regalo mi hai fatto? >> non se lo aspettava. Giulia era troppo imbarazzata per darglielo, allora lui la incitò: << Dai dammelo >> lo disse tutto emozionato.
Di certo non si aspettava questo regalo, non capiva che cos'era.
Sangio: << Ma cos'è sta cosa? >> non capiva nulla e di certo Giulia non aiutava perché riusciva solo a ridere, che di certo non gli dispiaceva affatto.
Sangio: << Ma cos'è? >>
Giulia: << È il mio regalo >>
Sangio: << Ma che cos'è? >>
Giulia: << Sei tu >>
Sangio: << Perché io sono sta cosa? >> non riusciva ancora a capire, l'unica cosa che fece fu lanciare il pupazzo a Giulia che subito glielo rimandò.
Giulia: << Dagli un nome >>
Sangio: << Sebastian >> gli uscì spontaneo che causò una fragorosa risata da parte della ragazza.
Sangio: << C'è ma tutta questa cosa? È tutta opera tua >>
Giulia: << Ma vaffanbene, ma sei cretino? >>
Sangio: << E quindi? Che devo fare con quella torta? >>
Giulia: << Non lo so, la vuoi guardare? >>
Giulia: << Però devi accendere le candeline >> e gli mostrò l'accendino, allora Sangio tese la mano per prenderlo ma Giulia gli disse: << No accendo io >>
Sangio: << Ee accendi tu allora >> .
Si trovavano difronte alla torta, e ricominciarono a parlare.
Sangio: << Quindi? Devo soffiare? >>
Giulia: << No, prima devi esprimere il desiderio, poi devi soffiare anche perché sta cadendo tutto quanto >>
Sangio: << Prima devo esprimere il desiderio... >> e così lo espresse. Dopo aver fatto tutto la cominciò a riempire di baci e le disse anche: << Grazie. Nessuno mi ha mai fatto una roba del genere >>
Alla fine arrivarono anche gli altri e lui riespresse il desiderio e lo festeggiò anche con gli altri.

Verso la sera Giulia e Sangio si trovavano in camera di lui, si stavano baciando e coccolando, erano entrambi felici.
Stavano andando a dormire, si stavano separando quando lei le disse le ultime due parole: << Auguri Sangius >> e poi andarono a dormire, entrambi felici.

Spazio per parlare con voi
Ecco questo capitoli, scusate l'orario; in realtà non volevo neanche pubblicare per la notizia che mi ha scosso un po'. Spero vi piaccia e come sempre se trovate qualcosa che non va scrivetelo nei commenti e lasciate una stellina💗

Due sconnessi messi insiemeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora