10. Fan numero 1

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Questa settimana aveva una coreografia che, all'occhio esterno può sembrare semplice, anche per Giulia era semplice, la tecnica c'era, i passi c'erano, c'era tutto, era tutto perfetto se non fosse per il fatto che in questa coreografia la sensualità era la chiave per farla riuscire al meglio. C'aveva provato, ma lei non si sentiva bella, si guardava allo specchio e vedeva solo una ragazza piccola, indifesa, fragile e soprattutto brutta; di bellezza non ne vedeva, si chiedeva anche il motivo per cui Sangio stava con lei, pietà? Compassione? O solo perché Giulia piaceva veramente a lui? Non se lo spiegava, forse non se lo sarebbe mai spiegata.
Si trovavano in sala relax, come loro solito quando avevano gli orari che combaciavano, a mangiare insieme. Lui sapeva tutte le sue insicurezze, il suo passate e riusciva a capirla solo guardandola. Anche ora aveva capito tutto, gli aveva raccontato della coreografia, come non si sentiva bella e mentre mangiavano, lei piena di trucco, lui che voleva aiutarla a superare le sue insicurezze. La provò a far sfogare, si vedeva che teneva tutto dentro da giorni, lei era sicura che sarebbe stata solo un peso. Lui la accarezzava come se fosse la cosa più preziosa e fragile del mondo, aveva quella delicatezza che, per Giulia, nessuno avrebbe mai avuto.
Giulia: << Io non me piaccio >>
Sangio: << Ma perché? >> non riusciva a capire, ai suoi occhi era la persona più bella mai vista.
Giulia: << Ma non mi piaccio che devo fare? >>
Sangio: << Ma dai, ma come? Sei così carina >> glielo stava ridicendo, per lui lei era stupenda, ma lei non ci credeva, era convinta di non esserlo.
Sangio: << Imparerai a piacerti >> glielo disse con una fermezza assurda, lui era convinto di ciò.
Sangio: << A me piaci... sei così carina, struccata ancora di più >> e la baciò, un bacio dolce e casto. << Dai... perché dici così >> e un'altro bacio.
Sangio: << Non ti voglio più vedere così >>
Giulia: << Che significa così? >> in quel momento non stava capendo.
Sangio: << Che vai in bagno e ti trucchi perché non ti piaci, perché non esiste c'è >> l'aveva osservata, lo faceva sempre e per lui questa cosa era inconcepibile.
Sangio: << Dovresti piacerti di base proprio, anche perché non hai nessun motivo per non farlo >> provava a farglielo capire, prima o poi ci sarebbe riuscito.
Avevano appena iniziato a mangiare e lui nel mentre le disse un semplice << Sei bella >>
Giulia: << Mh? >> gli aveva appena detto che era bella, forse stava cominciando a credere che lui non sta con lei solo perché gli fa pena, forse.
Sangio: << Sei bella >> glielo ripeté, glielo avrebbe ripetuto all'infinito.
La ricominciò ad accarezzare come se fosse una bambola di porcellana che appena toccata troppo si sarebbe spezzata. La vedeva pensierosa, voleva capire i suoi pensieri, soprattutto dopo che gli abbassò il cappello come se non voleva farsi vedere.
Sangio: << Che pensi? >>
Giulia: << Che ti servono un paio di occhiali >> e rise per smorzare la situazione. Per fortuna di Giulia e sfortuna di Sangio la conversazione si dovette concludere li.

Stava provando la coreografia, non si sentiva bene con se stessa, non la riusciva a fare mentalmente; Simone lo capì e la fece sfogare e lei gli cominciò a raccontare come si sentiva e anche il suo passato.
Gli cominciò a dire: << È sempre la stessa cosa alla fine no? Se già mi vedo e non mi piaccio, allora so che è scontato che non piaccio neanche agli altri. C'è nel senso, se adesso io mi metto, anche se... se stessi qua da sola e lo provassi guardandomi allo specchio non mi piacerei a prescindere, capito? Se mi vedessi diversa, magari sarebbe diverso... >> aveva provato a far capire a Simone come si sentiva, e forse c'era riuscita.
Simone: << Quindi il problema sei tu? >> dopo questa domanda gli occhi di Giulia cominciarono ad umidirsi; cominciò a raccontargli cosa aveva passato.
Giulia: << Beh io sono stata tanto giudicata >>
Simone: << Quando? >>
Giulia: << A scuola. Dagli undici ai tredici >>
Simone: << Quindi alle medie? >> e Giulia annuì.
Cominciò anche a parlare la professionista, Giulia: << Ti hanno bullizzata? >> lacrime solcarono il viso di Giulia mentre annuiva, per poi trasformarsi in un pianto.
Simone: << Giulia >> la richiamò. << Che cosa ti dicevano? >>
Giulia: << No, mi prendevano in giro per tutto. Sia per l'aspetto fisico, che il carattere, che le difficoltà che avevo, che per...anche per il fatto che non vivevo una vita, tra virgolette, come loro >> si stava liberando, ci stava provando.
Simone: << In che senso come loro? >>
Giulia: << Che appunto, io avevo uno scopo; il pomeriggio non è che uscivo con gli amichetti e andavo al parco, che ne so andavano in giro, a casa degli altri; io appena uscita da la andavo a danza, magari anche per il fatto che non andavo mai alle feste, mi escludevano; stavo sempre da sola, anche in classe >>
Simone: << Come reagivi tu, quando i tuoi compagni di classe ti facevano questo? >>
Giulia: << Andavo in bagno, oppure facevo finta di niente, o facevo finta di non sentirli, oppure rimanevo la in classe con la testa bassa >>
Simone: << Senti ancora il peso di quelle parole, oggi? >>
Giulia: << Si >> l'avevano capita, sia lui che Giulia che ricominciò a parlarle.
G: << Però Giuli, invece di avere questi blocchi anche qua, vivila come un tuo riscatto rispetto a tutte queste vicende che hai vissuto quando eri più piccola. C'è, sicuramente quelle persone che ti prendevano in giro, adesso staranno dicendo: "guarda invece Giulia che strada che ha fatto" >> e Giulia aveva ragione e come se aveva ragione.
Dopo questo sfogo, Simone le disse di fare un gioco: si doveva guardare allo specchio e si doveva dire tutto quello che non si sentiva e convincersi che in realtà lo era.
Cominciò a farlo si disse prima un << Sei bella >> poi con un << Sei donna >> poi si disse un << Sei matura >> e un << Sei forte >> poi un << Sei giusta >> poi si susseguì un << Sei importante >> e infine un << Non sei sbagliata >>. Con questo si liberò di tutto.

Era il giorno della registrazione, Giulia era in panico, avrebbe dovuto portare quella coreografia; l'ansia oggi era mille, forse troppo. Si trovava sulle gradinate non riusciva a respirare bene, le gambe gli si muovevano freneticamente, aveva capito che cos'era: un attacco di panico.
Sangio si trovava in cucina, non vedeva ancora Giulia così la andò a cercare, arrivò sulle gradinate e la vide, piccola, fragile mentre aveva un attacco di panico.
Giulia non riusciva a fare nulla, finché mentre guardava in basso vide delle scarpe nere, le scarpe di Sangio; le riconobbe subito. Appena arrivò lui, si calmò, l'attacco di panico non cessò però si sentiva al sicuro, sapeva che con lei ci fosse lui.
Sangio andò subito da lei e le cinse la vita con le braccia e le cominciò a dire: << Hey piccoletta respira con me >>
Prese la mano di Giulia e se la posò sul petto per farle seguire i suoi battiti, per farla calmare. Poi le continuava a ripetere frasi come: << Ci sono io con te tranquilla >> o altre come: << Andrà tutto bene, tu continua così, a seguire il mio battito >>
Facendo così Giulia riuscì a calmarsi e riprendere lucidità, per poi dire un << Grazie >> a Sangio, senza di lui, forse non sarebbe andata così.
Dopo qualche minuto cominciò a parlare Maria.
Maria: << Hey ragazzi >>
Sangio e Giulia: << Hey >>
Maria: << Allora Giulia come stai? >>
Giulia: << Molto meglio rispetto a poco tempo fa, se non fosse stata per Sangio sarei stata ancora in quella situazione >>
Maria: << Posso dirti una cosa? >>
Giulia: << Certo Mary ahahah >> finalmente si risentì la sua risata in tutta la stanza.
Maria: << Tu lo sai che oggi alla coreografia spaccherai vero? >>
Giulia: << Mica tanto eh ahahah >> quella conversazione venne interrotta da Sangio che cominciò a parlare.
Sangio: << Guarda che sei una bomba Giù, ci riuscirai a farla e poi ci siamo io e Maria che crediamo in te, però la prima che ci deve credere sei tu, non ti sto dicendo che in un minuto devi credere in te stessa perché è impossibile, ma devi credere che puoi riuscire a farla perché l'hai provata tante volte, ti sei sfogata con Simone e poi la fai devastante già di tuo >>
Maria: << Sangio ha ragione, sei perfetta per questa coreografia, quindi mi prometti che proverai a farla come solo tu la sai fare? >>
Giulia: << Ci proverò dai ahahah >> provò a smorzare la situazione.
Sangio: << Non ci devi provare, ci devi riuscire perché so che puoi, capito? >>
Giulia: << Capito, capito >>
Maria: << Vabbè ragazzi io devo andare, baci >>
Sangio e Giulia: << Ciaoo >>
Sangio però voleva far capire a Giulia che lei ce la poteva fare, eccome se ce la poteva fare.
Sangio: << Giù io credo in te lo sai? >>
Giulia: << Si lo so, grazie Sangius >>
Sangio: << Di niente piccoletta >> si alzarono, ma prima di andarsene Sangio le fece un'ultima richiesta << Mi fai un sorrisone? >> e a Giulia nacque uno dei più grandi sorrisi mai visti.

Andarono a registrare la puntata e come credevano sia Sangio che Maria, Giulia svolse perfettamente quella coreografia anche se trapelarono un po' di sue insicurezze.
E dopo tutto questo Giulia si rese conto che lei, forse, valeva qualcosa e che Sangio, come lei era il suo fan numero 1, avrebbe sempre creduto in lei.

Spazio per parlare con voi
Ecco qui il capitolo, scusate se ieri non ho pubblicato, ma ero molto occupata. Spero vi piaccia e come sempre se vedete qualcosa che non va ditemelo nei commenti e se vi va lasciate una stellina<3

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 19, 2021 ⏰

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