capitolo 3

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Era passata un'ora ormai, forse di più: ormai ero spaventata per la mia salvatrice e continuavo ad osservare la porta impazientemente.

Quando ormai avevo i nervi a fior di pelle per la preoccupazione... la porta si aprì ed entrò Sirachi con un sorrisone e si affrettò a posare sul tavolo la borsa della spesa contenente due bottiglie di latte.

Aspetta.

La spesa?!?!

È STATA VIA DUE ORE PER DUE BOTTIGLIE DI LATTE???

dovevo avere una faccia stralunata tanto che la mia ospite si rabbuiò e corse a mettere via il giubbotto bagnato dalla pioggia ma ,mentre se lo toglieva, le cadde dalla tasca un oggetto molto strano, un ciondolo forse?

Aveva un nucleo centrale tondo con varie decorazioni e un simbolo che pareva vagamente un fiocco e un lungo spuntone appuntito che trapassava il nucleo e spuntava da sotto, cosa ancora più strana, era caduto perfettamente in piedi sulla punta.

Quel "coso" mi attirava, lo trovavo bellissimo ma allo stesso tempo spaventoso e nel mio subconscio ricordai che doveva essere una cosa importante

DI VITALE IMPORTANZA.

disse una voce dentro di me.

Di nuovo mal di testa.

In questo mio momento di stordimento {fa rima ahah >●<}

Sirachi si chinò a raccorglielo e ad infilarlo in tasca e sembrò rassicurata quando non le chiesi di cosa si trattasse. Dopodiché mi disse che voleva farsi una doccia e corse in camera, con il suo solito sorriso serafico, ma non mi erano sfuggite le sue occhiaie.

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