capitolo 6

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Sirachi era davanti a me avvolta in una nuvola di polvere luminosa, come se avesse frantumato una stella.
Era di spalle, ma vidi lo stesso che sui suoi palmi rivolti verso l'alto c'erano da una parte uno di quegli oggetti appuntiti che avevo visto nella sua stanza, mentre nell'altra mano teneva... un gioiello come il mio!!!
Però... non era proprio uguale... i bordi dorati e la base avevano contorni semplici ma eleganti -come Sirachi- pensai, e la luce emanata non era arancione acceso come la mia ma era più su un beige tenue tendente al nocciola.
Anche il simbolo sulla punta era diverso, sembrava una striscia ma non seppi interpretarlo.
Dopo un attimo di sbigottimento mi uscirono strozzate le parole -A...ANCHE TE?!? SIRACHI -SAN NE HAI UNA?- Ma mi tappai la bocca, infatti Sirachi si era girata e mi guardava con uno sguardo truce che mi spezzò il cuore anche perché calde lacrime stavano scendendo dal suo volto.
Stavo per dire qualcosa ma in quel momento mi investì una luce intensa e in un attimo i vestiti di Sirachi erano scomparsi e subito sostituiti dalla polvere luminosa di prima, che si era unita e ora ricopriva il corpo della ragazza sotto forma di una tuta intera con le maniche corte a frange e i pantaloni ampi che si chiudevano appena sopra le caviglie scoperte e c'erano quattro grandi frange decorative sui fianchi; ai piedi portava degli zoccoli di legno con la punta lievemente arricciata e sul braccio destro splendeva una pietra color nocciola a forma di striscia obliqua, la stessa che si trovava sul gioiello che avevo visto nella sua mano!
Stavo per andare verso di lei ma subito si materializzò un'ascia di pietra, simile a quelle degli indiani d'America -Tomawaquaqua?- non ricordavo il nome! -Non ti muovere.- Teneva la testa bassa
-un solo passo e romperò la tua soul gem e tu morrai!-
-Ma Sirachi-san non capisco... s-soul gem?- dissi spaventata
-Non fare la finta tonta, il gioco è bello quando dura poco... ed è già durato troppo...- aggiunse triste
-Se provi a trasformarti ti colpirò, le tue amiche lo hanno già appreso a loro spese.-
-AMICHE? P...PER CASO CONOSCI LE MIE AMICHE?! QU... QUELLE DEL SOGNO? DIMMELO TI PREGO E... AAH!-
Mi afflosciai sul lastricato atterrita: Sirachi mi aveva sfiorato con la sua ascia che si era piantata su un albero dietro di me e subito ne aveva fatta comparire un'altra nella sua mano.
Tremava.
-Ti ho avvertita, la prossima volta...-
A quel punto scoppiai in lacrime
-Sirachi-saan! Perché mi vuoi uccidere? Non ti ho fatto nulla! Se ti do tanto fastidio me ne vado ma non colpirmi ti prego!-
-MA PERCHÉ TUTTI VOGLIONO UCCIDERE ME PIUTTOSTO!- urlò lei
-Perché dovrei ucciderti! Non ho mai ucciso nessuno e non voglio cominciare!! E poi perché tu? Tu mi hai salvata!-
-... posso fidarmi?- chiese titubante mentre sollevava la testa per guardarmi
- Certo!- risposi, sorrisi.
Sorrise anche Sirachi ma non con il solito sorriso, questa volta era sollevata.
-Ma non capisco, soul gem? Che succede? E chi vorrebbe mai ucciderti?!?-
- ... - mi si avvicinò e mi passò un braccio sulle spalle, infine mormorò al mio orecchio: - Andiamo a casa, ti spiegherò tutto lì, non è bene che loro sappiano che non sai usare la magia...-
Io annuii e ci incamminammo verso casa, i nostri passi risuonavano sulla ghiaia.

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