capitolo 6

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Arrivammo a casa molto tardi, l'ora di cena era passata da un pezzo, e Sirachi chiuse a chiave la porta, io mi gettai sul frigo poiché ero molto affamata dopo tutte quelle emozioni e afferrai due uova per me e lei, ma mi tremavano le mani e finii per sfracellarle completamente all'interno della padella.
Mi scusai e buttai via il miscuglio di guscio e uova formatosi scuotendo la testa, Sirachi mi guardò come per dire che non era un problema e mi fece cenno di sedermi poi alzò gli occhi al cielo per cercare le parole giuste per iniziare la spiegazione, tornò a guardarmi ed esordì - Vedi... esistono creature chiamate streghe che racchiudono al loro interno tutti i rancori e i mali del mondo e portano disperazione fra gli uomini: ebbene, noi puella magi esistiamo per combatterle.- Fece una breve pausa e chiuse gli occhi - Ma non è una nostra scelta. Siamo esseri egoisti che combattiamo per vedere realizzato un nostro desiderio, combattere le streghe fa solo parte dei termini del contratto...- Ascoltavo con occhi sbarrati il discorso di Sirachi, come poteva dire cose così amare con una tale indifferenza? Scattai in piedi
- Sul serio?? Non ti interessa salvare le persone? Contratto? Desiderio? E cosa..- Mi zittì, seccata - Ma certo che mi interessa! Ma a molte puella magi no, non devi portar loro rancore: le comprendo. Quando scopri certe cose... Personalmente non sono il tipo da sacrificare la propria anima per combattere un male del quale ignoravo l'esistenza prima di questo...-
-ANIMA?-
-scusa. Ricomincerò da capo.
Ecco vedi... metti che un giorno arrivasse un animaletto bizzarro, ti dicesse che realizzerà un tuo desiderio e ti darà dei poteri magici SE combatterai dei mostri grotteschi e imprevedibili.
Cosa faresti?-
Mi sedetti e raddrizzai la schiena:
- Ci penserei bene.-
Sirachi annuì
- Comunque nel tuo caso la frittata è fatta, cara Cecy...-
-Oh sì! Mi dispiace per le uova le ricomprerò al più presto e...-
-No, no.- agitò una mano per disperdere i miei discorsi
- Intendevo che ora anche tu sei una puella magi: la pietra che hai è indubbiamente una soul gem.-
Mi accasciai sulla sedia.
- Come? Io non ricordo nulla...!-
-pensaci. Il desiderio potrebbe essere stato quello. Una ragazza infelice che voleva dimenticare e... puf!- ipotizzò Sirachi
-No! Non è possibile! E poi perché farmi dimenticare... diamine!!-
Mi presi la testa fra le mani
- Sirachi-san io non voglio combattere!! Ho paura e non ucciderei mai nessuno mi sentirei in colpa io... io..-
- in quel caso moriresti.- spiegò Sirachi tranquilla.
- La soul gem si sporca, e sporcandosi rischia di diventare un grief seed come questo...- e mostrò uno di quei cosi della scatola, in equilibrio sul suo palmo.
-Ancora i grifsid?- Dissi io (dato che non sa ancora a che servono li scrivo così)
Sirachi si apprestò a spiegare ma mentre parlava alla sua voce si sovrapponeva un'altra che non conoscevo ma mi era familiare... calda e sicura come quella della mia salvatrice ma non rassegnata.
CHI SEI?
- vedi, i grief seed sono molto importanti per noi maghe, in quanto ripuliscono la soul gem dalle impurità causate dall'uso della magia o da altro. Vengono rilasciati dalle streghe a volte, purtroppo non tutte ne hanno uno.-
-Bene ma perché spaccarci la schiena per ripulire la pietruzza? Ha qualche importanza?-
-Via Cecy, basta giocare!!!- sbottò spazientita Sirachi - Inizialmente la pietruzza è la tua ANIMA non stiamo parlando di noccioline! Inoltre cosa serve? Ti basterà sapere che senza pulire la soul gem diventerai strega!!! Capito? STREGA! e non si torna indietro.-
Questa affermazione mi colpì come una secchiata di acqua gelida, e mi sentii pervasa dall'ansia che divora inesorabilmente ogni puella magi.
Sirachi mi vide e si impietosì -
-scusa, sai, non volevo essere così dura ma sono stanca di tutto, vorrei solo riposare un po' farmi una vita... avere amici e chissà anche un ragazzo- mi strizzò l'occhio e io esclamai - Certo Sirachi-san! Ti aiuterò io! Caccerò io le streghe per te e avrai quello che vuoi e sicuramente troverai un ragazzo stupendo, sei così bella e...- Sorridendo placida lei scosse la testa fermando il mio torrente di buoni propositi - no, no è una mia scelta. Le puella magi attirano le streghe sarebbe egoista mettere in pericolo persone per i miei capricci.-
Sorrise di nuovo ma io storsi la bocca. Il suo sguardo sembrava quello di una vittima sacrificale, non potevo sopportarlo così distolsi lo sguardo e cominciai a preparare im silenzio la cena.

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