❛❛Яку-сан, я люблю тебя. шутки в сторону.❛❛

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Lev: "buongiorno!"
Il castano vide il magnifico sorriso di Haiba non appena aprì gli occhi.
Si alzò lentamente dal materasso e si sedette.
Yaku: "giorno anche a te...che ore sono?"
Lev: "mh...credo le 11:00"
A sentire l'orario Yaku cadde dal letto e questo fece ridere l'altro.

Yaku: "oddio è tardissimo...! Mi devo sbrigare!"
Lev: "mh?"
Lo guardò facendo una faccia interrogativa, come se non sapesse che fosse arrivato quel giorno.
Yaku: "mia madre sarà qui a breve, mi devo ancora preparare!"
Lev: "oh, già...oggi te ne devi andare..."
Yaku si affrettò ad entrare nel bagno per cambiarsi di vestiti.
Lev invece prese un piccolo pezzo di carta e iniziò a scriverci sopra qualcosa.

Yaku uscì cinque minuti dopo. Aveva addosso il solito maglione color ciano e, a sorpresa di Lev, portava anche la coroncina di fiori sulla testa.
Lev: "Yaku...la stai continuando a portare sul serio?"
Yaku: "si. Me l'hai fatta tu quindi perché non dovrei?"
Quelle parole fecero sorridere il ragazzo come un ebete.
Lev: "sono contento che ti piaccia così tanto!"
Posò la penna alla sua destra e gli diede il pezzetto di carta.
Intanto il castano si era spostato, adesso era di fronte al più alto, soltanto che Lev invece era seduto all'estremità del letto.
Yaku: "cos'è?"
Lev: "leggilo pure."
Sul foglio bianco c'era scritta una sola frase: «Яку-сан, я люблю тебя. шутки в сторону.»

Yaku: "cosa significa?"
Lev: "questo lo devi scoprire tu. Traducilo a casa, non chiedere aiuto a nessuno e non cercarlo su Internet! Vienimi a trovare soltanto quando avrai capito la frase!"
Morisuke annuì e si mise il foglietto nella tasca del pantalone.
Lev: "Questa settimana sarebbe stata così uguale alle altre senza di te... ah, quanto ti vorrei regalare delle anemone adesso... Il loro significato combacia benissimo con questo momento."
Yaku: "...mi potresti spiegare cosa significano? Non so praticamente nulla sui fiori"

Haiba sorrise, contento di aver trovato qualcosa che il più grande non sapeva. Oltre alla lingua russa, ovvio.
Lev: "ho sempre desiderato avere quei fiori sulla mia tomba il giorno in cui la mia anima si separerà dal mio corpo... Si dice che l'anemone sia nato dalle lacrime di Afrodite, che piangeva per la morte di Adone. Si ritiene che protegga dal male e dalla sfortuna, ma è anche simbolo di abbandono..."
Un'espressione di tristezza si formò sul volto del giovane.
Yaku: "hey, io non ti sto abbandonando! Verrò a trovarti spesso, lo prometto."
Lev: "grazie infinite Yaku..."
Eppure quella sensazione ancora c'era nel cuore di Lev, e Yaku riusciva a sentirla fintroppo bene.

Morisuke iniziò a fare, lentamente, alcuni passi verso di lui.
Si fermò e si abbassò di qualche centimetro.
L'attimo dopo gli diede un bacio a stampo sulle labbra.
Successe di nuovo in maniera inaspettata, ma Lev ovviamente non si tirò indietro.
Yaku: "ci vediamo presto, allora"
Lev: "a...presto"

Yaku diede un'ultima occhiata al ragazzo di fronte a lui, gli sorrise e uscì dalla stanza.
Fuori, appoggiata con la schiena contro una parete, c'era sua madre che intanto lo stava aspettando.
Si diressero verso l'auto e tornarono a casa.

/SKIP TIME-3 ORE DOPO/

Dopo aver pranzato il castano si distese a pancia in giù sul suo letto, prese il foglio che gli aveva dato Lev ed iniziò a decifrarne la scritta.

La prima parola la sapeva. Era proprio la primissima che gli aveva insegnato.
«Яку-сан» = «Yaku-san.»
Adesso la seconda:
«я» è la prima persona singolare, «io». «люблю» è traducibile come «amore», mentre «тебя» significa «tu».
Bene, adesso mancava solo l'ultimo pezzo da capire.
«шутки в сторону» vuol dire «sul serio» o, più precisamente, «scherzi a parte».

Mettendo insieme le parole in ordine logico si venne a creare la frase «Yaku-san, io ti amo. Sul serio.»

Morisuke appena le lesse arrossì come se gli fossero state dette ad alta voce dal ragazzo russo e sentì il cuore battergli velocemente nella cassa toracica.

Yaku: "c-cosa?...ma...No, non è possibile... Io pensavo che quei baci e quelle battute fossero solo qualcosa di affettuoso, non qualcosa di romantico... È davvero riuscito a innamorarsi di me in una settimana?... E io adesso cosa faccio?! Lo rifiuto o lo accetto?... In fondo lui è carino...credo che un po' mi piaccia però, non so perché, c'è qualcosa che mi blocca... Forse perché è troppo presto... Ci conosciamo da troppo poco tempo..."

Il giorno dopo, ovvero lunedì, Yaku sarebbe dovuto ritornare a scuola e alle attività del club perciò non poteva andare da Lev per parlare di ciò.

Nei successivi quindici minuti di riflessione si schiarì le idee e finalmente capì di ricambiare i sentimenti dell'altro. Tuttavia decise di non fidanzarsi con lui subito, voleva prima conoscerlo meglio. Sarebbe andato a dirglielo il sabato della stessa settimana. Prima di allora però dovevano passare altri sei giorni. Troppi per Lev...

Globuli Rossi E Globuli Bianchi [Yakulev, ANGST]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora