Brioche al pistacchio

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La mattina seguente mi svegliai intontito, mi stropicciai gli occhi e stiracchiai la schiena.

Plagg fece uno sbadiglio da far tremare il cassetto in cui aveva dormito per poi fuoriuscirne con le zampe appesantite dal sonno, dopo un cubetto di formaggio fu come nuovo.

Trovai sulla scrivania un vassoietto con una brioche ancora calda, pensai che me l'avesse portata Nathalie. La finì in pochi morsi e, pulita la bocca dalla crema al pistacchio che ne era fuoriuscita, la cercai per ringraziarla.

Plagg si nascose in un taschino della camicia per non farsi vedere e, quando la trovai, lei con sguardo perplesso mi disse che in realtà era stata una mia compagna di classe a portarmela.

- "È stata quella ragazzina dai capelli blu, raccolti in due codini. Stamattina si è presentata sotto casa chiedendo di potervela dare, è stata molto insistente: non se ne è andata finché vostro padre non ha consentito che la poteste mangiare. Ora devo andare. Buona giornata Adrien"

- "Buona giornata signorina Nathalie e grazie"
Dalla sua descrizione riconobbi subito Marinette, non ero stupito fosse stata lei: i suoi sono i proprietari di una pasticceria e poi lei è solita fare certi gesti.

- "È un giorno qualsiasi, eppure ha avuto un pensiero così dolce. Un'ottima amica, davvero" dissi a Plagg che era ritornato fuori allo scoperto.

- "Si, certo. Amica, un'ottima amica" rispose con sguardo rassegnato.

Arrivato a scuola la vidi vicino ai gradini dell'ingresso e mi avvicinai. Le sue guance si arrossirono un po' (che ragazza timida!)

- "C-ciao, c-come stai Adrien?"

- "Ciao Marinette, bene e tu? Stamattina mi sono alzato con un profumo in camera! Volevo ringraziarti per la brioche, è stato davvero un bel pensiero e quella al pistacchio è la mia preferita"

- "Lo so, non c'era una ragione particolare per portartela, p-però sapevo che ti piacesse: l'ho scelta al p-pistacchio p-per quello e p-perché mi ricorda i tuoi occhi... anche se il loro verde è più intenso".

Impallidì un istante, io pensai a quanto fosse tenera e cercai di toglierla dall'imbarazzo.

- "Ahhaha, grazie. Pistacchio era proprio azzeccato, è iniziata bene questa giornata"

Il suo viso riprese un po' di colore e le sue labbra si mossero in un sorrisetto, poi entrammo in classe.

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