Capitolo 11

1K 56 46
                                    

POV READER 
tornammo al covo del Sennin, Sasuke mi condusse verso una stanza vuota e mi fece entrare, restando sulla soglia della porta abbassando il cappuccio, posai la maschera e vidi dei vestiti diversi col letto, gli alzai guardandoli, sembravano quegli strani copri-braccia che si metteva Sasuke da piccolo, un top a collo alto per coprire il marchio maledetto e dei pantaloni un po' larghi con dei fori belli grandi su tutta la coscia "Cambiati." disse il corvino con le braccia incrociate al petto guardandomi con sguardo severo, tirai un calcio alla porta chiudendogliela in faccia.

(ALIX: non badate all'aspetto è una mia oc e il disegno l'ho fatto io, ma i vestiti sono questi nel caso non fossi stata chiara a spiegare <3)

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

(ALIX: non badate all'aspetto è una mia oc e il disegno l'ho fatto io, ma i vestiti sono questi nel caso non fossi stata chiara a spiegare <3)

mi cambiai e misi i kunai sulle gambe, mi legai i capelli velocemente e uscii dalla stanza andando in giro per la struttura per abituarmi a stare lì "Finalmente sei tornata" mi girai a guardare Kabuto "Ciao Kabuto" dissi annoiata guardandolo "Il Maestro vuole vederti, vieni con me" disse il bianco sentii una presenza persistente alle mie spalle che mi fissava, non ci feci caso e seguii la spia senza dire nulla. La struttura era complessa, sembrava un labirinto e in parte lo trovavo divertente, lo vidi bussare ad una porta e subito dopo la voce tetra e cupa del maestro dargli il permesso di entrare.

Lo vidi consumato, debole in un certo senso "Maestro" inclinai in capo in segno di rispetto "Kabuto vattene." disse subito dopo, e in meno di due secondi rimanemmo da soli "Qualcosa non va?" chiesi curiosa "So che sei un ambu, quindi le tue competenze in battaglia devono essere notevoli, per diventare capitano in pochissimo tempo" disse guardandomi "Come lo sa che sono capitano" chiesi curiosa "Al contrario tuo Sasuke è più impulsivo, è partito da qui con una settimana di anticipo e mi ha detto di aver visto dei festeggianti per un nuovo capitano degli Ambu." disse con un sorrisetto "Che idiota. Questo non conta nulla maestro, posso essere anche l'Hokage ma in ogni caso c'è sempre da imparare qualcosa dalle persone che mi circondano, quindi non vedo quale sia l'avvantaggiamento di questa situazione" dissi tranquilla e con lo sguardo fisso nel suo "Tu sei spietata, conosco le capacità che avete" disse alzandosi e avvicinandosi a me "Maestro siamo addestrati per non badare ai nostri compagni e portare al termine la missione ad ogni costo." dissi guardandolo senza muovere nemmeno un muscolo "Sono preoccupato per il fatto che tu possa persino superare Sasuke, magari potete imparare a vicenda, tu devi assolutamente sviluppare il marchio maledetto e affinare il tuo chakra" disse mentre mi camminata intorno "Maestro l'addestramento per la modifica del tipo di chakra l'ho svolto molto tempo fa, conosco le tecniche del fulmine, e alcune tecniche di altri elementi" dissi sentendo ancora quella maledetta sensazione di essere osservata 

"Hai il chakra del fulmine, e Sasuke conosce alcune tecniche interessanti, per oggi sarai sua allieva e ogni sera dovrai dirmi cosa avete fatto e farmi vedere i tuoi progressi" disse alle mie spalle e avvicinando la testa al mio orecchio "sì maestro" dissi senza troppi rigiri di parole, si allontanò da me e io ne approfittai per uscire da quella gabbia di matti, chiusi la porta e per una volta nella mia vita, avevo la sensazione di essere davvero in pericolo camminai per il corridoio, poi sentendo quella sensazione farsi sempre più persistente, allungai il braccio in un punto completamente coperto dalle ombre, presi tra le mani della stoffa e sbattei al muro Sasuke, che mi prese il polso con una mano e nella seconda i mille falchi "Non hai ancora capito che non me non funziona? Non puoi farmi nulla." dissi sorridendo divertita dalla situazione "Bada a come parli, il maestro mi aletto tuo insegnante, quindi sono automaticamente il tuo capitano per un giorno, e sai cosa dicono le regole del villaggio a riguardo" disse sorridendo a sua volta, lo lasciai lentamente "odio le regole e so sai... ah no! Era un gioco, ti farò passare le pene dell'inferno capitano" dissi guardandolo con aria di sfida "Mi rinfaccerai per sempre queste parole?" chiese guardandomi "finchè avrò vita, tu puoi anche esserti divertito, ma io non smisi nemmeno per un secondo di condurre ricerche, entrai negli ambu solo per trovarti e abbracciarti una sola volta. Ora mi pento di aver perso tempo con te quando ci sono persone che mi vogliono davvero bene." dissi guardandolo con odio e disprezzo 

"io-" si bloccò prima di poter dire qualsiasi cosa "Andiamo, prima imparerai meglio è" disse andandosene via, lo seguii toccando il rotolo sul fianco come a chiedere aiuto a Sai. Mi fece uscire e camminò per un po' all'esterno facendomi arrivare in una zona di pianura perfetta per poter allenarci "Allora da cosa iniziamo?" chiesi sistemandomi i vestiti "il marchio" disse categorico.

_______________

quella condizione, la condizione per la quale io ero la sua sottoposta era durata quasi un mese.
Ero sorvegliata da lui, come se avesse paura che Orochimaru e Kabuto mi facessero qualcosa, il bianco era molto più sopportabile di quanto pensassi e mi aveva fatto imparare ad usare i bisturi di chakra, mi sarebbero stati molto utili in battaglia. Orochimaru aveva sempre più delle condizioni precarie, usai alcune tecniche mediche che avevo letto dagli archivi, non avrei dovuto usarle, ma se non lo avessi fatto sarebbe stato chiaro che ero ancora legata a Konoha. I rapporti con Sasuke erano migliorati, ci volle un mese per calmarmi, giorni su giorni insieme per ordine del ninja leggendario per poter andare d'accordo, mi lasciava più libertà convinto che io sia davvero convinta di questa scelta e che ormai fossi una loro alleata, in tutto il mese non ho mai parlato di Konoha, mai una volta dei miei compagni, dei miei amici, o dei maestro jonin che nel bene o nel male c'erano sempre per i loro allievi "Sasuke direi che per oggi basti" dissi tendendogli la mano, la strinse alzandosi "Hai ragione, meglio non strafare, soprattutto con te." disse guardandomi "Io? Ma se sono un angelo" dissi sorridendo innocentemente "Disse la dona che appena mi vede ha cercato di uccidermi" disse guardandomi "Tu no? O stavi giocando ancora?" chiesi guardandolo e poi lasciargli la mano e andare verso quel maledetto labirinto in cui ormai vivevo da un mese "Basta." disse poco dopo "Cosa?" chiesi guardandolo.

"Ho mentito. Ho detto quella frase per aumentare la tua rabbia, infatti in un mese sai usare perfettamente il marchio e stai imparando le tecniche del maestro, dovresti saperlo da sola che non era vero, lo sai che detesto i giochi, infatti da piccolo perdevo sempre contro di te a scacchi" disse guardandomi con ancora la katana in mano "No da piccolo eri negato a scacchi" dissi ridendo al ricordo, mi avvicinai a lui "Sei completamente diverso... sei altissimo ora, il tuo sguardo sembra morto... la tua cattiveria non, la tua bravura, la tua determinazione ad eliminare una volta per tutte Itachi non ha eguali, ma io sono sicura che te ne pentirai di questa scelta" dissi guardandolo "Tu non sai nulla. Io voglio solo la mia vendetta!" disse con odio "Infatti non ti fermerò mai, ma la vendetta non ti porterà a nulla, anzi, quando l'avrai consumata, ti riempirà un enorme vuoto interiore che non colmerai mai." dissi guardandolo, rimase zitto e impassibile.

Posai una mano sulla sua testa guardandolo e finalmente dopo tre anni e mezzo potei accarezzarlo di nuovo, i capelli erano sempre morbidi, e per un attimo vidi il sorriso del ragazzino di tredici anni che conoscevo, spostai la mano sulla guancia, si appoggiò alla mia mano senza dire niente e guardandomi solamente, quel minuscolo contatto mi fece calmare e pensare che forse era tutto come prima. 

"torno in camera sono esausta" dissi allontanandomi da lui immergendomi nella foresta per tornare a casa, ma mi bloccai, sentendo che mio fratello aveva usato il kunai, era per il trasferimento istantaneo, mi ritrovai in piedi in un luogo che non conoscevo "[t/n]..." mi girai subito sentendo la voce della persona e non riuscii a non trattenere un urlo nel vederlo steso, bruciato, con la bocca sanguinante e ormai in fin di vita, mi inginocchiai accanto a mio fratello "Maestro Asuma!" gli toccai la mano e posai subito dopo le mani sul suo corpo, "ma come...." mi prese la mano guardandomi "Ferma lascia stare" sussurrò con un piccolo sorriso, "Maestro... "mi nascosi nel petto di Shikamaru, facendo cadere delle lacrime, lo sentii stringermi forte, "ascoltami..." sussurrò, lo guardai tenendogli la mano "Mi dica" dissi con un filo di voce, "Avvicinati" disse, mi avvicinai a lui per sentire meglio "Bada a tuo fratello e per favore, quando tornerai, addestra mio figlio, Kurenai è incinta. E soprattutto, devi pensare a tuo fratello e alle persone che ti amano nel villaggio per completare la missione..." disse mi allontanai "Lo giuro maestro." dissi seria, trattenendo i miei sentimenti, guardai Choji e Ino che guardavano il maestro, posai una mano sulla testa di Shikamaru, per poterlo tenere a me, e cercando di non guardare il maestro, che nel bene o nel male c'era sempre per tutti e due.

vidi il sangue a terra con un simbolo "l'Akatsuki?" chiesi "Sì" rispose mio fratello "Lo sai che ho le mani legate, dovrai fare da solo, ma sappi che ad ogni momento io sarò con te" dissi sussurrando al suo orecchio per poi sparire e riapparire nella mia stanza dove avevo lasciato apposta un kunai per poter tornare al punto originario senza destare sospetti di nessuno.

mi sedetti a letto elaborando quello che era successo non uscii dalla stanza per due giorni interi.


⚡🔥SASUKE È BONO🔥⚡
mi sono accorta  che il capitolo prima è finito malissimo, quindi disperiamoci per la morte di Asuma

spero che il capitolo vi sia piaciuto 

a presto
ALIX

Sei Davvero Insopportabile 2 [Sasuke X Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora