Capitolo 19

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Lunedì mattina.
Odio i lunedì, mi ricordano un po' le domeniche ma solamente leggermente più pesanti e noiosi.
Erano le nove, dovevo alzarmi per andare in palestra che apriva alle dieci e dovevo sbrigarmi.
Mi vestì e lavai in fretta, scesi per preparare la colazione che solitamente viene preparata da Robert.
Non avevo voglia di andare in palestra, questa cosa mi stava letteralmente distruggendo e non potevo continuare così, dovevo staccare la spina.
Non sapevo proprio come licenziarmi ma l'idea era quella, licenziarmi da quel maledetto lavoro che facevo con Robert; sicuramente avrei avuto fin troppi ricordi dentro a quella palestra.

Entrai in macchina e misi il mio CD dei Coldplay che adoravo.
Dopo qualche minuto di viaggio feci una sosta per prendermi un cappuccino in un bar ma dovevo assolutamente fare in fretta.

Appena entrata notai subito l'aria che tirava in quel bar, le persone erano letteralmente morte, le loro facce erano terribili e io mi sentivo come loro, sembravo così.
Ordinai velocemente il mio cappuccino da portare via e appena girai lo sguardo verso sinistra notai Harry con Charlotte.
Feci finta di niente, non volevo andare da loro, sicuramente avrei dato fastidio ma Charlotte mi notò facendo girare anche Harry dalla mia parte.

"Amber!"
Sentì la voce di Charlotte rimbombare per l'edificio.

Io facendo finta di non averli visti feci una faccia abbastanza sorpresa, risi per la mia reazione.

Charlotte fece segno di andare da loro e intanto presi il mio cappuccino che avevano messo dentro ad un sacchetto.
Mi decisi ad andare da loro pur non avendo voglia.

"Siamo di buon umore oggi eh, Amber?"

Harry faceva sempre qualche battuta su di me, lo faceva esclusivamente per farmi sentire in imbarazzo o farmi incazzare.

"Normale, come al solito.
Invece tu, Harry? Sembri in forma!"

Invece non lo era affatto, sembrava molto strano o almeno io lo vedevo così, strano.

"Sto alla grande, sì"
Mi sorrise guardando la mia maglia blu della Nike che metto sempre per andare in palestra.

"Bene, mi fa piacere"
Dissi molto freddamente ma con un pizzico di malinconia.

Charlotte prese la mano di Harry, guardandolo sempre poi intensamente.
Avrei potuto vomitare da un momento all'altro, odiavo vedere queste cose e poi specialmente se è Harry a farle.

"Tu Charlotte, come stai?"
Appena sentì la mia domanda staccò di colpo la mano di Harry guardandomi.

"Benissimo, sto davvero bene."

Sorrisi alla sua risposta pensando a quanto fosse falsa e odiosa, per cosa mi aveva chiamata? Per farmi sapere che lei sta bene e che con Harry ha una vita tipo principessa della Disney?

"Dunque mi dispiace tanto ma adesso vi lascio, devo andare in palestra e sono in ritardo. Ci vediamo con gli altri."

Chiusi il discorso dicendo questa cosa e me ne andai salutandoli con gentilezza.

-Robert

Non facevo altro che pensare ad Amber, non volevo assolutamente lasciarla ma ormai la decisione era stata presa.
Amber avrebbe sicuramente peggiorato il suo carattere e io odiavo quando si comportava male, le voglio bene e non mi piace vederla in questo modo.
Dormì a casa di Lauren, dovevo andare in palestra quella mattina ma mi licenziai, avevo già preparato tutto.
Tra qualche settimana dovevo partire con Lauren e lei non vedeva l'ora ma invece io, io non sapevo come mi sentivo, ero stranissimo in quei giorni.
Mi sarebbero mancati anche i miei genitori, non potevo crederci che stavo per andarmene definitivamente.

"Buongiorno, Robert"

Lauren mi diede un bacio veloce.

"Buongiorno"

Mi sorrise, adoravo Lauren e avrei passato tutta la mia vita insieme a lei.

"Cos'hai?"
Disse all'improvviso, facendomi alzare lo sguardo verso di lei.

"Niente di che, pensavo"

"Ad Amber?"
Disse preoccupata, detestava vedermi così strano.

"Sì"

"Tranquillo, le passerà e lo sai bene anche tu. Non devi preoccuparti"

"Non lo so"

Ci fu una breve pausa e poi ripresi a parlare.

"Insomma, ho paura che rovini tutto"

"In che senso?"

"Non credo che se la sappia cavare senza me"

Dissi molto sicuro, Lauren continuava a guardarmi in modo abbastanza incuriosito.

"Non ha senso, i tuoi genitori ci sono"

"Ma lei si apre di più con me, io so cose che i nostri non sanno"

E adoravo dirlo perché mi piaceva il modo in cui ci dicevamo alcuni segreti.

"Non ti preoccupare, lei ce la farà"

Ed aveva ragione.

-Niall

Mi svegliai tardi quella mattina, non avevo niente da fare.
Insomma, non lavoravo nemmeno ma presto avrei fatto qualche lavoretto per mio padre, peccato che lui non si trovi qui a Lennox ma a Los Angeles.
Mi trasferì qui a Lennox perché inizialmente ci abitava anche Lindsay quindi decisi di andare qui.
Oggi doveva venire Liam da me quindi misi la casa in ordine, mi disse che doveva venire anche Amber ma non credo che verrà quindi nel caso non ci fosse avremmo fatto sicuramente un giro per qualche locale per rilassarci.
Adoravo andare nei locali e bere, forse era l'unica cosa buona che riuscivo a fare e anche a Lindsay piaceva.
Sono un ragazzo totalmente strano e non ho le idee ben chiare, alcune volte mi detestavo, anzi, quasi sempre; ottengo sempre quello che voglio e sono estremamente esigente.
Ero molto legato a Lindsay ma non credo che la cosa fosse reciproca e io le vado sempre dietro, nonostante tutto.

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Ei! Scusate l'attesa, ecco il capitolo.

Flawless || Niall HoranDove le storie prendono vita. Scoprilo ora