Cap.1) Gemelli

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||TWINS. Harry and Marcel Styles
~Cap.1) Gemelli

Era bello
Troppo bello
Lo scenario che mi si presentava davanti era incantevole,quasi surreale.
Un prato verde dal quale spuntavano numerose margherite mi si presentava davanti in tutta la sua bellezza,sembrava di essere in paradiso.
Ed io ero li,seduto con la schiena poggiata al tronco di una quercia a dir poco enorme.Il cielo aveva un colore particolare,un blu immenso.In verità tutti i colori erano accentuati in modo stravagante.Sembrava un sogno.
Sentii dei passi e a quel punto alzai lo sguardo che prima di allora era stato impegnato ad osservare le mie dita intente ad intrecciare una coroncina di fiori venuta anche male.
Era un ragazzo bellissimo.
I capelli erano scomposti dal vento forte che improvvisamente iniziò a spingermi maggiormente contro la quercia,questo non sembrò minimamente scomporlo quando mi si inginocchió difronte e mi accarezzó con i polpastrelli la guancia destra,e poi capelli.Infine, avvicinò la sua bocca al mio orecchio e sussurró:
"Marcel..." La sua voce risultava delicata,tanto che mi rilassai e chiusi gli occhi beandomi della magnifica sensazione.
"Marcel." Continuava a chiamare il mio nome,questa volta con più fermezza,facendo sembrare al cosa stramaledettamente eccitante.
Poi un momento di silenzio.
"CRISTO DIO MARCEL SVEGLIATI"
Sgranai gli occhi maledicendo mentalmente mio fratello per avermi svegliato in un modo così rude,anche se da mio fratello gemello Harry non mi sarei dovuto aspettare nulla di diverso.
Voglia di alzarmi non ne avevo proprio allora decisi di fare la cosa che dalla prima media fino alla quinta superiore mi riusciva meglio fare:
Nascondermi e stare in silenzio.
Alzai le coperte fino a sopra la testa mugugnando qualcosa di incomprensibile perfino per me e chiusi di nuovo gli occhi nella speranza che la belva si arrendesse e decidesse di ritirarsi.
"Ah è così? Senti sfigato io non ho tempo da perdere con te,me lo ha ordinato mamma quindi alza quel culo sfondato da principessa che ti ritrovi e preparati che oggi ho anche gli allenamenti." Tuonò tirandomi via le coperte ed uscendo da camera mia/nostra.
Ah una cosa.
mai usare il verbo "arrendersi" riferito a mio fratello.Perché puoi sperare quanto vuoi,ma lui farà di tutto per raggiungere il suo scopo.
Penso si sia capita un po' la situazione,no?
Lui è quello popolare
Io lo sfigato
Lui è bravo in tutto
Io so solo studiare
Lui ha tante ragazze attorno
Io sono la pecora nera
Lui è Spiderman
Io Peter Parker
Lui è Styles
E io semplicemente il fratello sfigato di Styles.
-come se avesse altri fratelli-
"MARCEL SE NON SEI PRONTO TRA 10 MINUTI SALGO E TI FICCO LA PRIMA COSA CHE TROVO SU PER IL CULO." Le sue urla soavi dal piano di sotto.
Scossi la testa allungando la mano al comodino per recuperare gli occhiali enormi.
Sarebbe stata una lunga giornata

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Sbuffai prendendo su una spalla la cartella e dirigendomi verso la mensa stracolma di ragazzi.
La mensa era il luogo in assoluto peggiore della scuola,è come la giungla,lì regna la regola del più forte.
Ci sono diversi gruppi:
Vicino alla porta c'erano le ragazze con problemi alimentari -il tavolo più vicino ai bagni,se capite cosa intendo.-
Poco dopo c'erano gli emo e gli aspiranti suicidi -in effetti li avevano costretti a stare lontani dalle finestre della mensa e gli davano solo coltellini e forchettine di plastica.-
Sotto la finestra,a ovest,erano seduti gli hipter.
Di fianco c'erano i diversi club,i ragazzi degli scacchi, le "ragazze in rosa", quelli di teatro e il comitato ufficiale della scuola
Nell'angolo opposto agli hipster c'erano i fattoni -non aggiungo nulla-
Al centro della mensa,sotto gli occhi di tutti,c'erano i popolari e le cheerleader.
Loro avevano occupato quasi quattro tavoli,quelli dei club che erano stati costretti a stare stretti o, quasi sempre, a fare la conta per chi si sarebbe dovuto sedere a terra.
Anche se i popolari stavano larghi a quei quattro tavoli uniti,il fatto di creare disagio non sembrava importare, anche perché nessuno si sarebbe mai permesso di controbattere.Avevano tutti paura di loro,e quando dico tutti intendo davvero tutti.
Anche i professori avevano paura di loro,non venivano mai sospesi perché erano figli di gente rispettabile e perbene, figli di papà,insomma.
-si lo so,anche io sono figlio di papà,sono il fratello gemello di "Styles" ,ma questo non sembrava suscitare particolare interesse quando c'era da umiliarmi o peggio, picchiarmi.-
Loro potevano decidere di far licenziare qualsiasi dipendente in quella scuola,insegnate,segretaria/o o bidella/o che sia.Ci voleva solo una piccola parola,una piccola falsità detta nei confronti del povero sfortunato dai "paparini" -quasi tutti possessori di grandi ditte- per farli cadere in disgrazia.Holmes Chapel era un paesino piccolo e bastava una presunta omosessualità, un tradimento o peggio ancora un incesto per stravolgere famiglie intere e rovinare la vita di qualcuno.
Scossi la testa dirigendomi verso il mio tavolo,quello degli sfigati.
A Holmes Chapel tutto era un tabù.

~SPAZIO DELLA SCRITTRICE PAZZA~
Gli uccellini cinguettano in una calda(?) giornata di inverno
E io cosa faccio?
Immagino due gemelli e ne faccio una FanFiction
Capite il mio degrado?
Okay no
Ragazze è preoccupante,quando ci sei dentro,non ne esci più,.
RINGRAZIO DI NUOVO LE MIE ANGIOLETTE CLAUDIA,MARTINA E VALENTINA CHE MI HANNO DATO LA VOGLIA DI SCRIVERE.

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-Celeste

||I fatti raccontati sono puramente frutto della mia malata fantasia.||

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