||TWINS. Harry and Marcel Styles
~Cap.2) Sempre la stessa storia
Ringrazio Mavi e Alo per avermi fatto da dizionario vivente."Dio Santo,Marcel spiegati meglio."
Eccoci qui.
Solito orario.
Solito tavolo.
Seduti sulle nostre solite sedie.
Spesso mi ritrovavo a dare dei ripassi a mio fratello prima di ogni test o interrogazione organizzata.Per quanto io potessi essere bravo nello studio,Harry doveva eccellere in tutte le materie,e lo faceva -a differenza della maggiorparte dei suoi amici-. Non che lui fosse chissà quale geniaccio,semplicemente aveva me come supporto,e a giudicare dalla mia pagella,questo lo aiutava e non poco.
Sbuffai passandomi una mano sulla fronte esasperato: Davvero non ci arrivava.
"Harry" sospirai "Non è difficile."
Ricominciai a spiegare tutto daccapo il sistema nervoso.
"Questa" indicai una zona nel disegno su un libro che avevo preso per l'occasione "È la materia bianca."
'Dovresti conoscerla bene tu.' Evitai di aggiungere.
Lo vidi annuire,magari questa volta avrebbe capito.
"E questa invece è..." Lo guardai facendo con la mano segno di continuare lui la frase.
Il suo viso si impanicó tutto dun tratto cercando di trovare la risposta sul libro.
"Non troverai la risposta lì.Ho preso questo apposta."
Sbuffò "Non ci riesco,non riesco a memorizzarlo."
Capitava spesso che Harry si dimenticasse le cose,tendeva spesso a rimuovere ciò che non voleva dal suo cervello,dopo la morte di mamma.Lo psicologo diceva che era una reazione normale e che con il tempo si sarebbe "aggiustato" tutto.Ma a mio fratello sembrava andar bene così,la usava come scusa per qualsiasi cosa
'Oggi toccava a te lavare i piatti.'
'L'ho dimenticato.'
'Harry,hai portato la spazzatura fuori?'
'L'ho dimenticato.'
E puntualmente se ne andava via sghignazzando e lasciando tutto il lavoro a me.
Oramai non sprecavo più tempo a chiedergli nulla,tanto lo dimenticava.
Gli diedi un'altra occhiata di incoraggiamento,anche se questo sembrò solo agitarlo di più.
"Mi arrendo" fece strusciare la sedia su parquet scuro alzandosi "Sono solo merdate queste." aggiunse andandosene in camera.
Sospirai,di nuovo,con Harry era un continuo di sospiri.
"Devi almeno provarci." Lo raggiunsi insistendo.
Insistere non nuoce no?
Oh no aspetta,era "provare",giusto.
Beh, provare ad insistere non nuoce.
"Ci ho provato,lo sai." Mi guardò,ora eravamo uno difronte all'altro.
"Beh" parlai con calma "Potresti riprovarci." Con la belva bisogna avere calma.
Mi prese di forza per un polso sbattendomi contro la parete.
"TI HO DETTO CHE NON RIESCO,PORCA PUTTANA." Mi urlò in faccia facendosi tutto rosso.Quando urla gli si gonfia una vena che ha sul collo,i suoi occhi si fanno rossi,così come il suo viso.È terrificante ma in un certo senso sono abituato a vederlo così.
A scuola è anche peggio.
Chiusi gli occhi abbassando lo sguardo e chiudendo gli occhi.
Eccomi qui
Solito orario
Solito angolo
A guardare Harry uscire dalla porta di casa sbattendola e lasciandosi i probemi e le sue responsabilità alle spalle.
Ed eccomi qui
Solito orario
Solito divano
A piangere perché la mia vita fa schifo.
E così passai tutto il tardo pomeriggio fino alle 6:30 pm.
A deprimermi sotto una coperta e a guardare tutte le puntate registrate di Teen Wolf,contemplando la bellezza di Dylan O'Brien, con la convinzione,anzi,con la certezza che Harry sarebbe sicuramente stato in qualche bar ad ubriacarsi o peggio,a casa di qualche ragazza a fare chissà quale cosa schifosa.
Sbuffai alzandomi e mettendo in pausa la televisione,lo avrei chiamato, era pur sempre mio fratello e non potevo lasciare che la sua vita fosse buttata così al vento.
Il telefono squillò interrompendo i pensieri e battendomi sul tempo.
Mittente: Polizia
Oh no
Oh no
Oh no
Non di nuovo
Deglutii rispondendo.
"Pronto?"
"Casa Styles?Stazione di polizia.Lei è il tutore di Harry Styles?"
"Si" mentii.
"Ha da pagare una sanzione pecuniaria sostitutiva per utilizzo di sostanze illegali e opposizione alle pubbliche autorità."
Annuì sapendo che non mi avrebbe visto "Arrivo." Tagliai corto chiudendo la chiamata.
Mi passa una mano tra i capelli oramai privi di gelatina e andai in camera.Sapevo dove sarebbero stati i soldi.
Alza il materasso della vecchia camera dei miei genitori -da quando la mamma era morta,quella stanza veniva usata solo da mio padre quando staccava dal lavoro a Seattle e veniva a trovarci- e presi i soldi incastrati nella rete,quei soldi non erano messi li a caso.Li metteva papà sapendo che prima o poi Harry si sarebbe cacciato in qualche guaio.Non erano di certo i soldi che ci mancavano.
Poco più in là,con la mano trovai anche il documento falso che mi ero fatto fare apposta.Io e Harry non avevamo ancora compiuto 18 anni,ma quella carta di identità attestava tutto i contrario.~SPAZIO DELLA SCRITTRICE PAZZA~
Volevo ringraziare tutte le persone che hanno perso del tempo a leggere il primo capitolo,ho notato che in un giorno e mezzo è arrivato a più di 100 visualizzazioni,wow grazie.Vorrei gentilmente chiedere di lasciare un voto,grazie.
Lo so,il capitolo è abbastanza corto ma boh,mi è uscito così.
Questa FanFiction ha praticamente vita propria,si scrive da sola.Non ho neanche una trama ben precisa in mente.
Ringrazio Mavi e Alo per avermi fatto da dizionario umano ahaha.
E ringrazio anche mia madre che in questo momento mi sta facendo avere internet per pubblicare il capitolo.
Penso che la situazione di Marcel e Harry si stia iniziando a capire,no?
Con questo vi lascio,grazie mille per il tempo dedicatomi.
Scusate eventuali errori di ortografia yuh.
-Celeste||I fatti raccontati sono puramente frutto della mia malata fantasia.||
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TWINS ||SOSPESA||
FanfictionHarry e Marcel Due gemelli Diversi ma uguali Da una parte,Harry, troviamo un ragazzo sicuro di sé, giocatore appassionato di Hokey. Dall'altra c'è Marcel, timido e imbranato, con una grande passione per la Letteratura straniera. Un cliché no? //In...