Il ritorno alla villa

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...

Eravamo a metà strada.

Frederick si fermò di colpo, sembrava stesse annusando l'aria, si volto verso di me, mi porse la sua mano. Io non capivo, feci per parlare, ma mi fece segno di no, appena afferrai la sua mano si girò di scatto e iniziamo a correre, non capivo perchè, ma sapevo che dovevo correre.
Per quanto la situazione mi mettesse paura la sua mano mi dava un senso di sicurezza.
E cademmo in un cespuglio, letteralmente lui decise di cadere nel cespuglio nel senso e mi abbraccio ero così confusa.
Senti dei passi accanto noi, ora siamo ancora nel cespuglio Frederick non si è ancora mosso, sento il suo battito cardiaco.

-Abbiamo avuto fortuna a trovare questo cespuglio sul nostro cammino, non hanno sentito il nostro odore, ora però dobbiamo tornare a casa devo subito dirlo a mio padre, c'è un altro branco..." Frederick dice questo mentre si alza. Mi porge la mano ancora io la accetto "Un altro branco? In che senso tipo di lupi?-, mi fa alzare e mi toglie un rametto dai capelli bene devo farmi una doccia bene. -Lo so è strano dovevo dirtelo prima, ma Rosalind mi ha interrotto e tu hai chiuso la porta, e non te l'ho detto, ma ora dobbiamo andare.-
Nervoso,  l'unica cosa che sento non è un mio stato d'animo, me lo sta trasmettendo lui.

~Alla villa~

-Sicura di stare bene ti ho scaraventato nel cespuglio.-

-No tutto apposto, devo solo farmi una doccia, ora vado ciao.-

-Ciao.-

Entro in camera prendo le cose per fare la doccia, amo fare la doccia dopo so di pulito, ma penso troppo e in questi giorni è successo troppo.
Come mi aspettavo appena sotto al getto tiepido della doccia inizio a piangere, dalla tristezza per la perdita dei miei dal fatto che mi sono trasferita, tutto in così poco tempo, piango perché sta arrivando il mio compleanno e lo passero senza la mia famiglia, sono triste.

Federick POV

Sono davanti a mio padre il grande Alpha e balle varie, gli stavo cercando di dire cosa era successo nel bosco, ma è troppo occupato dal scrivere cose a caso al computer, a no mi sta guardano. -Padre, prima mentre io e Giada tornavamo dal bosco ci siamo imbattuti in un branco anomalo, per fortuna abbiamo trovato un cespuglio, uno di quelli con il sigillo magico dove nasconderci e non ci hanno trovato.- Mi fissa oddio quello sguardo lo fa quando vuole dare ordini, che palle, sono così nervoso.

-Capisco, Giada si trasformerà a breve le hai spiegato cosa è e che cosa siamo come ti avevo detto?- mi guarda con quel sguardo che dice so che non l'hai fatto.

-Ancora no, non ne ho avuto occasione... provvederò appena sarà fuori dalla doccia.- non ho altro da dire, mio padre mi fa uscire dal suo ufficio. È da quando Giada è in doccia che sento che qualcosa non va devo andare a controllare, corro verso camera sua che è vicino alla mia, considerando che era figlia di un Alpha ha ricevuto una camera degna di parola, perché il mio lupo interiore freme così tanto, mi sono trasformato anch'io per la prima volta quest'anno al mio 16esimo. Io e Filippo il mio lupo andiamo abbastanza d'accordo, ma ora sta esagerando.

*Qualcosa la turba devi proteggerla è così giovane*

_Fil lo sai che ha la nostra stessa età_

*Si ma sfonda quella porta ora*

Filippo prende il sopravento sulle mie azioni e sfondo la porta, qualcuno mi fermi. Sì, qualcuno ha sentito che ho sfondata la porta e sono Noha e Piero mi fermano anche loro con Samir formano la mia squadra di migliori amici. Noha e Piero sono un anno più grandi di me e Samir e hanno scoperto di essere mate, cosa accettata da tutto il branco, non scontata perché in altri branchi relazioni di questo genere non vengono accettate.

E indoviniamo un po' chi proprio in quel frangente usci dal bagno, mi si Giada in pigiama che ci fissa. Ora sono nella merda, cosa gli dico.

-Perché la porta è a terra? Cosa ci fate voi qui?-

Perché mi sto imbarazzando ora che dico. -Ecco vedi devo direte tante cose e sono importanti, la porta lo rotta io, per errore.-

Piero e Noha mi lasciano e sene vanno, ora devo solo mettere a posto la porta e poi gli spiego, per fortuna che sono porte speciali, si è solo scardinata.


-Bene ora ti sconvolgerò la vita.-

-Come se non fosse già successo.-

-Sono un licantropo, e pure tu lo sei, mio padre è l'Alpha e il branco che ci ha spurato prima anche quello era composto da licantropi, il giorno del tuo 16esimo ti trasformerai per la prima volta. Non ti voglio spaventare, ma probabilmente siamo persino mate, quindi destinati a stare assieme per sempre. Quindi per non essere giudicato ti svelo che sono pansessuale e che ho molti ex che potrebbero sminuirti, ma io ho solo occhi per te.-

E ora ho detto anche troppo bene, perché non so stare zitto, ora mi schiaffeggia o mi ride in faccia.

"Aspetta cos... licantropo tu... quelli di prima... il tuo profumo centra con la roba dei mate, mia nonna me ne aveva parlato quando ero piccola, ma i miei genitori non volevano che io sapessi. Ora mi devo mettere con te nel senso avere un ragazzo, ma non ti conosco e i tuoi ex di qualsiasi genere siano sono ex non si dovrebbero intromettere. Troppe informazioni mi gira la testa."

Non la presa molto male, la nonna gli aveva accennato qualcosa bene, ma non sa nulla sulla trasformazione e il resto.

-.Hai ragione, ma ho frequentato pure un* elfo Gianpaolo, loro sono molto vendicativi. Lo conoscerai probabilmente fra qualche settimana alla festa d'ottobre il 31.-

Lupo avvisato mezzo slavato si diceva, perché non mi da del pervertito.

-Oppure sei un pervertito che vuole solo, provarci con me e spezzarmi il cuore, ma non penso perché sento i tuoi stati d'animo.-

-A proposito sono venuto qui, perché ho sentito che qualcosa non andava.-

-Sì è per via dei miei genitori...-




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