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Quando mi sono svegliata avevo un tremendo mal di testa. Mi sono guardata intorno e ho visto che ero in una camera da letto. Ero legata con le mani alla testiera del letto.


"Finalmente sei sveglia" disse Tom.


"Lasciami andare!" Gridai.


"No, ho bisogno di te per ottenere quello che voglio".


"E cos'è che vuoi così tanto?!" Chiesi.


"Pensi davvero che te lo dirò? Dio quanto sono stupide le ragazze". uscì dalla stanza e mi lasciò solo. Ho cercato di liberarmi dalle corde, ma erano troppo strette. 


"Smettila di provarci, non lo tirerai fuori comunque". Disse Tom. "Sono fatte con la magia e solo io posso slegarle, quindi puoi anche smettere e stare tranquilla".mise un piatto di cibo sul mio letto e tirò fuori la sua bacchetta mormorò un incantesimo e le corde scomparvero. "Mangia, vengo a prenderti tra quindici minuti. E se pensi solo a scappare...." Deglutii a fatica. Lui lasciò la stanza e io presi il piatto di cibo. Lo annusai. Aveva un odore strano, come qualcosa che avevo preparato durante la lezione di pozioni. Mi resi conto che non avevo mangiato nulla dall'ultimo pomeriggio e decisi di mangiarlo e basta.


"Alzati che andiamo" disse Tom mi alzai e le corde ricomparvero immediatamente intorno ai miei polsi. Tom mi prese con facilità e mi gettò sulle sue spalle. Ci accompagnò al cancello di Hogwarts. Ci avvicinammo a Hogwarts. Si fermò quando vide Dippet e mi mise giù e mi tenne subito davanti a sé come uno scudo umano.


"Tom, abbiamo il libro. Per favore, lascia andare la ragazza".



"Prima il libro poi la ragazza".

"Tom..." la sua bacchetta si spostò lentamente verso il mio collo e mi tenne i capelli con l'altra mano. Senza rendersene conto, una lacrima mi scese sulla guancia. Avevo tanta paura che non avrei mai più rivisto la mia famiglia o i miei amici.


"Tom, dai la ragazza e il libro è tuo". Dippet disse a bassa voce.


"Accio" disse Tom e il libro volò verso di lui. Sorrise e disse "Sembra che la terrò con me un po' più a lungo".


Ci riaccompagnò a casa sua e mi gettò a terra. Raccolse il libro e andò nella sua stanza da studio. Mi sedetti sul pavimento elaborando l'accaduto e piangendo in silenzio. Dopo un po' mi disse "Alzati. Smetti di piangere e vieni qui". Mi alzai lentamente ed entrai nello studio. Mormorò un altro incantesimo e la corda intorno alle mie mani scomparve di nuovo. 


"Andiamo altrove, questo posto è troppo facile da trovare".

"D-Dove andiamo?" Chiesi nervosamente.


"In un posto dove non possono trovarci." si alzò e prese il mio polso in modo aggressivo e ci portò in una casa abbandonata in diagonale.


"Tienimi la mano e fai finta che stiamo insieme" disse tra i denti. Entrammo in un pub e mi fece sedere su una sedia ad un tavolo vuoto.


"Resta qui e non muoverti, vado a prendere da bere" mi sussurrò all'orecchio. Io rimasi immobile e non osai guardarmi intorno. Improvvisamente sentii due grandi mani sulle mie spalle.


"Che bellezza abbiamo qui..." disse un uomo alto e anziano. Mi bloccai quando mi toccò. 


"Perché non vieni con me?" mi sussurrò l'uomo più anziano all'orecchio.

"Allontanati dalla ragazza, Gidion" disse Tom con rabbia.


"Aaaah Tom è la tua ragazza? Bella presa". Non osai muovermi o fare un suono.


"Sì e vuoi prenderci una stanza? Eccoti dei soldi" disse Tom. Non volevo rimanere qui un secondo di più ma non osavo dire nulla. Tom mise una burrobirra davanti a me e io la presi con le mani tremanti. La annusai attentamente e sentii lo stesso odore di quando avevo cenato. 


"Che pozione mi sta dando?" Pensai "E cosa mi sta facendo?"

Presi un attento sorso e guardai discretamente Tom. Era piuttosto bello ed affascinate. I suoi capelli ricci castani e i suoi occhi nocciola. "Maria basta!" dissi tra me e me l'uomo più anziano tornò indietro e diede a Tom una chiave. Si alzò, prese il mio polso e mi tirò al piano di sopra in una stanza in fondo al corridoio. 


Appena entrati mi buttò sul letto e disse: "Resta qui, devo sistemare le cose". mormorò un incantesimo e le mie mani furono di nuovo attaccate alla testiera del letto.

 "Resta qui e non cercare di scappare".

Ero così stanca di tutto quello che era successo che mi addormentai dopo pochi minuti nel silenzio. Mi svegliai per una mano che mi afferrava i fianchi. Aprii gli occhi e vidi lo stesso uomo anziano che aveva preparato la stanza per Tom.


"Lasciami stare, cazzo!" Gridai.


"Non devi gridare, sono qui." mi mise una mano sulla bocca e cominciò a baciarmi il collo.


"Crucio" sentii una voce dire dietro l'uomo. L'uomo cominciò ad urlare di dolore e cadde dal letto. Guardai l'uomo che aveva sparato l'incantesimo per vedere Tom.


"Ti avevo detto di stare lontano dalla ragazza" disse Tom tra i denti.


"Scusa, scusa!" gridò l'uomo anziano.


Non riuscivo a guardare l'uomo e guardai Tom. I suoi occhi urlavano rabbia. Lui fermò l'incantesimo proibito e l'uomo si alzò velocemente e corse via.


"Stai bene?" chiese Tom, che ora mi stava guardando. Non riuscivo a dire nulla, così annuii e basta. Si avvicinò a me e mi asciugò una lacrima dalla guancia che non sapevo nemmeno ci fosse.


"Continueremo il viaggio domani. Ora vai a dormire". Uscì dalla stanza lasciandomi solo e sotto shock. Dopo un po' i miei occhi erano pesanti e ho lasciato che il sonno mi avvolgesse.

Hostage (Tom  Riddle love story) TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora