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Maria Pov


Quando mi svegliai ero sola in casa. Ho sentito che non ero più legata e lentamente mi sono seduta. Quando ho visto che la porta era aperta non ci ho pensato molto e sono corsa nella foresta più veloce che potevo. Dopo un po' ho smesso di correre e mi sono guardata intorno. Ho riconosciuto la foresta proibita. Ho cercato di andare in una sezione riconoscibile e da lì tornare a Hogwarts.


"Ti avevo detto di non provare a correre". Mi voltai e vidi Tom in piedi.


"Tom, ti prego, lasciami andare!" con un gesto della sua bacchetta, radici di piante spuntarono dal terreno, afferrandomi le caviglie. "No! No Tom, ti prego!" Le radici della pianta raggiunsero i miei polsi e mi tirarono giù.

Tom si avvicinò a me, mi afferrò il mento e mi costrinse a guardarlo.

"Non andrai da nessuna parte, Maria, sei MIA, e non mi piace condividere ciò che mi appartiene".


Le radici della pianta scomparvero di nuovo nel terreno e Tom mi prese in braccio. Mi portò su un albero e mi legò.
"Ti prego Tom! Non dirò a nessuno dove sei! Voglio solo andare a casa! Ti prego".


Le lacrime cominciarono a scorrere sulle mie guance. Volevo solo andare a casa dai miei amici, dalla famiglia, dalle persone che amo.


"Non piangere, Maria, siediti qui e stai ferma che torno subito".


Senza dire altro se ne andò. Ho tirato le corde che non facevano altro che stringere.


crack


Mi sono guardata intorno.


crack


"C'è qualcuno lì?"


"Maria?" Ho riconosciuto immediatamente la sua voce.


"James! Sono qui!"


"Maria,  pensavo che fossi morta!?"


Corse verso di me e mi abbracciò. James era stato il mio migliore amico fin dal primo anno.


"Dobbiamo andarcene da qui. Tom può tornare da un momento all'altro!" cominciò a slegare le corde e mi prese la mano.


"Maria chi è questo?" davanti a noi c'era Tom. "Pensavo di averti detto di non cercare di scappare".


"Corri!" Gridai. Io e James cominciammo a correre per salvarci la vita. Tom ci inseguì, ma noi eravamo più veloci. 

"C'è già Hogwarts!" corremmo verso i cancelli di Hogwarts il più velocemente possibile.

Tom smise di seguirci e si allontanò. " Sei al sicuro!" Disse James mentre mi abbracciava. "Sì...."

2 mesi dopo

Sono passati due mesi, il Proffesor Dippet mi ha dato il permesso di dormire in qualsiasi stanza io voglia. Dormo quasi sempre con James, dove mi sento più sicura. Le mie lezioni stanno andando di nuovo bene, sono la migliore in quasi tutte le materie. Tutto andava bene finché un giorno ho trovato un diario.



Ho preso una penna (che ho preso dal mondo babbano) e ho scritto nel diario: "Il mio nome è Maria e penso che questo sia il mio diario ora."


"Ciao Maria, credo che questo sia il mio diario, mi chiamo Thomas". Ero scioccata ma poi risposi.


"Oh, scusa, vuoi che te lo restituisca?

"No, ora possiamo parlare tra di noi, mi piace un po' di compagnia".

Ho parlato con Thomas per circa mezz'ora.

Il proffesore Silente urlò per i corridoi. "Tutti gli studenti si rechino nella Sala Grande. ORA". Mi alzai e mi diressi verso la Sala Grande. Passai davanti a un muro che diceva "La camera dei segreti è aperta", era scritto col sangue. Improvvisamente mi sono sentita osservata, così sono corsa velocemente verso la sala grande.


Sul muro di fronte alla sala grande c'era scritto di nuovo qualcosa. "Lei è MIA". Rimasi scioccata quando una mano si posò sulla mia spalla. Alzai lo sguardo verso Silente.

"La prego, venga con me, signorina.".

Lo seguii nell'ufficio di Dippet. "Signorina Moonlight" iniziò Dippet. "Suppongo che tu abbia visto cosa c'è sulle pareti?".


Annuii lentamente. "Tom ti ha mai detto qualcosa del tipo: tu sei mia?" Annuii di nuovo. "Allora i nostri pensieri sono veri. Signorina Moonlight abbiamo paura che Tom ti stia cercando".

Hostage (Tom  Riddle love story) TRADUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora