Madrid, 20:32
"Vamos, uno, dos, tres y...acción!"
Zulema Zahir sedeva sulla sua sedia di pelle, quella che portava il suo nome inciso sopra. Si trattava della regista e sceneggiatrice più conosciuta dell'intero territorio spagnolo. Aveva creato veri e propri spettacoli finiti su piattaforme internazionali ed era stata l'unica capace di crearli e dirigerli autonomamente. L'ultimo taglio del suo film più recente stava avvenendo davanti ai suoi occhi, non come avrebbe preferito però.
Si sollevò dal suo posto sbuffando e si avvicinò all'attrice che aveva scelto per il ruolo di Patricia in "El amor de Tu Miedo". Conoscendo la Zahir, Saray, la segretaria che tentava di seguire la scena con le cuffie alle orecchie, aveva inteso ciò che passava per la testa della migliore amica. La mora avrebbe voluto licenziare la giovane in quell'istante, e l'avrebbe fatto se solo Saray non le avesse impedito proprio quello prima che si recassero sul set. Aveva visto che non fosse una buona giornata per la mora. L'aveva notato dal modo in cui stringesse le labbra e il poggiabraccio, rendendo le nocche visibilmente bianche, o da dove avesse parcheggiato sul set, letteralmente a 200 metri dal resto della crew.
"Elisa, escúchame"
Le disse con le mani sulle tempie.
"Sabes lo que pasa cuando alguien te deja?"
La ragazza annuì a sguardo basso. Non era sicuramente la prima volta che girassero una scena del genere, una scena pesante anche per Zulema stessa, che ambiziosa com'era aveva bisogno di renderla perfetta.
"Entonces?...vogliamo farla uscire una lacrimuccia?"
"Zulema-
"Saray, no te metas, por favor"
Le rispose facendole segno con la mano di rimanere al proprio posto. Non le importava se l'intero gruppo di gente la guardasse impaurito. Era abituata, lo faceva spesso e ormai da tempo le importava poco di ciò che pensassero gli altri di lei. Esattamente da quando il matrimonio con Hanbal era andato a puttane. Tutti avevano notato l'acidità e la scontrosità introdursi nell'animo della mora, e lei l'aveva lasciato fluire, perché credeva dovesse andare così e basta.
Zulema sospirò e si diresse nuovamente al suo posto.
"Proviamo di nuovo"
Incrociò le gambe, riportando gli occhi sulla coppia davanti a lei, la quale riprese la propria posizione con più determinazione. La ragazza e il ragazzo si guardarono. Lui le sistemò una ciocca dietro l'orecchio e sospirò sulle sue labbra, poi eccoli di nuovo, i flash colpirono Zulema per l'ennesima volta. Quando capitava non poteva tornare indietro.
Non sai un cazzo di questo lavoro. Non sai quanto sia importante per me, malapena sai chi sono io.
Si? Questo pensi? Dopo un matrimonio di 10 anni? Non esiste solo la realtà della videocamera, Zulema. Lo entiendes?
Non intervenire nel mio lavoro, non te lo ripeterò più. Lasciami fare quello a cui sono brava. È l'unica cosa che mi fa alzare la mattina.
È questo el puto problema! No lo vees? Siamo sposati e non mi hai mai detto ti amo Zulema. MAI. Inizio a farmi qualche domanda..inizio a chiedermi perché non sia io la tua motivazione
No vivimos en una película, Hanbal.
Oh, questo lo so. Sei TU che vivi nel TUO film. E sai cosa? È abbastanza per me. Ho smesso di desiderare un lieto fine con te tanto tempo fa.
La Zahir tornò in sé quando una lacrima le scivolò per la guancia.
"Bien. Está bien. Ritornate domani per le ultime riprese"
STAI LEGGENDO
Il Film Con Me E Te
RomanceZURENA AU- Da un lato Zulema Zahir, la più famosa regista e sceneggiatrice del territorio spagnolo. Dall'altro, un provino per un suo ennesimo capolavoro e una biondina troppo sicura di sé.. Luces, cámara, ACCIÓN!