Zulema faceva girare e rigirare il posacenere con il suo indice, osservando la cenere al suo interno rilasciare le ultime scie di fumo.
"Entonces? Com'era la sex scene?"
La voce di Saray provocò un flashback nella mente della regista. Le immagini del corpo snello di Macarena Ferreiro erano ancora concretamente impresse nella sua testa. Il modo in cui stringeva la pelle dell'uomo, o come le sue gambe racchiudevano il suo corpo, le sue labbra, i suoi capelli disordinati- Era chiaro che fosse attratta dalla ragazza, ma infondo chi non lo sarebbe stato?
La donna dagli occhi orientali si schiarì la voce guardando la migliore amica con la tazza di cappuccino sulle labbra.
"Está bien"
Concluse ritornando all'oggetto di ceramica sul tavolo del bar nel quale si incontravano ogni due giorni per riassumere ciò che andasse fatto o meno durante la giornata. Saray continuó ad ispezionare il comportamento di Zulema. Non stupiva, era sempre distratta da tutto ciò che le succedeva nel corpo, come se non fosse sempre capace di rimanere nel mondo fisico, o reale..come volevano chiamarlo. Per la mora c'era ormai poca differenza, anzi, chiudersi nel suo guscio non le dava felicità, ma le faceva incontrare una monotonia a cui era affezionata.
"Segura?"
Zulema sospirò.
"Sí. E a proposito della scena, voglio che la giri tu"
Saray poggiò la tazza sul tavolo leccandosi le labbra e pulendole dalla schiuma zuccherata.
"Io?"
"Sì, gitana. Non fingerti sorpresa, non sarebbe la prima volta"
Mentre Zulema poggiava la schiena sulla sedia lasciando il posacenere una volta per tutte, Saray sciolse le sue gambe accavallate.
"Hai altri appuntamenti sul calendario o que?"
La gitana non aveva intenzione di portarla al suo limite, ma era sicuramente curiosa della sua scelta, così continuò a spingerla.
"Può darsi"
La regista portò un'altra sigaretta tra le labbra e avvicinò il Clipper con l'intenzione di accenderla, prima di riuscirci, però, l'amica lo strappò via dalle sue mani.
"Ma che avete contro i miei cazzo di accendini?"
"Capisco..capisco che vuoi darmi la scena, ma voglio sapere il motivo"
La gitana non era tonta, aveva capito cosa si nascondesse in Zulema dal primo incontro che aveva avuto con la bionda. Esattamente da quando l'aveva lasciata sul palco con l'idea di non vederla più, per poi finire per assumerla via email dopo l'incontro in ufficio. Così, l'amica portò le braccia conserte sul petto e inclinò la testa aspettando spiegazioni dalla mora.
"Entonces?"
Zulema portò le dita sulle tempie. Probabilmente, se avesse saputo prima del comportamento irritante e recalcitrante dell'amica, non l'avrebbe neanche raggiunta a quel maledetto bar. Quello che ora appariva come una prigione dalla quale scappare.
"È la rubita, no?"
Gli occhi di Zulema non si sollevarono, ma le sue dita che fino a pochi secondi prima battevano sul tavolino, ora si erano fermate.
"È Macarena"
"Joder, Saray. Cosa c'entra ora Ferreiro?"
Certo, poteva provarci quanto volesse, ma gli occhi di Zulema non le mentivano mai.
"Non mentirmi, Zulema. Da quando la rubita è entrata nel club sembra che i tuoi ormoni siano dieci volti più incazzati"
Notò subito come le sue parole portarono le labbra dell'amica a stringersi, impegnandosi a non risponderle male.
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Il Film Con Me E Te
RomanceZURENA AU- Da un lato Zulema Zahir, la più famosa regista e sceneggiatrice del territorio spagnolo. Dall'altro, un provino per un suo ennesimo capolavoro e una biondina troppo sicura di sé.. Luces, cámara, ACCIÓN!