Hello Kitty

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Nasce a Tokyo nel 1974 per opera della designer Yuko Shimizu la gattina più famosa del mondo, capostipite dello stile Kawaii, ovvero la cultura pop made in Japan, tutta faccette e occhi da bimbi, Hello Kitty è l’icona dello stile Kidult. Uno stile lezioso, infantile, effimero, colorato e soprattutto rosa. A partire dagli anni ’80 questo termine indica una serie di personaggi fittizi di fumetto, animazione e non solo ma include tutta la subcultura che ne deriva fatta dai modi di parlare, di vestire. Tutto ciò che lo riguarda deve essere piccolo, semplice, indifeso, innocente, ingenuo e a colori chiari. I personaggi Kawaii hanno un espressione infantile, occhi grandi, teneri ed espressivi, senza musino. Il suo nome originario Kitty White deriva da uno dei gatti di “Attraverso lo specchio e quel che Alice trovò” di Lewis Carroll perché negli anni ’70 andava molto di moda in Inghilterra la cultura giapponese. Fu accorciato ad Hello Kitty perché richiamava appunto il Maneki Neko, il gatto di benvenuto “welcoming cat”. A guardarla ispira innocenza, gentilezza, è diventata un simbolo di generosità e dolcezza. Disegnata con un fiocco rosso sull’orecchio sinistro, alternato a volte da un fiorellino, due occhioni neri e senza bocca Hello Kitty è il più famoso personaggio dell’azienda giapponese Sanrio, un azienda nata in Giappone nel 1960 sotto Shintaro Tsuji specializzata nella creazione di diversi prodotti per ragazzini con personaggi in stile kawaii, che produce biglietti d’auguri, gadget, articoli da regalo.

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