5. Il secondo incontro

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Mi sveglio di colpo spaventato...scioccato...com'è possibile una cosa simile?

Per la prima volta dopo tre anni ho fatto un sogno diverso dalle altre notti, più dettagliato, più bello, persino più romantico...non può essere una coincidenza.

Stavolta non era una semplice distesa verde, era un campo pieno di fiori colorati; Charlotte indossava ancora quello stupendo vestito bianco con tanti piccoli fiori e mi teneva per mano mentre correva. Da quell'inquadratura riuscivo a vedere perfettamente la rosa bianca che aveva sulla testa.

Rideva sempre o aveva il suo solito sorriso allegro mentre mi trascinava per la vallata.

Il salice...si anche il salice era diverso, era fiorito, e non c'era solo lei, eravamo insieme, abbracciati l'uno all'altra, e lei che con la sua dolce voce leggeva per entrambi; sentivo la sua voce chiara, limpida, non era mai successo, e potevo vedere il suo viso. Ogni tanto mi guardava per capire se la stavo ascoltando e quando notava che non spostavo gli occhi da lei nemmeno per un istante, sorrideva, mentre io continuavo a giocare con qualcuna delle ciocche dei suoi capelli. Poi verso la fine, si gira a guardarmi e mi sussurra di baciarla, io mi avvicino a lei per farlo ma prima di poter sentire le sue labbra sulle mie...mi sveglio.

EH NO!

Guardo in alto perplesso <<ma allora ce l'hai con me, ammettilo>>.

Sospiro e mi preparo per una nuova giornata di scuola. Cerco di farmi trovare carino per il secondo incontro con la mia amata e scendo in cucina.

Noto lo sguardo perplesso di mia madre seguirmi per tutto il soggiorno <<...non sei in ritardo?...e da quando ti vesti così bene per andare a scuola?">> mi chiede con lo stesso sguardo.

<<..ehm...oggi è una giornata speciale e volevo fare bella figura tutto qui>> beh alla fine non ho mentito.

<<...d'accordo...ci vediamo a pranzo allora>> continua a fissarmi e dopo un po' sorride <<ti voglio bene>>.

<<Anch'io>> le do un veloce bacio sulla guancia e, con un sorriso molto probabilmente contagioso, mi dirigo a scuola saltellando...sono un po' effemminato lo ammetto, ma spesso piaccio anche per questo.

Entro in classe il più velocemente possibile e noto che è deserta, non c'è nemmeno il professore, sono davvero arrivato in anticipo?

<<Ciao M-Michael>>.

..Eccola, è lei.

Mi volto verso Charlotte che mi osservava da dietro di me con uno dei suoi soliti sorrisi.

<<Charlotte..>> credo che il mio cervello sia appena imploso.

Stavolta porta un maglioncino bianco e una gonna scozzese rosa, le calze color carne per evitare il freddo immagino, e delle ballerine bianche ai piedi che accompagnano il tutto, i capelli acconciati come al solito, con la stessa rosa di sempre e il trucco molto semplice.

Mi piace molto il suo lucidalabbra rosa.

...Ma che.....Michael smettila di guardare le sue labbra!

Continuo ad osservarla per un altro paio di secondi, sembra così piccola e innocente.

Dopo poco le sorrido anch'io nello stesso modo. 

Una persona normale da fuori vedrebbe due semplici ragazzi che si sorridono, non potrebbe mai capire cosa c'è dietro quei sorrisi: un miscuglio di emozioni positive e negative che fa a pugni con l'amore, l'amicizia, l'attrazione, mentre la dignità le guarda azzuffarsi con una mano in fronte, ormai esasperata.

O almeno questo è ciò che c'è dal mio lato, ed è piuttosto straziante non avere idea di cosa ci sia dal suo.

<<Anche tu arrivi sempre in anticipo per stare un po' da solo?>> si siede allo stesso banco del giorno prima, affianco al mio. Il mio cuore si riempie di gioia.

<<...Michael?>> mi risveglia dai miei film mentali guardandomi come se cercasse di capire se sono ancora vivo o no.

<<..eh?...ah si si, certo, io arrivo sempre in anticipo>> non credo di essere mai arrivato in tempo una volta in tutta la mia vita scolastica.

Charlotte mi sorride e prende il suo libro aprendolo alla pagina segnata continuando a leggerlo.

<<..che leggi?>> ho intenzione di mandare avanti la conversazione finché siamo soli.

Alza lo sguardo su di me. È così bella.

<<Romeo e Giulietta, lo hai letto?>> mi sorride.

<<Qualche parola, una volta o due..>> non ho letto altro negli ultimi tre anni che quel dannato libro, ormai so il testo a memoria.

<<È il mio libro preferito, trovo che la storia sia stupefacente, piena di intrighi e passioni>> mi sorride in modo entusiasta, eccitata dalle proprie parole e torna a leggere.

Ha uno sguardo così tenero e dolce, come si può non amarla?

<<...ti andrebbe di leggermene una parte?>> voglio sentirla leggere di nuovo, anche solo un paio di parole per sentire la sua tenera voce.

Alza di nuovo lo sguardo su di me sorpresa e un po' perplessa. Sorride. <<Ma certo!>>

E pochi millesimi di secondi prima che potesse pronunciare anche solo una parola, suona la campanella e in un attimo la classe viene riempita da un paio di dozzine di adolescenti arroganti e in preda agli ormoni e poco dopo, dal professore.

<<..ehm...non importa, magari un'altra volta, quando avremo più tempo te lo leggerò>> Charlotte mi sorride dolcemente mettendo a posto il proprio libro.

Mi siedo al mio banco deluso dalla puntualità del destino, ma non mi importa, nonostante sia già stato rifiutato mi azzardo a chiederlo di nuovo <<...e se ci vedessimo dopo scuola e andassimo da qualche parte? Potresti leggermelo lì>>.

Sposta lo sguardo su di me con aria interrogativa <<Come mai tutta questa voglia di uscire con me? Sei un maniaco per caso?>> ride guardandomi.

Sorrido alla sua risata <<Ovviamente, adoro adescare le mie coetanee per poi rapirle e portarle in qualche paese nascosto come il Wakanda>> rido anch'io.

Ride guardandomi <<Nerd>>.

Sorrido fiero.

Tutto merito di Peggy, è davvero un'ottima insegnante, ansi no mi correggo, è davvero un'insegnante insistente. Rido al pensiero di tutte le volte che non smetteva più di parlare di supereroi e creature mitologiche degne dei più celebri film Fantasy. Se fosse qui in questo momento farebbe finta di asciugarsi una lacrima di commozione e mi direbbe cose del tipo "sono fiera di te".

<<Comunque...mhm, facciamo così>> mi risveglia dai miei pensieri sorridendomi << Dato che non posso sapere in un giorno se sei un maniaco oppure no, ti darò questa settimana per dimostrarmi che non lo sei, e se mi convincerai, sabato pomeriggio usciremo insieme, che ne dici, accetti la sfida?>> mi sorride in modo beffardo.

Non dico mai no ad una sfida <<Ci sto!>> le sorrido nello stesso modo.

Charlotte ride e sposta lo sguardo sul professore ascoltando attentamente ciò che dice.

Cerco di seguire la lezione anch'io ma non so quanto posso riuscirci.

In questo momento per me non c'è altro che la mia ragazza con la rosa bianca nei capelli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 23, 2022 ⏰

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La ragazza con la rosa bianca nei capelli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora