CAPITOLO 4: La prima partita

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Era mattina e cosa più importante era il giorno della 1⁰ partita.
Scendemmo a fare colazione e mi sentivo molto meglio, ero sicura che mi fosse passata la febbre.
Durante la colazione devo dire che erano tutti un po' più seri ma sempre con quel senso di leggerezza e felicità. Erano concentrati sulla partita e stavano parlando della Turchia (la squadra che avremmo dovuto affrontare). Papà gli dava consigli e gli spiegava com'erano i giocatori avversari.

Partimmo per Roma (luogo della partita) verso le 13.
Eravamo tutti in autobus e i ragazzi erano abbastanza felici e spensierati tranne Matteo (Pessina). Lo vedevo un po triste e sovrappensiero. La sua tristezza non durò molto perché iniziarono i "cori". I ragazzi si misero a cantare, intonatissi ovviamente. Matteo si fece prendere dal momento ma per essere sicura che stesse bene andai da lui. Cantammo insieme per un po e poco dopo arrivammo allo stadio.
Avevo invitato anche delle mie amiche a vedere le partite, che avevo già fatto conoscere ai ragazzi. Mentre si allenavano mi feci la doccia e poi mi trovai con le mie amiche e ci preparammo. Papà mi aveva regalato diverse magliette della nazionale ma decisi di mettermi quella di Matteo Pessina perche me lo aveva chiesto, così lo feci contento.

Alla partita ero seduta sugli spalti vicino a papà e c'erano tutte le mie amiche. La partita iniziò con un autogol dei turchi e si concluse con un 3 a 0 per noi. Eravamo tutti felicissimi e per festeggiare invitai tutte le mie amiche in hotel per una festa in piscina con i ragazzi. Erano stati bravissimi e avevano fatto un bel gioco di squadra. Avevano una bellissima intesa.
A fine partita io e Andrea, una mia amica, andammo in spogliatoio a fare i complimenti ai ragazzi. Io andai da Fede e Matteo. Andrea, invece, rimase incastrata tra Ciro e Lorenzo.

Parlai un po con fede che mi disse che aveva sentito il mio tifo più di quello di papà.
"Si sente eccome che sei una Mancini"
"HAHAHA fede"
"è un complimento eh" disse fede
"lo so lo so grazie ahaha. Apparte gli scherzi, siete stati proprio bravi"

Poi andai da Matteo che ormai sembrava più che spensierato e gli chiesi cosa aveva prima.
"Io e Arianna (la sua ragazza) ci siamo lasciati. Ma tranquilla, sto bene è acqua passata."
"Cavolo Matte mi dispiace. Ma come mai? cosa è successo se si può sapere."
"ho semplicemente capito che non tutte le persone sono come sembrano... Sono stato io lasciarla e so di aver fatto la scelta giusta, solo che ora sento un vuoto."
"Tranquillo Matte, se vuoi, io ci sono"
Si appoggiò alla mia spalla e pianse silenziosamente.

Quando gli altri se ne andarono io e Matteo restammo in spogliatoio un'altro po' e lui si sfogò con me e mi raccontò bene cos'era successo. Dopo un po' entrò fede a cercarmi ma quando vide che ero con Matteo fece una smorfia e si risparmiò a dirci che era pronto e che loro stavano mangiando.

Dopo la cena ci preparammo per la festa in piscina. Io e il mio gruppetto di amiche ci mettemmo in costume e lo stesso fecero i ragazzi. Credo che nonostante l'abbondante vittoria, questo fu il momento più bello della giornata. Mannaccia che manzi-
...
S.S.

Storia d'amore tra gli spaltiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora