Non si presentò a così tanti appuntamenti che pensai di avergli fatto qualcosa di male. Forse lo avevo offeso.... altrimenti perché si sarebbe comportato così??
Poi dicono che noi donne siamo complicate, io invece penso che gli uomini sono incomprensibili...chi li capisce??
Iniziai a sentire la sua mancanza, ogni giorno di più e la cosa peggiore era che non potevo fare niente, ma solo aspettare. Non sapevo chi fosse, dove si trovasse e cosa stesse facendo, non c'era alcun modo di entrare in contatto con lui.
Continuai lo stesso a presentarmi ad ogni appuntamento con la speranza di rivederlo, tuttavia ogni volta tornavo portandomi dietro l'ennesima delusione.
Ginny, informata della cosa, cercava di consolarmi in ogni modo, come poteva, ma neanche lei sapeva dare una spiegazione logica a quello che stava accadendo...
Mi rassegnai, prima o poi sarebbe dovuto tornare, non si poteva nascondere per sempre da me. Quando sarebbe stato pronto lo avrei finalmente rivisto e avrei preteso delle scuse...Sapevo già come sarebbe andata a finire: il suo orgoglio era grande, ma non era sufficiente a impedirgli di ammettere le sue colpe. Sarebbe tornato tutto come prima.
Questo speravo, ogni notte.
Cercai di distrarmi uscendo molto più spesso con Harry, Ron e Ginny, evitai il più possibile di restare sola e riuscii a divertirmi.
Sembrava tornato tutto come era prima di conoscere William, come se non fosse mai mutato nulla.
Ma il vuoto dentro di me rimaneva, sempre, e nessuno riusciva a colmarlo.
Solo lui avrebbe potuto riuscirci.
Tuttavia ci fu una specie di cambiamento, o meglio me ne accorsi a pieno solo allora.
In quel periodo, più che mai, Malfoy si comportava in modo strano: lo sorpresi spesso a fissarmi durante le lezioni, mi sorrideva quando i nostri sguardi si incrociavano e mi faceva l'occhiolino.
Se invece capitava di incontraci per i corridoi era più odioso che mai, ma ogni volta gli tenevo testa. Questo lo faceva impazzire, detestava essere contraddetto.
Mano a mano mi accorgevo che bramavo sempre di più le sue attenzioni: ogni suo piccolo gesto mi esaltava, che fosse un semplice sguardo o uno dei suoi soliti sorrisi che mi mandavano fuori di testa.
Non ci stavo capendo più niente, mi ero innamorata di nuovo.
E, cosa peggiore, William mi piaceva ancora: amavo due persone contemporaneamente.
Il fatto più triste e divertente al tempo stesso, era che nessuno dei due sembrava ricambiare i miei sentimenti.
Ero proprio fortunata in amore.
O almeno così pensavo.
Nacque una certa complicità, tra me e Draco, una battuta, una risata condivisa, ma niente di eclatante.
Continuavamo ad essere nemici, anche se pian piano le distanze tra noi si accorciavano sempre di più.
Un episodio mi è rimasto particolarmente impresso.
Era una giornata abbastanza soleggiata e uscii con Ginny a prendere una boccata d'aria.
Ad un tratto vidi Draco camminare da solo, così presi al volo l'occasione: salutai la mia amica, inventai una scusa e lo raggiunsi di nascosto.
Lui non mi vide arrivare, perciò una volta vicina gli dissi "Ma guarda che strana coincidenza...c'è anche il principe delle Serpi che cammina tutto solo...come è mai possibile una cosa del genere?", sorrise "anche le Serpi, a volte, hanno bisogno di stare da sole, sfigata" ribatté lui, "allora tolgo il disturbo, non oserei mai irritarla" affermai.
Scoppiai a ridere e con mia grande sorpresa lui mi seguì.
"Non mi disturbi se è quello che vuoi sapere" sentenziò dopo un po', "mi sorprende, piuttosto, che tu non sia seduta alla tua scrivania, a studiare, come sempre. Pensavo ti facessi i compiti per tutta la settimana" fece un ghigno, "ma quanto sei simpatico" scossi la testa, "sai, studiare non è l'unica cosa che sono capace di fare" risposi un po' acida, "ah sì? Davvero? E cosa sai fare per esempio??" chiese in tono di sfida, "per esempio..." ci pensai un attimo, "so disegnare".
Mi guardò sorpreso, pensava davvero che l'unica cosa che sapessi fare fosse studiare. "Sono colpito, lo ammetto" cominciò, "ma non troppo sorpreso, è comunque di Hermione Granger che stiamo parlando". Per la prima volta gli sentii pronunciare il mio nome senza ombra di disprezzo.
Ne fui felice.
Mi ritrovai a passare il pomeriggio con lui anziché con la rossa.
Chissà se ci aveva visti, speravo vivamente di no, solo in quel caso sarebbe riuscita a perdonarmi per averla lasciata così, all'improvviso.
Quel giorno vidi un Draco diverso, meno freddo, leggermente dolce e incredibilmente sincero.
Lo avevo sempre ritratto come duro e impenetrabile, eppure mi sembrò che quella volta si aprì molto con me.
Non posso dire che diventammo amici, ma adesso non eravamo più così estranei.
In quell'istante, anche se non lo avrei mai creduto possibile, ci rispecchiammo l'uno nell'altra.
Parlammo del più e del meno, io mi lamentai della severità di Piton, lui della Mc Gonagall. Mi spiegò che, da quando nel secondo anno lo aveva messo in punizione con noi, non la poteva sopportare.
"Ti posso giurare che è solo per quello e non per altro" affermò ridendo, "ti credo" risposi ridacchiando.
Ci guardammo negli occhi per interminabili minuti, saremmo potuti rimanere così per ore, forse anche per giorni.
Solo dopo molto riuscii a tornare alla realtà e a distogliere lo sguardo.
Guardai di lato e arossii, non volevo assolutamente che mi vedesse.
Con la coda dell'occhio mi accorsi che era abbastanza frustrato nel rendersi conto di quello che era appena successo.
"Ti va di prendere qualcosa?" mi chiese dolcemente, "certo...".
Entrammo, il pub era parecchio affollato quel pomeriggio.
Madama Rosmerta girava come una trottola tra un tavolo e l'altro e finalmente arrivò da noi.
"Scusate ragazzi, oggi c'è il pienone...cosa posso portarvi?"
"Per me una burrobirra, grazie" disse lui, "per me uno sciroppo di ciliegia per favore" quel giorno decisi di cambiare. "E da mangiare volete qualcosa?" "no grazie io sono apposto così, tu Hermione vuoi qualcosa?" chiese il biondo, "no, no grazie anche per me va bene così.." conclusi.
La cameriera sorrise e sparì nella moltitudine di maghi e streghe.
"Pensavo prendessi una burrobirra" cominciò lui, "di solito sì, però oggi mi andava di cambiare, è bello provare cose diverse, ogni tanto, no?" spiegai io, lui annuì.
Mi raccontò qualche aneddoto sulla sua infanzia e devo dire che mi divertirono molto.
Il tempo passò così in fretta che nessuno dei due si accorse di che ore si erano fatte.
"PerGodricètardissimo!! Dobbiamo muoverci o faremo tardi per la cena!" esclamai tutto d'un fiato, Draco si limitò a guardare il mio orologio, "Hai ragione, sarà meglio sbrigarsi" sentenziò. Da vero cavaliere insistette per pagare lui e alla fine dovetti cedere, dopotutto stavamo parlando di Draco Malfoy, non ci tenevo di certo a farlo irritare.
"Beh, che ti devo dire... grazie" dichiarai alla fine, un po' imbarazzata, "di niente" affermò.
Appena aprimmo la porta scoprimmo che aveva cominciato a piovere "Grandioso" sbuffai io, lui invece con molta calma prese la bacchetta e fece apparire un ombrello.
"Va meglio adesso?" domandò, "sì, decisamente" sentenziai. Sapevo che ne aveva fatto apparire solo uno di proposito, ne ero certa, così eravamo costretti a camminare molto vicini. Anzi, oserei dire che così io ero costretta a camminargli vicino, per di più anche sottobraccio, per evitare di cadere. Il terreno era molto scivoloso.
Eravamo quasi arrivati al castello e al quel punto dichiarai "È meglio che vada, non vorrai mica essere visto con una come me..." dissi, rise "mi prendi in giro Granger?".
Granger mi aveva chiamata...come William...
Sorrisi "beh... forse..."; "ci si vede allora" concluse, "Sì, a presto" confermai.
Tornai nella mia stanza trovandomi davanti una Ginny a dir poco arrabbiata "Si può sapere dove sei stata stavolta??" protestò, "te l'ho detto mi sono ricordata che dovevo fare una cosa..." mentii, "Sì sì, ma tutto il pomeriggio?? E poi non ti trovavo da nessuna parte!!" sbuffò, "Scusami..." mi limitai a dire. Feci la faccia di un cagnolino bastonato e subito la rabbia svanì dal suo volto, funzionava sempre. "Ok, va bene, ti perdono, ma solo perché sei la mia migliore amica" affermò; la guardai come per dire "sei incredibile" e ci dirigemmo verso la sala grande.
Arrivammo giusto in tempo e appena ci sedemmo iniziarono ad apparire le portate. Mangiammo a sazietà e poi tornammo ognuno nei rispettivi dormitori.
Quella volta rimasi a parlare con la rossa fino a notte fonda, ci rassegnammo a darci la buonanotte solo quando i nostri occhi si fecero pesanti.
Ebbi un sonno tranquillo, dopo tanto, e quando mi risvegliai mi sentivo benissimo.
Sarebbe stata una lunga giornata e avevo intenzione di iniziarla al meglio.
Ero di buon umore e ben presto tutti se ne accorsero a colazione.
"Come mai tutta questa felicità?" domandò Harry, "Finalmente dopo tanto ho dormito bene" risposi raggiante io, "Sì, certo e ti aspetti che ti crediamo" dichiarò Ron, "Non vorrei difenderla ma...quello che dice è vero" sentenziò Ginny. Ed ecco la mia migliore amica venirmi in soccorso, la adoravo, non so veramente cosa avrei fatto senza di lei.
Il rosso si abbuffò come sempre a colazione e io iniziavo a pensare che prima o poi avrebbe avuto un'indigestione.
"Finirai per sentirti male Ron" dissi, dando voce ai miei pensieri, "Ma che dici? Smettila per favore va' " rispose seccato lui, "Beh in realtà...ha ragione lei..." ammise il moro. Ron lo guardò come se gli avesse appena detto che era morto qualcuno.
Si rivolse alla sorella, "Ha ragione lei, è inutile che mi guardi così" confermò.
Lui si sentì deluso per essere rimasto, come al solito, in minoranza, ma non gli diede troppo peso e continuò a mangiare come se non avessimo mai toccato quell'argomento.
Lo guardai divertita, così come anche gli altri. Sembravamo dirgli tutti "Quando lo capirà sarà troppo tardi".
Iniziammo le lezioni e, dopo quelli che sembrarono secoli, arrivò il pranzo.
Chiacchierammo di nuovo tutti e quattro insieme e intravidi il biondo che mi stava guardando.
Ci fissammo per un po' e poi tornammo a mangiare.
Durante le lezioni pomeridiane frequentai un corso con i Serpeverde e lui ne approfittò per mandarmi un biglietto. Appena ne ebbi la possibilità lo afferrai e lo lessi in fretta:" Non dire niente a nessuno di ieri pomeriggio... intesi?".
Lo guardai e annuii, era troppo rischioso rimandarglielo con una risposta.
Non avevo alcuna intenzione di farmi scoprire e di farmi mettere in punizione.
Ero troppo impegnata per permettermelo e poi avevo una certa reputazione da "studentessa modello" da dover difendere.
Il pomeriggio mi dedicai ai compiti e, se vi interessa saperlo no, Draco non aveva ragione, non faccio i compiti per tutta la settimana. Solo quelli per i due o tre giorni successivi.
Preferivo fare notte fonda una volta sola e potermi godere i pomeriggi uscendo con gli amici piuttosto che finirli subito e presto. Poi mi piaceva farli, erano per me un vero divertimento.
Così quella notte si fecero le quattro e stavo ancora studiando.
Ginny non condivideva il mio ragionamento, mi diceva sempre "Capisco che te li vuoi anticipare, ma arrivata ad una certa ora smetti e vai a dormire, no?", no, sarebbe stato troppo semplice e scontato, non era da me.
Alla fine riuscii a finirli ma mi addormentai sui libri.
Fosse stato per la rossa mi avrebbe lasciato dormire così, per questo avevo impostato la sveglia.
Quando suonò ebbi un sussulto, avevo dormito profondamente.
Mi preparai e cominciai un altro giorno.
Passò pressoché invariato a tutti gli altri, era infatti una mia giornata "tipo", priva di avvenimenti che potessero suscitare in me un particolare interesse.
Di William nemmeno l'ombra, però almeno adesso avevo Draco...
Ma mi sbagliavo...
Per alcune settimane continuammo a frequentarci e stabilimmo un legame molto forte.
Ci capitò di uscire più volte e un giorno che faceva particolarmente fresco mi diede la sua giacca.
Mi aveva vista tremare per il freddo, così se l'era tolta e me l'aveva poggiata sulle spalle, "Ora va meglio??" chiese, io annuii, "grazie".
Camminammo per un bel po' e poi come al solito arrivati al castello ci separammo.
Prima però mi ero tolta la giacca per ridargliela, ma lui aveva insistito perché la tenessi "Non ti preoccupare" aveva detto, "te la puoi tenere, me la restituirai domani, almeno abbiamo una scusa per incontrarci".
Non potei fare a meno di arrossire e non riuscii a coprirmi in nessun modo, lui sorrise divertito.
Ci salutammo e tornammo dentro.
Non so come, ma feci in modo di non fare notare la giacca a Ginny e la nascosi nell'armadio.
Fui in ansia tutta la notte, avevo paura che in qualunque momento avrebbe potuto aprire l'armadio, scoprendomi.
Per fortuna però non accadde.
La mattina dopo passò in fretta e nel pomeriggio cercai Draco per ridargli la giacca. Ma non avevamo corsi in comune e non riuscii a incrociarlo.
Ci riprovai moltissime altre volte il giorno dopo e quello dopo ancora.
Portai nascosta nella borsa quella giacca una settimana, due, tre...
Insomma, la storia si ripeteva, identica a quella di William.
Certo Draco non sparì del tutto, non poteva mica volatilizzarsi, ma inziò a evitare di guardarmi e parlarmi.
Non riuscii nemmeno più a incontrarlo per i corridoi, né da solo, né con la sua banda.
Più andavo avanti e più la questione si faceva sempre più strana, non riuscivo a capire che cosa fosse successo a entrambi.
Che avevo fatto di sbagliato? William poteva anche avere la "scusa" che gli avevo "rubato" l'anello, ma il biondo la giacca me l'aveva lasciata volontariamente...
Che questione assurda e complicata, ne sarei uscita pazza prima o poi.
E pensare che Harry e Ron non sapevano nulla, Ginny solo la metà...
Chissà cosa avrebbero detto una volta scoperto tutto...
Soprattutto avevo paura di quello che avrebbero pensato di Malfoy, era nostro nemico ormai da anni...
Ma non era il momento di pensarci.
E così, dopo William, a ruota, anche il biondo, per come poteva, sparì senza motivo, nel nulla.~Note d'autrice~
Ecco l'ultimo capitolo della scorsa settimana, pubblicherò i prossimi il prima possibile.
Ci tenevo a precisare che avevo bisogno, per il percorso della storia, di "trovare" un hobby ad Hermione, un talento o semplicemente un'abilità che le si adicesse. Dal momento che non ho trovato nulla su internet, ho scelto io di attribuirle la capacità di saper disegnare.
Spero che la mia idea vi sia piaciuta.~With love Malfoyswife 💕
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L'anno in cui è cambiato tutto
FanfictionUn nuovo anno si prospetta all'orizzonte, nuovi intrighi e nuovi amori si fanno strada. Un segreto dovrà essere tenuto, ma chissà per quanto tempo ancora...