I fuochi fatui tremolavano silenziosi fra gli alberi, immobili, come se anche loro fossero curiosi di vedere cosa sarebbe successo ai tre guardiani.
«Kenvster, mettilo giù.» ordinò Prometheus.
La chimera digrignò i denti aguzzi e gettò indietro il figlio di Loki. «Io non mi chiamo Kenvster, come ve lo devo dire?! E poi che cosa cazzo sta succedendo?!» Si prese la testa tra le mani. «È un sogno. Per forza. Deve essere un sogno...»
«Ti sbagli, questo non è affatto un sogno. Tutto ciò che vedi è reale, anche questa dimensione. Hai perso la memoria a causa di un sortilegio...»
«Zitto!» gridò la chimera «Questo è un sogno! Questo è un sogno! Adesso mi sveglierò e sarà tutto come prima...»
Ma non si svegliò. Quella realtà così inverosimile rimase del tutto identica a se stessa e i due individui che erano lì con lui non sembravano avere nessuna intenzione di scomparire.
Cadde in ginocchio. No, era impossibile. Impossibile! Tutto quello che gli stava capitando non era reale! Non poteva esserlo! Eppure non sembrava affatto finzione...
«Ohi Prometheus, è una mia impressione o manca Bit?» notò Trickster.
Il carcarodon annuì. «Ci avevo fatto caso anch'io. Probabilmente l'incantesimo che ci ha portati qui non ha effetto sugli oggetti inanimati, del resto questo spiegherebbe anche la mancanza dell'edificio scolastico.»
«Mi sa che hai ragione... Adesso però cosa facciamo? Non possiamo restare qui a guardarci in faccia...»
«Lo so perfettamente, prima però dobbiamo capire dove siamo.»
«Magari siamo in una dimensione parallela o qualcosa di simile.» suggerì il semidio «Di certo questi fuochi fatui e questi alberi bianchi non fanno parte del giardino di un riccone eccentrico.»
«Quando parli di ricconi eccentrici non dare mai nulla per scontato, quelli sono capaci di tutto.» ribatté Prometheus «In ogni caso sono d'accordo con la tua idea della dimensione parallela, peccato che non sappiamo quasi nulla di questa dimensione. Se è stata fatta da qualcuno, con ogni probabilità avrà uno scopo ben preciso, ma quale potrebbe essere...?»
«Ehi, voi due! Smettetela di fare come se non ci fossi!» imprecò Kenvster «Siete stati voi a trascinarmi in questa situazione, quindi...» Non riuscì a trovare le parole e la sua frase terminò con un ruggito di rabbia.
«Beh, se non fosse per il ciondolo che ti ho messo al collo, adesso saresti a bruciare insieme ai tuoi finti compagni di classe.» gli fece notare Trickster.
La chimera gli rivolse uno sguardo truce. «Dobbiamo salvarli!» esclamò in direzione di Prometheus «Quelli sono miei amici!»
«Non metto in dubbio che sia il caso di riportarli come prima.» convenne il carcarodon «Ma prima prova a pensarci: da quanto li conosci?»
«Da... da sempre!»
«Sicuro? Prova a pensarci meglio...»
La chimera fece un verso di stizza, ma seguì la sua richiesta. Quando li aveva incontrati per la prima volta? Era sicuro che la risposta sarebbe arrivata subito, invece più si sforzava di ricordare, e più capiva di avere un vuoto totale, come se prima dell'ultimo mese non fosse esistito nulla. Ma non era proprio così. C'era qualcosa... ma non era quello che si aspettava di trovare. Scosse il capo, come a scacciare via quelle memorie assurde.
«Ehi, i fuochi si muovono!» esclamò Trickster.
Gli altri due guardiani sollevarono lo sguardo e anche loro poterono constatare che ogni globo ardente aveva cominciato a spostarsi, tutti nella medesima direzione e in maniera molto lenta.
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DLg - 2 - L'isola bianca [da revisionare]
Science FictionATTENZIONE! REVISIONE IN CORSO Da inglobare in DLg - 1 - Gli ultimi guardiani. È giunto il momento di raggiungere un altro guardiano senza memoria, ma il fatto di averlo trovato sarà solo l'inizio dei problemi. Che posto è l'isola bi...