Chapter four

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Riconoscerei i suoi occhi ovunque, quel sorriso, quei capelli, quel viso.
Chris Evans è la mia celebrity crush dall'età di quattro anni, ho scoperto con lui probabilmente il mio essere etero, vedevo i fantastici quattro in tv e pensavo "Ma quello non è come i bimbi della scuola" lui era l'uomo lanterna e probabilmente ne aveva già ventiquattro. Poi c'è stato Captain America e li i miei pensieri su di lui non erano più innocenti.
Abbiamo vent'anni di differenza, è del segno dei gemelli, ha un cane di nome Dodger e ha origini italiane.
"C-cosa?"
"Siamo ad una festa" fa un passo avanti verso il bancone sedendosi sullo sgabello vicino al mio
"Un whisky sour, grazie" aggiunge rivolgendosi al cameriere.
Sono nel panico più totale, sto sudando e probabilmente scapperà per la puzza.
Nel frattempo il barman appoggia il mio bicchiere d'acqua sul bancone davanti ai miei occhi.
"Non bevi?" mi chiede Chris rivolgendo di nuovo lo sguardo verso di me.
"No non bevo, voglio dire a volte, raramente ad esempio prima di venire qui ho bevuto un sorso di vino, ma non mi piace l'alcool, dipende dalle occasioni" inizio a farneticare senza guardarlo.
"Questa non credi che sia un occasione?"
"Non mi va devo guidare"
"Fammi indovinare tu sei casa e chiesa, quelle vergini fino al matrimonio" fa un sorriso e beve un sorso del suo drink.
Faccio un bel respiro profondo
"No mi dispiace non hai indovinato" mi giro verso di lui, finalmente trovo il coraggio.
Indossa una camicia nera ed un orologio sul polso sinistro, è ancora meglio dal vivo, le foto non lo rendono abbastanza giustizia.
"Sei un'infermiera?"
"No"
"Peccato mi piacciono le infermiere"
"Tu chi sei?" gli chiedo guardandolo dalla testa ai piedi.
"Tu non sai chi sono io ?" mi guarda stupito.
"No" rispondo ovviamente con una grande bugia, non voglio essere una delle tante che si butta ai suoi piedi e che lui può approfittarne perché sono innamorata di lui.
"Questa cosa mi è nuova" abbassa lo sguardo sorridendo.
"Mi chiamo Sophia, Sophia Armstrong"
"Chris Evans"
Mi guarda negli occhi e intorno a me si ferma tutto per un istante, sono dei semplici occhi azzurri, ma non so spiegare questa sensazione.
"Bene Sophia ancora devi dirmi cosa ci fai qui a New York ad una festa esclusiva nell'aria vip"
"Ti crea qualche problema la mia presenza?"
"Non ho detto questo"
"Non vorrei invadere la sua aria vip" pronuncio le ultime parole in modo sarcastico e lui mi lancia uno sguardo un po' malizioso, alza gli occhi al cielo e accenna un sorriso.
"Domani lavoro con Sebastian, siamo sul set di un film insieme ed è stato gentile ad invitarmi non come te" aggiungo.
"Io sono molto gentile e anche romantico"
"Un pò coglione quando parli con le ragazze" rido.
"Quindi sei un attrice"
"Si, suona ancora strano per me dirlo"
"Ti ci abituerai" finisce di bere di botto il suo drink.
"Non credo" mi sposto i capelli dietro l'orecchio, mi sento molto in imbarazzo e giuro che se non fosse per le luci assenti probabilmente si accorgerebbe del mio rossore costante sulle guance.
Senza dire nulla avvicina la sua mano alla mia, finendo il movimento che avevo iniziato.
"Tu non sei di qui" afferma
"Cosa vuoi dire?" il mio cuore ha perso un battito
"Sai ho conosciute molte donne, mi accorgo della diversità a metri di distanza. Spostarsi i capelli dietro all'orecchio è quasi sempre un gesto d'imbarazzo. Non mi guardi mentre parlo, eviti il mio sguardo, il tuo vestito non è costoso nonostante tu sia in attrice e la scelta non è a caso. Non mostri il seno come il novanta percento delle donne presenti qui dentro e il tuo accento non è americano".
Lo guardo negli occhi persa, non so cosa dirgli ne come comportarmi, vorrei sembrare una donna ai suoi occhi, magari affascinante, attraente.
Ma la verità è che io non so nemmeno filtrare.
"Credi di sapere proprio tutto eh?"
"Conosco le donne"
"Non mi conosci"
"Una cosa la so" il suo sguardo si sposta verso le mie labbra.
"Cosa?" domando con voce tremante mentre la sua faccia si avvicina sempre di più alla mia.
"Io ti piaccio e anche tanto" pronuncia questa frase con le sue labbra ad un centimetro dalle mie.
"Chris!" sento un urlo di una voce femminile dietro di lui, abbastanza stridulo.
Lui si gira spostandosi dalla mia faccia e io ritorno a respirare, nel frattempo bevo nervosamente le ultime gocce d'acqua rimaste nel mio bicchiere.
"Ada" risponde lui dandole poca importanza.
La ragazza ha i capelli rossi e un top di pelle, che lascia poco all'immaginazione.
"Che piacere rincontrarti, dopo la scorsa notte non mi hai più chiamata" inizia a toccargli con un dito il colletto della camicia.
"Ho avuto tanto da fare con il lavoro" risponde.
Vorrei sprofondare in questo momento.
"Lei chi è?" mi punta il dito in modo quasi minaccioso, solo questa ci mancava.
"Un'amica" risponde lui abbassandogli il braccio.
"È un'altra che ti scopi?" alza notevolmente il tono della voce.
Lui nel frattempo gli fa gesto con le mani, cercando di fargli abbassare la voce, tentativo inutile.
"Ok io devo andare, è stato un piacere conoscerti Chris Evans" apro la pochette, prendo delle banconote, le lascio sul bancone e mi alzo velocemente dallo sgabello.
"Sophia" sento lui che mi chiama da dietro, ma io ormai già sono in mezzo al mare di gente.
Sento ancora la voce stridula della ragazza che inveisce contro di lui. Provo pietà per le sue orecchie ma non per il suo apparato riproduttivo che a quanto ho capito è abituato a farlo entrare un po' ovunque.
Intravedo la giacca scintillante che indossa Paul in lontananza e finalmente raggiungo il mio tavolo.
"Posso sapere dove cazzo sei stata?" mi bisbiglia all'orecchio Livia.
"Il barman era impegnato, ho dovuto fare la fila" rispondo io senza troppe spiegazioni e mi siedo sul divano accanto a lei.
L'unica ragione del perché non gli ho detto di Chris è quella che non voglio che lei faccia scenate inutili, solo questo, poi penserò se dirglielo una volta tornate in hotel oppure no.
"Allora vi piace la festa ragazze?" dice Sebastian guardandoci sorseggiando una birra di fronte a noi.
"Festa? Sembra di stare a Tomorrowland" afferma Paul ridendo dalla gioia probabilmente.
"Vieni Sophia voglio presentarti il resto del cast" dice Seb alzandosi e venendo verso di me, mi prende la mano. Un gesto carino un po' inaspettato.
"Ragazzi lei è Sophia, lavorerà con noi domani" mi presenta ad un gruppetto di ragazzi non troppo distanti da noi, riconosco già la metà di loro.
"Piacere Dianna Agron"
"Sophia, scusami se ti guardo ma ho visto Glee e fa uno strano effetto conoscere Quinn Fabray" gli stringo la mano sorridendo.
"Tranquilla la prima volta è per tutti così, loro sono Cole Sprouse anche lui sul set domani, suo fratello Dylan con la sua strepitosa fidanzata, poi ci sono Tyler, Zendaya, Josh e ultimo ma non meno importante Liam" finisce di elencarli con un gran sorriso.
"Che dire ragazzi, sarà un piacere e un onore lavorare con voi" rispondo io portando la mia mano sul petto.
"Non dire così ormai fai parte del giro" risponde istintivamente Cole.
Non riesco a non pensare a Zack e Cody sul ponte di comando in questo momento, ma farò finta di nulla un po' come ho fatto con Chris.
"Chi vuole giocare a Beer Pong? Dai movimentiamo questa fottutissima serata siamo tutti così lucidi" annuncia a voce alta Tyler aprendo le braccia.
"Tu giochi?" mi chiede Seb girandosi verso di me.
"Non so giocare"
"Tranquilla sei con me" sorride.
"Ok ragazzi, vi chiedo scusa in anticipo perchè farò sicuramente schifo a questo gioco e sopratutto vado a recuperare mia cugina" rispondo io indicando dietro di me.
"Vi aspettiamo" risponde Dianna mentre prepara già il piccolo tavolino, posizionando bicchieri di birra ai lati.
"Torno subito" dico a Seb lasciandogli la mano.
Mi dirigo di nuovo verso Livia e Paul, ma non riesco a togliermi dalla testa quegli occhi.
Quei cazzo di occhi così perfetti, lui è così perfetto, ma come prima conversazione fa letteralmente pena.
Sebastian invece continua a fare così tanto il carino con me, dal primo giorno ma oltre l'amicizia non vedo nulla in lui e sopratutto non voglio combinare guai professionalmente.
Nel frattempo faccio cenno di seguirmi a Livia e Paul, mi avvicino verso il tavolo ormai già pronto, compreso di tifoseria e squadre.
Alzo lo sguardo e c'è lui Chris, di fronte a me dall'altra parte del tavolo insieme a Dianna e Tyler.
"Cazzo" sussurro ma fortunatamente nessuno mi sente.
"Ricapitoliamo le regole" urla Cole
"I giocatori lanciano una pallina da un lato all'altro del tavolo con lo scopo di fare centro in un bicchiere di birra della squadra avversaria. Ogni volta che fate centro in uno dei bicchieri dell'altra squadra un giocatore beve a turno ovviamente" aggiunge.
Bene, di male in peggio.
La mia squadra è composta da me, Sebastian e Liam Hemsworth.
Nel frattempo stringo la pallina nella mia mano destra, guardando sempre il più possibile in basso.
"Pronti?" urla Cole
Alzo lo sguardo per rispondere "Si" in coro.
Lo sguardo di Chris è puntato verso di me ed io non posso fare altro che ricambiare lo sguardo.
"Che la serata abbia inizio!" urla Chris senza staccarmi gli occhi di dosso facendo un sorrisetto alla fine.
Chris Evans quel sorrisetto, ti prego non farmi fare cazzate.

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