Capitolo 11

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Roberto Mancini POV'S
Apro gli occhi e noto che siamo al buio, cerco il mio telefono lo trovo nella mia tasca e quindi lo prendo per capire che ore sono visto che anche fuori è buio pesto, noto le mille chiamate perse dalle ragazze e poi vedo che sono l'una di notte. Cazzo ci siamo addormentati dopo aver cenato, pensavo che i ragazzi avessero avvisato almeno Clarissa che avremmo mangiato qui al circolo. Inizio a svegliare i ragazzi e a dire che ci eravamo addormentati e che le ragazze non sapevano nulla perché non le avevano avvisate, come dei fulmini iniziano a mandare messaggi alle ragazze e Matteo mi sia avvicina e dice:" ho paura che non siano in hotel" e io confuso dico:" dove vuoi che siano?" e a sua volta risponde:" mi sembra ovvio, a cercarci" e allora dico:"si ma i bambini?" e lui dice che sarà rimasto qualcuno di loro mentre le altre uscivano a cercarci, il suo ragionamento potrebbe essere fondato quindi ci affrettiamo a tornare in hotel.

Benedetta POV'S
"No Cissy sola non vai,se proprio dobbiamo andare andiamo io e te, mentre le ragazze stanno qui con i bambini" dico a Clarissa, è una pazza vuole uscire sola a quest'ora di notte senza neanche una macchina perché qui non ne abbiamo e allora lei risponde:"vado sola punto e basta, non provate a seguirmi sennò la nostra amicizia finisce qui, vi voglio al sicuro insieme ai bambini" e io rispondo:"io non ho figli quindi posso venire e non mi far ripetere un'altra volta la stessa cosa perché non mi importa niente verrò con te!" e allora lei dice:" se non con le buone con le cattive" e la vedo prendere la sua tessera, l'altra ce l'ha Matteo e ci chiude in camera sua, avevamo portato i bambini qui per stare più sicure quindi eravamo rimaste solo noi con i bambini che dormivano come angeli-la odio quando fa così- e allora con le ragazze dopo alcuni tentativi di smagnetizzare la porta,e dopo di aver chiamato la hall mille volte lasciamo stare. Siamo in balia delle preoccupazioni adesso sia per i ragazzi che per la nostra Cissy che si é avventurata per le strade di Roma, pur non conoscendone neanche una,

Clarissa POV'S
Dopo aver chiuso dentro la mia stanza le ragazze, scendo sotto ed esco, mi incammino per le strade di Roma andando alla ceca 1) perché non ho la minima idea di dove cercare i ragazzi 2) perché non conosco la città. Dopo quelli che credo siano venti minuti, il mio telefono si spegne -perfetto oserei dire la fortuna stasera é dalla mia parte-e a migliorare la situazione è la pioggia che arriva dopo altri cinque minuti. Sto camminando e camminando, non so neanche se sono a sud o a nord o se a est o a ovest della città,cammino senza sosta fin quando non vedo una fermata di un bus, lì c'è una specie di tettoia dove ci sono dei ragazzi, mi affretto a raggiungerli e mi avvicino a loro cauta e dico:" ehy ragazzi scusate il disturbo mi sapete dire dove siamo qui, non sono di qui e temo di essermi persa" e un ragazzo più o meno della stessa età di mio fratello dice:" qui siamo in centro dove devi andare" e allora rispondo che devo ritornare all'hotel ma il ragazzo continua e dice:" le corse  dei bus sono finite é tardi se vuoi ti accompagniamo noi tanto andiamo verso di li" sembrano dei bravi ragazzi e poi ci sono anche delle ragazze quindi dico:"se non vi creo disturbo mi fareste un grande favore " allora iniziamo a camminare sotto la pioggia verso l'albergo.

Matteo POV'S
Siamo arrivati in hotel e ci catapultiamo tutti nelle stanze, delle ragazze non c'è traccia manca da guardare solo la mia stanza e quella di Clarissa e una volta aperta noto che le ragazze sono lì, la cerco con lo sguardo ma non la trovo, le ragazze si girano verso di noi e all'inizio sembrano arrabbiate molto arrabbiate ma poi cambiano espressione e dicono:"Allora Cissy vi ha trovati" noi ci guardiamo in faccia e poi realizzo tutto quello che è successo, Clarissa le ha chiuse in stanza per poi venirci a cercare, adesso lei é per le strade di Roma da sola con il temporale che non si é interrotto per un secondo. Dopo aver capito tutto mi catapulto fuori dalla stanza con un solo obbiettivo trovarla, inizio a chiamarla al telefono ma risulta spento, quindi inizio a correre più forte.

Andrea Belotti POV'S
Matteo é corso fuori dalla stanza alla velocità della luce, nonostante le nostre urla lui non si è fermato ne tantomeno voltato a guardarci. I bambini a causa delle urla si svegliano e anche i più piccoli, appena ci vedono ci vengono ad abbracciare e le nostre ragazze/mogli ci guardano sollevate.

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