꧁ 𝚃𝚜𝚞𝚔𝚒𝚜𝚑𝚒𝚖𝚊 𝙺𝚎𝚒 ꧂

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Le stelle erano così belle in inverno, a Miyagi.
Era una prefettura piccola, una cittadina di pochi abitanti situata tra le montagne. La notte le stelle si vedevano benissimo lì.

Le stelle... Si... Quelle che amava osservare con lui.

Lui? Vi chiederete. Lui era Tsukishima Kei, un ragazzo frequentante l'istituto superiore "Karasuno" della piccola prefettura.

La ragazza che "amava osservare le stelle" con lui era y/n, nonché sua stretta amica d'infanzia.

Erano molto uniti i due... Ma nell'ultimo periodo Kei sembrava non riservarle attenzioni particolari. Chissà, magari era troppo impegnato con la pallavolo...

Flashback

- Hey, Yachi! Posso chiederti una cosa?

- Certo y/n, di cosa hai bisogno?

- Vedi... Ecco... Uhm... Tsukki per caso è molto impegnato ultimamente?

Chiesi a quella ragazzina che ormai era diventata la mia ombra, la mia migliore amica.

- Oh, y/n... A dir la verità Tsukishima non è occupato né con la scuola e nemmeno con la pallavolo...

Abbassai la testa, in modo da grattarmi la nuca in segno di frustrazione.

- Va bene... Ti ringrazio Yachi... Ora meglio se torno a casa, ci vediamo!

Dopo aver salutato Yachi, Shimizu e il coach Ukai uscii dalla palestra, e il mio fiato condensò immediatamente. Faceva veramente troppo freddo. Ed era pure sera.

Iniziai a camminare mentre mi sfregavo le mani gelide e affossavo il naso rosso nella sciarpa calda che avevo attorno al collo. La sciarpa che mi aveva regalato Kei molti anni prima.

Mi stava molto più grande allora, infondo era una sciarpa enorme... Ma era davvero calda e mi ricordava lui.

Ed ecco che lo vidi. Lo vidi lì, a camminare mano nella mano con un'altra. Una ragazza che non ero io. E lì mi immobilizzai.

Mi stava... Rimpiazzando..?

- Tsukki, grazie per avermi riportata a casa!

- Sì sì... Ora vado, ho altro da fare.

Lo vidi allontanarsi dalla ragazza senza aggiungere altro, mentre lei sembrava alquanto perplessa e quasi frustrata.

- Oi, testa di cazzo. Guarda che ti vedo.

Lo sentii dire.
Stava parlando con me. "Testa di cazzo" era il nomignolo riservato solo a me.

- Oh... Uhm... Kei... Ciao... Io sto andando a casa...

Mi voltai per andarmene, ma sentii i miei passi essere accompagnati da quelli di qualcun altro. Probabilmente proprio i suoi.

- Senti... So che ultimamente ti sto praticamente ignorando... Ma devo mostrarti una cosa... Vieni con me...

Sentii la sua mano avvolgere il mio polso, mentre mi portava velocemente verso un prato poco distante da lì, essendo che ormai eravamo usciti dalla zona di città.

- T-Tsukki- Aspetta-

Cercai di stare al suo passo, finché non Sentii la schiena contro l'erba morbida e un peso su tutto il corpo che mi impediva di muovermi.

Era lui. Era steso su di me e mi stava pure guardando.

- Y/n, senti...

Mi fece segno di ascoltare qualcosa... Ma non sentivo niente

- Ma non sento nulla io...

- Insomma, concentrati. Non senti il suono delle stelle cadenti? Quando frusciano nel cielo... E poi cadono spegnendosi...

- ...

- Volevo guardare le stelle cadenti con te stasera... Da soli... Senza il mondo sotto i piedi...

E lì, le nostre labbra si unirono. E non si staccarono più.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Aug 04, 2021 ⏰

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