Non andare.

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GIOVANNA

"Cosa cazzo hai nel cervello?"

"Quella è una stronza ed è venuta da me urlando che tu non mi hai mai amata e io mi sono arrabbiata."

"Ti sembra il caso? Sei sempre fottutamente esagerata in tutto quello che fai?"

"Infatti Pietro. Infatti ho esagerato anche nell'amarti così tanto...hai ragione"

Mi guarda negli occhi. Si avvicina.
E penso "forse mi bacia".
Ma no non lo fa. Sento il suo profumo. Tremo.
"Sei una stronza..."
Abbasso lo sguardo,poi lui continua.

"Che figura mi farai fare avanti a tutti i miei amici?! Penseranno che sono stato tutto questo tempo con una psicopatica"

Ed è sempre così,mentre io continuo a morire per lui e a farmi anche uccidere se fosse necessario per lui,lui continua a pensare che tutto sia più importante di me. Talmente cinico da non capire che il mio gesto era un gesto estremo,perché lo amo. Tanto cieco da non accorgersi che le lacrime mi stanno rigando il volto. Sempre troppo bello perché io posso smettere di amarlo,anche in questo caso.

"Ti prego..." -Dico singhiozzando -"non andare"
Gli prendo la mano. Lui si scansa.

"Sono stanco della tua infantilità. Lasciami in pace e vattene per la tua strada,è meglio per entrambi."

"...dimmi solo una cosa"
"Cosa?"
"Sono così facile da dimenticare?"
Mi guarda,non risponde.
"Fanculo" dico alzandomi e me ne vado.

Prendo il cellulare,devo chiamare Alesssandra.
Mi ritrovo 5 chiamate perse e 18 messaggi. È Francesco. Proprio lui ora non c'entra. Apro i messaggi ne leggo un paio -ma cosa hai combinato oggi? Ti ho aspettata fuori scuola non c'eri!-
-chi era quel ragazzo? Perché non mi rispondi?-.
Non so se rispondergli. So solo che non voglio essere più delusa.

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