11 maggio
"Allora passo a prenderla?" chiese Kageyama al telefono, incastrato fra la spalle e l'orecchio, mentre con le mani tentava di sbloccare la serratura della catena per slegarla dal lampione dove aveva attaccato la bici quella mattina.
"Si, tanto l'indirizzo lo hai" rispose Hinata "Ah una cosa"
"Si?" chiese Kageyama mentre finalmente riusciva a salire in sella alla bici.
"Penso sia a casa da sola, quindi dopo aver suonato fai scivolare sotto la porta un foglietto con il tuo nome, una faccina sorridente e un cuore."
"Scusa?"
"È... una sorta di codice che abbiamo inventato quando mi ha lasciato chiuso fuori casa per tre ore dato che non si fidava che fossi veramente io. Così sa che è qualcuno che conosce e apre la porta"
"Ok, ha senso. Uno smile e un cuore quindi?"
"Già, ii ha scelti personalmente"
"Non avevo dubbi" replicò Kageyama sorridendo "A dopo allora"
"A dopo"rispose Hinata, e chiuse la chiamata.
Kageyama arrivò davanti alla casa in una ventina di minuti.
Era semplice e ordinata, qualche fiorellino alle finestre e un piccolo giardino ben curato davanti all'ingresso.
Il corvino poggiò la bicicletta fuori dal cancello e percorse il sentiero di sassi che conduceva alla porta.
Suonò il campanello e infilò sotto la porta il biglietto che si era preparato prima di partire.
Nel giro di un minuto sentì la serratura scattare e Natsu comparve sull'uscio.
"Ehy!" la salutò arruffandole i capelli.
"Tobio ni-chan!" rispose lei abbracciandolo.
Kageyama si accorse in quel momento che aveva indosso una maglietta di un verde slavato, decisamente troppo grande per lei, tanto che le faceva quasi da vestito.
Sul davanti era stampato a kanji neri 'Asso'.
"È di tuo fratello?" chiese indicando la maglietta con un cenno del capo.
La bambina annuì.
"Mi porti da lui?" chiese.
"Sono venuto a posta" replicò Kageyama con un sorriso. "Ci andiamo a cambiare?" le chiese, tendendole la mano.
Lei la afferrò e condusse il ragazzo all'interno, chiudendo la porta dopo di lui a chiave.
"Sei brava a stare a casa da sola per la tua età" notò il corvino, mentre lei ricontrollava per la seconda volta di aver girato la chiave correttamente.
"Shoyo mi ha insegnato tutto quello che dovevo fare" disse orgogliosa, ma Kageyama non capì se lo era di se o di suo fratello o di entrambi. "Però è noioso."
"Cosa fai di solito quando sei da sola?"
"I compiti, oppure leggo o disegno, ma non è divertente da soli, di solito Shoyo mi aiutava" rispose lei con la voce un po' incrinata mentre portava Kageyama nella sua stanza.Mentre attaversavano un corridoio costellato di quadri e foto Kageyama notò un calendario su cui era cerchiata una data.
"Che succede il 21 giugno?" chiese il ragazzo.
"E' il compleanno del mio fratellone" disse fermandosi e sorridendo "Mi aiuti a scegliere un regalo poi?"
Giusto, non aveva pensato a chiedergli neppure quale fosse il giorno del suo compleanno, pensò Kageyama maledicendosi.
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The View over the Wall • SOSPESA •
FanfictionBasta un attimo per vedersi scivolare fra le dita la propria vita e tutti i propri sogni. Hinata quell'attimo lo ha vissuto, quando quella notizia ha cambiato tutto. Non può nulla contro tutto questo, ciò che resta da fare è rassegnarsi alla noia di...