A cavallo!!!

46 2 0
                                    

8:30

"toom!'' urlai per svegliarlo, eravamo in ritardo, gli avevo preparato una sorpresa '' eli che c'è? sono le 8:30'' '' vestiti e scendi, a ti consiglio di metterti gli stivali e pantaloni lunghi ' 'e scesi ad aspettarlo.

Scese con degli stivali, jeans lunghi e maglietta, io uguale '' bene, eli dove dobbiamo andare?'' '' lo vedere, mi presti la macchina?'' '' se me l rompi vedi tu''.

Dopo 4 minuti arrivamo al ranch di un amico di mio padre, entrammo e subito lo viddi 

<< ei jack>>

<< ei eli, pronti?>>

<<si>> rispondemmo contemporaneamente

<< allora, per tom ho scelto uno stallone arabo Purosangue, per te un frisone, va bene?>>

<<certo>>

cosi ci ha ha portato davanti ai cavalli, il mio era bellissimo, aveva gli occhi azzurri ed era grigio, invece quello di Tom era leggermente più alto essendo uno stallone arancione e con una macchietta bian sul volto.

<< bene, un suono per te Tom, sei mai salito su un cavallo?>> Tom guarda jack con aria imbarazzata

<< non ci sono mai salito>> disse con tono imbarazato, io rimasi sorpresa, pensavo che ci fosse salito

<< bhe, allora ti avverto gli stalloni sono molto testardi, se ti vogliono buttare giu non esiteranno a farlo, quindi tienigli testa ok?>>

<< ok>> gli rispose guardandomi male non capendo perchè.

Portò i cavalli nell area in qui li avremmo cavalcati, io non ebbi difficoltà a salire, Tom si, avvolte cadeva o metteva il  piede fuori dalla staffa, dopo 10 minuti  riesce a salire 

<< bene, allora per farli partire dovrete dargli un ''colpetto'' con la punta dello stivale sul ventre, provate>>, demmo due colpi ai ventri dei cavalli, il mio partì,  invece quello di Tom cercava di buttarlo giu ma lui si reggeva alla sella e si metteva dritto << hele, tu continua, trotto schiocca le dita, galoppo schiaffetto sul sedere>> 

<<capito>> io ripartiì, piano piano schioccai le dita per farlo trottare, e dopo essermi abituata lo feci galoppare, era una senzazione fantastica, il vento tra i capelli, il rumore della terra sotto gli zoccoli del cavallo, ad un certo punto.

<< aaaaah>> sentì l'urlo di Tom, allora tornai subito indietro, lo viddì a terra dolente e jack che combatteva contro il cavallo per farlo calmare, sentiì i   sensi di colpa, era colpa mia, se non avessi organizzato nulla, se avessi capito il suo sguardo.

Arrivammo in ospedale, chiesero a me e jack di stare in sala d'attesa, cosi ci accomodammo su due sedie nella sala.

Era passata 1 ora ed ero in ansia, e se gli fosse accaduto qualcosa?, se si fosse rotto qualcosa?, a risvegliarmi da questi pensieri fu l'infermiera.

Entrai nella stanza e viddi Tom con la gamba fasciata, e la testa uguale.

<< Tom...>> dissi dispiaciut per avergli fatto male

<< hele, è tutto apposto, tra poco potrò uscire, ma per la gamba userò una stampella>>

<< ok, allora aspetto qua fuori>>

<< a dopo>>

<<a dopo>>.

// SKIP TIME//

viddi Tom riuscire dalla sala con le stampelle 

<< hey, credo che oggi guiderai tu>> disse in tono scherzoso, come facevi a non amarlo

<< credo di si>> risposi allo stesso modo.

Uscimmo dall'ospedale, Tom non ebbe per nulla difficoltà a risalire in macchina, e nemmeno io ebbi difficoltà a guidare, arrivammo a casa, ovviamente nessuno dei due fece nulla, e ci addormentammo distrutti.






// scusate l'assenza, ma non avevo ispirazione.

non dimenticate di commentare e seguirmi.

GIULY

TOM FELTONDove le storie prendono vita. Scoprilo ora