capitolo 14:Bonnie Miller è solo mia figlio di puttana

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Noah's pov

Stavo dando il meglio di me a quella partita. La Redford è veramente forte e non penso riusciremo a batterla ma il coach ha detto che dobbiamo provarci fino alla fine e così stiamo facendo,l'unico problema è che non riesco a non guardare Miller. È venuta con quel cazzo di mafioso,lui le tocca il fondo schiena,la bacia,e pensare che tutto questo potevo farlo io se non fossi stato così stronzo. Lei mi guarda arrabbiata invece guarda Colin felice,spensierata,imbarazzata forse persino innamorata. Vorrei poterla io abbracciare e solo vedere le mani di quel lurido bugiardo su di lei mi fa salire una rabbia incredibile. Lui non è nessuno per toccarla in quel modo. Potrà anche essere bello ma Bonnie ama me. Questa rabbia verso i confronti di Colin mi fa giocare con rabbia anche in campo e questo mi porta quasi a non vedere gli avversari che cercano di fermarmi,quasi li butto in aria. Colin è un figlio di puttana bugiardo dagli occhi e dai modi dolci ma,rimane ugualmente un figlio di puttana. I suoi modi e la sua bellezza angelica attraggono più ragazze di un negozio di vestiti in saldi, è una calamita per ragazze. Non lo sopporto, è insopportabile,quei suoi modi così dolci mi fanno incazzare ancora di più di quanto già non sono. Mi viene voglia di prenderlo a calci e di ficcargli in quel piccolo cervello che Bonnie Miller non si tocca,che Bonnie Miller è solo mia. Questa mia rabbia porta la squadra alla vittoria. Vengo alzato in aria e portato negli spogliatoi. Tutti gridano il mio nome,tutti sorridono felici ed anch'io contaggiato non ne riesco a fare a meno. Entrando negli spogliatoi non posso vedere più Bonnie ed il suo fidanzatino,spero solo che non abbiano ancora fatto sesso, perché devo essere io il primo a farlo con la verginella. Tutti cantano una canzone stupida su di me mentre ci laviamo. Anche il coach contento sorride come un pazzo. Quando tutti siamo pronti andiamo ad un pub vicino scuola per mangiare qualcosa. Insieme a noi vengono anche alcune ragazze dei miei compagni di squadra. Io e Jessica ci siamo lasciati,era una relazione di solo sesso, sinceramente mi manca già fare sesso con lei. È forse la migliore ma non mi dava più divertimento farla gridare,forse proprio perché è stata con tutti,mi dà la sensazione di una sporca vipera che si infila dappertutto. Non la sopporto più. Capita durante una relazione stancare l'altra persona? No,se la si ama, se invece c'è solo sesso,come in questo caso,non c'è mai stata una relazione. Il sesso non è una relazione ma un passatempo se fatto con una persona sconosciuta o con una persona non amata. Tra sesso e amore c'è differenza. Fare sesso è semplicemente soddisfazione,uno sfogo,un divertimento,fare l'amore è quando si ama una persona e la si vuole fare sua ed io voglio fare mia Bonnie Miller. Solo mia,mia per sempre.

DUE ORE DOPO

Ho bevuto un po' troppo ne sono consapevole ed ora mi sono messo anche alla guida,non voglio morire ancora,sono troppo giovane. Non potrei neanche bere a quest'età,cosa mi sono messo in testa,se mi prendono sono morto. Sto guidando verso casa di Bonnie,non so per quale motivo. Sto cantando a squarciagola parole incapibili. Neanche io stesso riesco a capire che sto dicendo. Arrivo finalmente al palazzo di Bonnie e decido di salire. Il cognome è...Miller,giusto Miller. Arrivo a non so che piano e vedo il cognome Miller. Busso pesantemente e mi accascio a terra. Alla porta viene ad aprirmi Bonnie,in un pigiama largo,con i capelli spettinati e gli occhi assonnati.
Inizio a cantare una canzone d'amore inesistente. Mi alzo da terra barcollando e quando sto per cadere Bonnie mi aiuta a mantenermi in equilibrio anche se penso che il mio peso è il doppio del suo.
Chissà quanto pesa. 2 kg penso siano troppi per lei. Sorrido come uno stupido ai miei pensieri più che stupidi. Da ubriachi si pensano cose senza senso ed impossibili.
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11 ANNI PRIMA

Noah:mamma!
Gridai dalla cameretta in piena notte.
Joanna:dimmi amore
Disse mia madre con voce tenera e dolce,come amo la sua voce,da grande voglio avere una fidanzata con la stessa voce.
Noah:ho fatto un brutto sogno
Dissi con le lacrime agli occhi.
Joanna:raccotamelo
Disse incoraggiandomi.
Noah:io ero grande e ti cercavo ma nel sogno papà mi ha detto che...
Scoppiai in lacrime.
Joanna:shhh,continua
Disse baciandomi la testa e abbracciandomi.
Noah:che tu eri morta
Riscoppiai in lacrime.
Joanna:non succederà amore,mai
Noah:promesso?
Joanna:promesso
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1 ANNO DOPO

Papà aveva detto a me che dovevamo cambiare casa perché questa era brutta ma a me piace così tanto,ma lui ha detto che dobbiamo cambiarla. Poi ha detto alla mamma qualcosa che non ho sentito. La mamma mi ha preso in braccio e mi ha portato in macchina. Ha guidato fino ad una piccola casa nel bosco davvero carina ma poi mi ha detto che non le piaceva. Io testardo sono sceso dall'auto, è così bella questa casetta. Sono entrato e degli uomini mi anno preso per la maglietta e mi hanno puntato una pistola,come quella che ha papà,in tasca quando esce per le sue cene di lavoro. Ho iniziato a piangere e gridare "mamma". Avevo tanta paura. Mia mamma è entrata spaventata. Non ha avuto neanche il tempo di abbracciarmi che il signore vestito di nero ha sparato alla testa della mamma. Ho iniziato a piangere ancora più forte. Mi hanno lasciato andare ed io mi sono piegato sul corpo di mamma. Ho cercato di svegliarla ma lei non si muoveva. Aveva il sangue che le usciva dalla testa. In quel momento ho capito che quel signore era cattivo,aveva ucciso la mia mamma. In quel momento ho capito che gliel'avrei fatta pagare. Loro se ne sono andati e sono rimasto da solo nella casetta. Il telefono della mamma ha squillato era papà,ho risposto con la voce tremante.
James:amore state bene?
Mi ha chiesto pensando fossi la mamma.

Noah: papà la mamma...non respira...le hanno sparato alla testa,ho paura.
Continuavo a parlare tra lacrime e singhiozzi,con la paura,la rabbia, l'angoscia che lentamente si facevano spazio in me. Non avevo mai provato sentimenti tanto grandi,non avevo mai provato la rabbia, papà invece la provava spesso ma mamma lo calmava sempre,ora che l'avevo provata io mamma non mi calmava. Dopo poco arrivò papà con gli occhi rossi e gonfi ed un proiettile nel braccio. Mi prese in braccio dolorante e mi asciugò le lacrime continuandomi a ripetere "andrà tutto bene" ma la mamma non c'era più,era in cielo,con gli angeli a vegliare su di noi. Ti prego mamma aiutaci.

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9 ANNI DOPO

Noah: papà voglio lavorare con te,ti prego
Chiesi inginocchiandomi
James:alzati
Mi ordinò e così feci
James: perché vuoi lavorare con me?
Noah:ho la rabbia dentro voglio sfogarla
Dissi sincero.
James:ricorda che la rabbia non porta da nessuna parte
Disse mio padre con voce profonda.
Noah: papà voglio lavorare con te,posso?
Chiesi poi deciso che mai.
James:ne sei sicuro?
Mi chiese con occhi tristi. Non ha mai voluto che io diventassi un mafioso.
Noah:si
Dissi con voce ferma.
James: ricorda di non dare mai troppo spazio alla rabbia

Annuii col capo e ritornai a mangiare. Seguirò il suo consiglio,ha sempre avuto ragione. Mamma gli diceva le stesse parole che ora lui ha detto a me. La penso ancora,non posso negarlo,ho anch'io un cuore ma c'è posto solo per lei e per mio padre in esso. Nessuno potrà mai entrarci senza che io gli dia le chiavi, nessuno più potrà permettersi di entrarci senza le chiavi. Solo una persona ci è entrata,Lidia, e ne è uscita così in fretta che non me ne sono accorto, è uscita sempre per colpa mia,della mia famiglia ma non ho mai dato la colpa a papà ed al suo lavoro. La colpa è stata mia,io mi sono affezionato a lei ma ero troppo piccolo per potermela cavare da solo in un mondo di mostri,la lezione di mamma non mi è servita ad un cazzo ma quella di Lidia spero di sì. Non commetterò più questo errore,quello di agire di impulso,ci penserò cento volte prima di fare qualcosa,non voglio più perdere nessuno per la mia impulsività. Cuore di ghiaccio, voglio avere un cuore di ghiaccio, impenetrabile, voglio non provare più nulla, voglio non far morire più nessuno per colpa mia. Eccomi, morirò solo,non avrò mai nessuno accanto a me,mai nessuno a cui voler dare la mia vita,non potrò mai avere una famiglia come una persona normale. Non sarò mai veramente felice,mai...

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