capitolo 23: segnati verginella

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È passato ormai un mese dal rientro dalla gita. Oggi è sabato e mi sto preparando per andare ad una festa. La festa si terrà a casa di Noah,so che è la scelta peggiore che potessi fare ma se fino ad ora siamo riusciti a stare lontani ci riusciremo anche stasera, starò il più possibile con i miei amici. Non sono riuscita a dirgli nulla a Colin,so di star sbagliando ma non ci riesco,non riuscirei a vederlo star male per colpa mia. Manca mezz'ora all'inizio della festa ed io sono quasi pronta,devo solo mettere il rossetto e vestirmi. Ho deciso di mettere una felpa ed una gonna nera di pelle,sotto forzatura di Emily. Ha detto che stasera riuscirà a far colpo su Kate,ne è sicura. Abby da quella sera che si dichiarò a Dennis sta meglio,non riesce però più a guardarlo. Stupido gioco. Sempre colpa di quella Jessica,la papera.

La mezz'ora passò e lo schermo del mio telefono si accese. Colin mi stava chiamando,risposi.

Colin:Bonnie dobbiamo parlare
Staccò senza farmi ribattere e sentii un clacson. È lui. Scesi in fretta e furia per le scale e quando finalmente arrivai alla porta di vetro del condominio lo vidi. Appoggiato alla sua macchina che guardava verso di me. C'era un silenzio tombale se non fosse stato per il rumore dei miei stivali col tacco a spillo. Ero a pochi centimetri da lui quando vidi la faccia irritata.
Colin:ho ricevuto questo
Disse mostrandomi un messaggio che diceva:sono Noah Moore gladiatore,dí alla tua piccolina di vestirsi bene, stasera voglio divertirmi.
Colin:che vorrebbe dire?
Mi chiese indurendo la mascella e ritirando il cellulare dai miei occhi.
Bonnie:posso spiegare
Colin:ti ascolto
Ed ora che gli dico? La verità o la bugia? Se non gli dico ora ciò che sento per Noah non potrò più farlo. Devo prendermi le conseguenze delle mie parole. Dai Bonnie,c'è la puoi fare.
Bonnie:ecco vedi Colin quando siamo andati in gita Noah ci ha provato con me e quasi ho ceduto finché non mi sono ricordata che ero fidanzata ma...
Colin:ma?
Chiese lui frettoloso
Bonnie:ma il problema è che io non ho voluto niente con lui solo perché ero fidanzata
Colin:capisco
Disse lui sciogliendosi. Sentii delle gocce bagnare il volto e vidi il suo abbassarsi come a guardare per terra.
Colin:in amore c'è chi ama e chi è amato Bonnie ed io sono quello che ti ama.
Queste parole mi trafissero più di una lancia appena affilata. Lo vidi risalire in macchina e mettere in moto. Non spostai un muscolo ero immobilizzata in cerca di capire ciò che stava succedendo.
Io e Colin non stiamo più insieme.
Tirai su col naso e asciugai le lacrime. Mi strinsi nelle spalle ed ascoltai il rumore del motore allontanarsi.
Aspettai lì per cinque minuti poi vidi passare la madre di Emily,doveva venire a prendermi lei. Non ho per nulla voglia di andare alla festa dopo tutto questo ma non ho neanche voglia di raccontare tutto ad Emily.
Emily:dai Bonnie,sali
Mi disse sorridendo. Aprii la portiera ed entrai nell'auto. Ormai le lacrime non c'erano più e al loro posto un sorriso forzato.
Bonnie: buonasera
Dissi salutando la madre di Emily.
Mi salutò anche lei ed in meno di dieci minuti fummo alla festa. Scesi dall'auto rossa ed insieme ad Emily entrammo.
Emily:pronta a divertirti?
Mi chiese bussando. Da fuori si sentiva una musica assordante.
Bonnie:nata pronta
Dissi cercando di sembrare come sempre. Mi faceva male solo il pensiero che Colin avesse potuto piangere ma quello che provavo per lui non era amore solo affetto.
Finalmente il padrone di casa ci venne ad aprire.
Noah:benvenute stelline
Disse mezzo ubriaco.
La festa è iniziata da mezz'ora ed è già ubriaco? Davvero mi piace sto tipo?
Dalla bocca socchiusa si faceva spazio uno scintillio. Un piercing sulla lingua. Lo riconobbi quando aprii di più la bocca per gridare qualcosa. Entrammo in quella casa gigante ma lo spazio per camminare era poco e le stanze erano tutte piene. Subito vidi Jack accanto a Liam e Abby. Ci avvicinammo a loro ma quando li salutammo una voce femminile ci interruppe.
Jessica:sette minuti in paradiso, seguitemi.
Emily:fatelo per me
Ci pregò Emily. Annuimmo e salimmo tutti insieme le scale. Entrammo in una stanza moderna come il resto della casa.
Dennis: finalmente
Disse Dennis squadrandoci come fossimo marziani.
Noah:accomodatevi
Disse Noah sempre un po' brillo. Ci unimmo al loro cerchio ed il gioco iniziò.
Jessica:non ci si può tirare indietro,lo dico per una certa Miller
Sottolineò la sera nella camera di Tom. Ora sono single Jessica per colpa di colui che è accanto a te.
La bottiglia girò e cadde su Jack.
Jessica:che dici sheriffo vieni con me?
Disse lei alzandosi e andando a prendere Jack.
Jack:di certo non mi ricapiterà più.
Si chiusero in uno sgabuzzino. Si sentirono grida femminili e gemiti maschili. Jack aveva ceduto all'angelica Jessica,come tutti d'altronde. I sette minuti passarono e passato ancora un'altro minuto uscirono da quello sgabuzzino.
Dennis:si è sentito tutto amico
Disse dando una spallata a Jack che sorrise colpevole. Ho voglia solo di andarmene.
Toccò a Kate girare la bottiglia e la fortuna volle che cadesse su Emily.
Emily: grazie dio
Mi sussurrò all'orecchio per poi sparire nello sgabuzzino come Jack. Stessa scena anche loro. L'alcol ha dato al cervello.
Jessica:che ne dite di continuare,ci vorrà molto
Disse Jessica guardandomi. Annuimmo tutti ed un altro giro iniziò.
Stavolta fu Dennis a girare la bottiglia che con gran sorpresa cadde su di me.
Dennis:bene bene
Sorrise malizioso. Guardandolo da questa prospettiva è anche carino ma i suoi modi sono sempre perversi.
Dennis: andiamo nella camera da letto di Noah,vero Bonnie?
Mi chiese alzandosi.
Bonnie: veramente io...
Jessica:non puoi tirarti indietro.
Mi alzai e lentamente io e Hopper ci avventurammo nel corridoio.
Dennis:sette minuti,solo sette Miller, prometto di fare il bravo
Disse facendomi l'occhiolino ed aprendomi la porta. La sua voce assomiglia a quella di un pazzo,sto iniziando ad avere paura,ora come ora vorrei che Noah mi venisse a salvare dalle grinfie di Dennis ma aimè non lo farà.

Dennis si sedette sul letto e mi fece segno di accomodarmi accanto a lui,cosa che non feci. Sarò anche stupida ma non fino a questo punto. Quando però vide che non mi muovevo dalla porta venne verso di me e prendendomi mi scaraventò sul letto.
Dennis:ora stai zitta Miller
Disse togliendosi la maglia.
Bonnie: ti prego Dennis
Dissi pregandolo ma non volle ascoltare ragione. Le sue gambe erano ai lati delle mie ed i suoi occhi mi scrutavano ogni centimetro di tessuto. Cercai di divincolarmi. Tolsi le gambe da sotto di lui e me le portai al petto,ma pochi attimi dopo sentii le braccia calde e muscolose di Dennis cingermi il corpo. Una lacrima mi rigó il viso,forse per Colin o forse per la situazione so solo che iniziai a piangere e Hopper mi consoló. La prima volta che uno come Dennis mi vedeva piangere e mi abbracciava accarezzandomi la schiena. È un bravo ragazzo.
Dennis:che succede Bonnie?
Mi chiese facendomi spostare più accanto a lui.
Bonnie:e che...io...Colin...l'ho lasciato ed ora mi sento così in colpa,l'ho visto piangere e...non riesco a togliermi quell'immagine dagli occhi...ti giuro,lui era la persona più dolce e perfetta che io abbia mai conosciuto...era maledettamente perfetto...
Dennis:ma non per te,se l'hai lasciato un motivo ci sarà,non voglio sapere qual'è stato ma se è perché ami un'altra persona è normale,e non devi sentirti in colpa,a volte amiamo persone che non ci amano Bonnie,Colin poteva anche essere il ragazzo più perfetto al mondo ma se tu non lo amavi hai fatto bene a lasciarlo andare,se ne farà una ragione.
Disse infine asciugandomi le lacrime.
Bonnie:grazie Dennis
Dissi abbracciandolo. Lui rimase sorpreso ma poi si sciolse.
Dennis:mancano ancora due minuti
Mi disse poi rimettendosi la maglia.
Bonnie:che si fa?
Chiesi sedendomi a gambe incrociate sul letto e calmando il mio respiro.
Dennis:parlami un po' di te
Disse stendendosi sul letto e guardandomi.
Bonnie:che dovrei dire?
Dissi sorridendogli
Dennis:non so,hai mai fatto sesso?
Mi stesi nella sua stessa posizione.
Bonnie:ma che domande sono? Comunque no!
Affermai sorridendo.
Dennis:hai proprio un bel sorriso
Disse accarezzandomi le labbra
Bonnie:lo so
Dissi alzando le spalle e lui rise.
Bonnie:tu invece con quante ragazze hai fatto sesso?
Chiesi curiosa.
Dennis:provo a ricordarle
Disse iniziando ad elencare una lista di infiniti nomi.
Dennis:ho iniziato a 15 anni oggi ne ho 18,ne ho scopate almeno una ogni weekend quindi sono 48 weekend all'anno e quindi 48 ragazze all'anno per tre anni sono...
Bonnie:...154, ti sei dato da fare
Dennis:oh grazie
Certo che anche il suo sorriso è mozza fiato.
Bonnie: com'è stata la prima volta?
Chiesi dopo un po'.
Dennis: favolosa,mi sentivo al settimo cielo,rinato,e poi le urla,che goduria
Disse stendendosi a pancia sopra.
Il telefono squillò.
Bonnie: è stato divertente parlare con te
Ammisi un po' imbarazzata
Dennis:qualche volta dovremmo vederci per un caffè
Bonnie:oh,si ci sto.
Dennis: ti va se ci scambiamo i numeri?
Bonnie:certo
Mi diede il suo telefono e gli scrissi il mio numero.
Dennis:segnati verginella
Bonnie:Hey!
Lo ammonii io
Lui alzò le mani in segno di sconfitta.
Bonnie:fatto
Dissi ridandogli il telefono. Si,mi sono segnata verginella.

Occhi color miele (Completata)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora