dopo esserci riposati e aver recuperato fiato andiamo un momento nel bagno per sciacquarci la faccia sudata ed evitare di prenderci un raffreddore.
"mamma che corsa, ho perso un polmone" dico mettendo una mano in corrispondenza della milza.
"abbiamo corso molto, ma io sono ancora vivo e vegeto" replica dabi
"si ma tu ti alleni, io no"
"eeeh la vita"
noto che la sua maglietta è molto sudata , non se la può tenere addosso "secondo te ti entra una mia maglietta?"
mi guarda dall'alto in basso cercando di capire le mie misure (non pensate male porcellin*)
"non penso, a meno che tu non abbia una maglietta XL, penso che tu abbia notato che porto cose con una taglia un tantino più grande"
rovisto tra le mie cose "ne dovrei avere qualcuna, ma potrebbe essere un po' consumata perchè queste maglie così grandi le uso per stare a casa"
"a mo di vestitino?"
"emh... s-si" arrossisco e mi copro il viso con le mani
"hey hey, secondo me stai benissimo, e poi si sta più comodi" mi da un bacino sulla fronte come fanno le mamme
"e poi dici che non ti devo chiamare mamma" sorrido
"per questa volta te la faccio passare liscia"
gli lancio in faccia una maglietta che gli potrebbe stare bene, se la toglie dalla faccia e la guarda
"la maglietta di among us? non sapevo fossi un nerd"
apro una valigia e gli faccio vedere tutti i libri, i manga e gli innumerevoli videogiochi che ho "viva i nerd"
rimane a bocca aperta "ma dove li prendi i soldi se non lavori?
"dei miei zii che vivono in america sono costretti per legge a darmi 500€ al mese fino al termine dei miei studi"
non dice niente, non sa che dire, in verità non so neanche io cosa direi se fossi nei suoi panni.
Lo vedo cambiarsi davanti ai miei occhi. Nonostante non fosse la prima volta che lo vedo senza maglietta, ancora non ho fatto l'abitudine a vedere quel fisico perfetto, quei segni violacei sul corpo che nonostante agli altri possano fare schifo, io li trovo estremamente attraenti. Mi accorgo di stare osservando un po' troppo, ma non credo che ci abbia fatto caso. Per sicurezza faccio finta di cominciare a mettere a posto la mia "roba da nerd". Appena finisce di cambiarsi, Dabi mi chiede dove possa mettere la maglia.
"Di certo non la metti nella mia valigia insieme a tutti i panni puliti, tienila in mano per il momento. Ora andiamo a prendere le chiavi della stanza e vediamo che fare dopo"
"You got a point" mi risponde con un accento inglese che se lo avesse sentito un madrelingua sarebbe sbiancato
"L'inglese non è proprio il tuo forte"
"Nah, lo capisco ma non lo riesco a pronunciare bene. Da apprezzare lo sforzo però eh"
"Aiuto, che vergogna" dico in tono drammatico facendo finta di svenire
"Ma sta zitto cretino" mi dà uno scappellotto e io gli faccio la linguaccia.
Si mette a ridere "dai su andiamo prima che chiudano gli uffici della segreteria"
Per una volta faccio come dice e ci dirigiamo al bancone fuori l' ufficio dove c'è una gentile signora sulla cinquantina ma a vederla poteva sembrare anche un po' più giovane.
"Salve, senta da dirmi se ci sono camere libere nel dormitorio?"
"Controllo e ti faccio sapere giovanotto" mi risponde sorridendomi "sei arrivano giusto in tempo, ci sono poco meno di venti camere a disposizione, le altre sono state prenotate ad agosto a inizio mese. Ci sono 5 camere nell' edificio A che sarebbe quello vicino alla mensa, 4 nell' edificio D, ovvero quello vicino alla palestra e 7 camere nell'edificio F, quello vicino al cancello di entrata e uscita. Dove preferisci prendere la camera?"
La guardo un po' confuso "posso avere qualche minuto per pensarci?"
"Si certamente, ma si metta di lato al bancone, così nel frattempo aiuto gli studenti dietro di te"
Faccio come mi dice e la ringrazio.
Io e Dani ci guardiamo "allora? Dove posso prendere la camera?"
"Possiamo" mi corregge lui
Lo guardo stranito. "Non ti ricordi che anche io avevo detto che avrei preso una camera?"
Lo guardo ancora più stranito "non mi ricordo proprio"
Dabi alza gli occhi al cielo sconfortato "quando hai volevi appendere il volantino per affittare la tua casa, lí te lo avevo detto"
"AAAAAAA SIIII ORA MI RICORDO"
"haha vabbè, quindi hai qualche idea?"
"Allora, l'edificio A oltre a essere vicino alla mensa è anche vicino alla mia classe, anche se la vista non è delle migliori però è il più comodo perché sono sempre in ritardo, l' edificio D ha una vista migliore ma non credo di usare molto la palestra sinceramente e l'ultimo edificio è fuori questione perché ho sentito che ci sono Michael e i suoi amici che fanno casino fino a tarda notte soprattutto nel fine settimana. oi Dabi, immagina avere Michael come vicino di stanza, cazzo sarebbe un incubo"
"O CAZZO non mi ci far pensare proprio. A me non cambia molto, sono abbastanza puntuale, scegli tu"
"Apposto allora"
Aspettiamo il nostro turno per parlare di nuovo con la segretaria e la informiamo della nostra decisione. "Mmmh posso offrirvi una camera al secondo e una al quarto piano. Purtroppo sono le ultime camere nell' edificio A, gli studenti che sono venuti mentre decidevate hanno prenotato le 3 camere che si trovavano al primo piano che erano una vicino all'altra."
Mi giro verso Dabi e lo vedo con un faccia un po' scontenta mista a delusione, si vede che fa del suo meglio a nascondere il suo stato d'animo
"Si va bene grazie mille". Le diamo i nostri dati e lei ci porge le chiavi
"Appena decidete il vostro piano e dopo che avrete sistemato le vostre cose, tornate a comunicarlo così lo carico nel sistema"
La salutiamo gentilmente e ci dirigiamo alle nostre nuove camere
"Che piano preferisci?" Chiede Dabi
Faccio per pensarci "Voglio il quarto!!"
"Mamma sembri un bambino quando ti mostri così entusiasto"
"Ma vaffanculo" gli do un pugno sulla spalla e per tutta risposta lui dà una pacca sulla natica destra.
Arrossisco e scappo via con tutte le valige. Nell' ascensore si crea un silenzio imbarazzante. Arrivati al secondo piano sentiamo il suono che precede l'apertura delle porte. "A domani" diciamo in coro e le porte si richiusero lasciandomi da solo.
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Non mi lasciare ♥Shigadabi♥
FanficNessuno vuole mai stare con Shigaraki Tomura. non sa bene il motivo, ma non dà troppo peso alla sua solitudine: è grato di non stare con nessuno. o almeno questo è quello che pensava fino a quando un certo Dabi non mise piede nella sua vita capovolg...