Jar.
E adesso rispondo o no? E poi se rispondo e inizio a urlare cavoli suoi, è lui che mi ha chiamato.
-pronto?- dissi tremolante. Perchè ero tremolante, non lo dovevo essere, cazzo.
-perdonami.-
-come posso perdonarti? Dio santo mi dici che mi ami e poi ti vai a baciare Viola, cavolo lo sai che l'ho sempre odiata perchè ci prova con te.- iniziai a urlare e a tremare, mi aveva fatto male, e io mi fidavo di lui. E come non potevo fidarmi, mi ero innamorata.
-Perdonami.- disse deciso e continuò -Lei mi ha baciato, lei ha fatto tutto e Matteo ti ha inviato quella cazzo di foto. Io ti amo, dalla prima volta che ti ho vista in quella cazzo di discoteca su quei cavolo di divanetti. Ti amo piccola, sei la cosa più bella che mi sia capitata. Ti prego perdonami non ce la faccio senza di te, sei il mio unico grande amore, voglio passare il resto della mia vita con te. Ti voglio, ti voglio tanto che..-
Si aprii la porta. "Tanto che posso mollare tutto e venire fin qua a Firenze e baciarti fino allo sfinimento."
Gli scese una lacrima, mi scese una lacrima. Andai vicino a lui e mi scappò un sorriso, e lui sorrise. Si piegò su di me ed io mi alzai in punta di piedi misi le mani intorno al suo collo. Eravamo così vicini, appoggiò la sua fronte sulla mia e poi piegò leggermente la testa e avvicinò la sua bocca alla mia. Era tutto così lento che fui io a finire la corsa e a posare le mie labbra sulle sue. Erano così morbide e calde, picchiettò sul mio labbro inferiore con la lingua, socchiusi la bocca e le nostre lingue si trovarono finalmente dopo tanto tempo, erano perfette l'una per l'altra e le nostre labbra combaciavano perfettamente. Lui fece scontrare i nostri bacini e si trovarono in perfetta sintonia. Tutto così bello, tutto così vero. Eravamo noi e questo ci bastava. Ci completavamo a vicenda e mi faceva sentire bene, anzi da Dio. Quando poi appoggiò le sue mani sui miei fianchi sentì crollarmi il mondo addosso, io amavo quanso mi mettevano le mani sui fianchi e lui lo sapeva bene. Le mie mani si trovarono tra i suoi capelli che tirai leggermente, dopodichè lui fece un gemito e iniziò a sorridere, così sorrisi anche io, adesso lo potevo dire, lo amavo. Lo amavo così tanto.MATTEO.
Lorenzo era sparito da stamattina, anche se avevamo litigato era comunque il mio migliore amico ed ero preoccupato.
Così decisi di chiamarlo, composi il numero e dopo due squilli rispose.
-Matteo!- sembrava felice, fino a ieri sembrava si fosse trasformato in un emo.
-ma dove sei finito? Ti cerco da stamattina, dovevamo girare.-
-ehmm, si..si lo so- fece balbettando.
-dove cazzo sei Jar?- urlai ridendo, forse avevamo fatto pace, direi proprio di si.
-Sono a Firenze.- sputò.
-a fare?- dissi serrando gli occhi in due fessure.
-da..da Camilla.-
-ti ha perdonato?-
-si.-
Mi sentivo talmente preso in giro, adesso gli odiavo tutti e due, talmente tanto. Attaccai il telefono e corsi al bar più vicino a casa mia. Iniziai a bere, prima uno, poi due, tre, quattro cinque bicchieri di vodka. Erano i miei migliori amici, e mi avevano fatto male.Ciaao!
Scusatemi tantissimo il ritardo, la fine di sto capitolo fa un po' schifo peerò amatemi che sono riuscita ad aggiornaree
Ahahah ditemi se avete qualche domanda da fare, commentate! Grazie mille per le 23k visualizzazioniii
Baciiii
Camillaaaa xxxxxx