I giorni passarono e divennero settimane e poi mesi, la vita di Jungkook migliorò notevolmente non avendo più i demoni a tormentarlo, dormiva pacificamente la notte e si godeva il giorno; inoltre la compagnia di Taehyung si era riscoperta -a sua enorme e più che felice sorpresa- essere delle migliori, i due parlavano spesso e volentieri di qualsiasi argomento e pur passando tutto il loro tempo insieme il demone non era mai stato troppo invadente, qualche volta provocava il minore mettendolo in imbarazzo -portandolo a rispondere balbettando, cosa che era riuscito a smettere di fare durante le loro normali conversazioni- oppure distraendolo dalle lezioni ma mai si era spinto troppo oltre il limite.
A primo impatto si poteva pensare che la sua vita fosse tutta rose e fiori ma la realtà era ben lontana da questa illusione, il giovane era infatti stato assalito da un forte senso di solitudine che lo aveva distrutto portandolo a spendere intere ore sotto le coperte a piangere calde lacrime mentre il demone cercava di consolarlo mormorando dolci parole e lasciando calde carezze sulla sua pelle.
I suoi demoni erano stati per anni contemporaneamente la sua tortura e la sua tutela, la spada conficcata nella carne e l'armatura posta a difesa del suo corpo, il corvino infatti consumava gran parte del suo tempo e delle sue energie a tenerli a bada finendo così con l'ignorare gran parte del mondo circostante. Egli non aveva mai cercato di stringere amicizia o avere un qualsiasi contatto umano con gli altri, troppo stanco per poter pensare di farlo e troppo spaventato da quali sarebbero potute essere le conseguenze. Ora però che i demoni erano spariti, che la nebbia intorno a lui si era dissolta la necessità di un contatto sociale -elemento indispensabile per ogni uomo- aveva fatto prepotentemente la sua comparsa, il corvino aveva così cercato di interagire con i suoi compagni di classe ottenendo però scarsi risultati, aveva allora provato con altri suoi coetanei ottenendo però lo stesso identico risultato, disperato era persino passato alle chat online ma anche queste portarono a dei risultati disastrosi -nei casi migliori la conversazione si arenava dopo pochi messaggi non andando più avanti. Persino il rapporto con i genitori era un vero e proprio disastro, essi erano spesso in viaggio per lavoro e lavorando per la stessa azienda quando partiva uno lo faceva pure l'altro, da piccolo Jungkook aveva cambiato innumerevoli baby-sitter -mediamente due all'anno- ma al compimento dei suoi quattordici anni aveva convinto i genitori a farlo restare a casa da solo, il problema con i demoni peggiorava di anno in anno ed era davvero imbarazzante quando una di esse lo sorprendeva a parlare da solo, urlare, colpirsi oppure svegliarsi nel cuore della notte.
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Damaged Soul | TaeKook
Fanfiction« E ora quell'anima in brandelli è dentro di me. » Jungkook è un timido e solitario ragazzo tormentato giorno e notte dai demoni che risiedono nella sua mente. Disperato e desideroso di trovare un po' di pace e tranquillità in una condizione che div...