[ 🎲 ] 𝐃𝐑𝐔𝐍𝐊-𝐃𝐀𝐙𝐄𝐃 ↻ 𝗽.𝘀𝗵

ᴅʀᴜɴᴋ ᴅᴀᴢᴇᴅ ᵈ

박성훈
🄳🅁🅄🄽🄺 🅳🄰🅉🄴🄳
ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 6

𝗧𝗵𝗼𝘂𝘀𝗮𝗻𝗱 𝗼𝗳 𝗱𝗼𝘂𝗯𝘁𝘀 𝗯𝗲𝗵𝗶𝗻𝗱 𝗺𝗲
𝘁𝗵𝗲𝗿𝗲 𝗮𝗿𝗲 𝘁𝗲𝗻𝘀 𝗼𝗳 𝘁𝗵𝗼𝘂𝘀𝗮𝗻𝗱𝘀 𝗼𝗳 𝗱𝗶𝘀𝘁𝗿𝘂𝘁𝘀
𝗯𝗲𝗵𝗶𝗻𝗱 𝗺𝗲,  𝗯𝘂𝘁 𝗜 𝗴𝗼 𝗻𝗼𝘄,
𝗜 𝗳𝗼𝗹𝗹𝗼𝘄 𝗺𝘆 𝗱𝗿𝗲𝗮𝗺𝘀
-𝗘𝗡𝗛𝗬𝗣𝗘𝗡 "𝗴𝗶𝘃𝗲𝗻-𝘁𝗮𝗸𝗲𝗻„

Dopo aver fatto partire la musica, Sunghoon prese il calice contenente sangue che precedentemente stava bevendo, e se lo portò in bocca per poi berlo.
Si avvicinò lentamente alla ragazza con un sorrisetto stampato in faccia, la prese dai fianchi e la portò al centro della stanza ed i due cominciarono α ballare.
Ad un tratto delle gocce di sangue cominciarono α cadere dal tetto, entrambi alzarono la testa ed alcune gocce finirono nel loro viso, Sunghoon si avvicinò alla faccia di yn e leccò un po' di sangue che si trovava poco più α destra della sua bocca; la ragazza, ancora sotto l'effetto degli occhi, mise le breccia dietro il collo di Sunghoon e si fece più vicina α lui.
Pian piano la stanza era ricoperta di sangue, i vestiti dei due erano impregnati di sangue ma loro continuavano α ballare, lasciando perdere tutto ciò che li circondava; in quel momento sarebbe potuto entrare pure un assassino che avrebbe cominciato α sparare ma loro non se ne sarebbero accorti, in questo momento c'erano solo Sunghoon e Yn.
Il ragazzo però non ce la faceva più, voleva assaporare le labbra della ragazza, sapere che sapore avevano, sapere se applicasse del burro cacao e se si cercare di capire α che gusto, voleva testare la morbidezza di quelle labbra, voleva baciarla.
Così si avvicinò ancora di più alla castana e premette le sue labbra con quelle di lei dando così iniziò ad un bacio passionale ma non troppo.
La ragazza sentì quel sapore fastidioso del sangue, sapore di ferro, visto che Sunghoon aveva ancora del sangue sulle labbra dopo averlo bevuto; ma nonostante questo non si staccò, nonostante stesse cominciando α riprendere un po' coscienza, non si volle staccare perché le sue labbra erano calamite, era impossibile staccarsi da esse come d'altronde era impossibile non cedere ad un ragazzo così bello come Sunghoon: capelli lunghi ma non troppo castano scuro stessa cosa degli occhi di un taglio fine e delicato, naso perfetto con un neo e un altro nella guancia, labbra carnose e rosee, spalle larghe ma non troppo, corpo snello e alto; insomma la perfezione, una statua greca fatta con le regole del canone, tutto proporzionato.
Dopo secondi, minuti od ore, neanche loro lo sapevano perché erano così assorti, si staccarono dal bacio. I due si guardarono negli occhi e sorrisero, sembravano dei normali adolescenti.
Dopo qualche altro passo di danza, Sunghoon decise che era il momento, chiese di nuovo α Yn se fosse sicura di vivere per sempre con lui ma lei senza esitare annui, non sapremo mai se fosse sotto effetto degli occhi o era completamente cosciente.
Così Sunghoon, per far capire come si facesse, si avvicinò al collo della ragazza e lo morse, un gemito strozzato sfuggì le labbra della ragazza α causa del dolore, il ragazzo cominciò α succhiare il sangue della ragazza, non ne prese troppo e si staccò.
Subito prese una caramella gommosa piena di zucchero e la fece mangiare alla ragazza per evitare che svenisse.
Dopo che Yn si riprese, si avvicinò al collo del ragazzo, prese un bel respiro e morse più forte che poteva.
Il sangue stava cominciando α colare così la ragazza si affrettò α succhiarlo, nonostante il sapore le facesse quasi venire da vomitare, doveva continuare fino ad ingoiarlo, o non avrebbe fatto effetto.
Al contrario della ragazza che quando era stata morsa provava dolore, Sunghoon stava morendo dal piacere, non si faceva mordere da nessuno, l'unica volta che è stato morso è accaduto proprio quando è stato trasformato in un vampiro, perciò non ricordava la sensazione che si provava ma dopo anni finalmente era qui, dove una ragazza, la ragazza che lo avrebbe accompagnato per il resto della sua vita, gli stava succhiando il sangue.

•angolo autrice•

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Giulia~