5° "UN SEGRETO DA NASCONDERE"

6 1 0
                                    

Mi trovai con Carl, nelle strette e buie caverne che sembrano portare al centro del pianeta.
Ed ad un tratto arrivammo in una sala maestosa, piena di armi, esplosivi e tanti volti conosciuti.
Non avevo il coraggio di chiedere al mio amico cosa fosse quel posto, e soprattutto il perché mi portasse a visitarlo, e cosa ci facessero tutte quelle pover anime lì.
Iniziai a vagare, a salutare tutti.
Mentre mi giravo intorno sentivo strane storie su falsità su lealtà verso il nostro paese, cose che ci avrebbero esiliati tutti.
Nel preciso momento in cui mi feci coraggio e mi diressi verso Carl per parlargli e chiedere spiegazione,ci fu un silenzio totale, si riusciva addirittura di poco a sentir le trivelle kilometri sopra la nostra testa continuar lo scavo, e all'improvviso entró lui, l'uomo che per sempre avrebbe cambiato la mia vita radicalmente, colui che inizió per primo.. Mi chiedete cosa? LA RIVOLUZIONE contro gli alati.
Ero confuso, stanco, e non sapevo cosa pensare, quell'uomo parlava di ideali, di sogni, di libertà, tutte parole che ormai da ben 710 giorni non sapevamo più cosa fosseró, ma lui era sicuro che un giorno l'avrebbero pagata, che un giorno la rivoluzione avrebbe bussato alla loro porta.
Ma io decisi di andarmene, non volevo partecipare a questa falsa, da buon paranoico che io son, decisi di scappare a gambe elevate, non avrei mai voluto vedere il viso dei miei familiari soffrire nelle terre secche ed essere esiliati per sempre ma appena mi incamminai verso l'uscità, quell'uomo misterioso mi afferró il braccio e mi disse:
" Tu buon uomo, tu guerriero, tu anima gentile, non chiedo di restar, perché uno sciocco ti chiederebbe di combattere senza fiducia, nessuno stato ti chiederebbe la guerra senza prometterti la vittoria, ma almeno seguimi.. che ti mostro la loro sconfitta"
Io.. Accettai, dopo un discorso del genere sarebbe da sciocchi non farlo, è lo seguì in una sala più piccola, più buia, un piccolo studio ecco, con tanti fogli, foto e un computer, e mi mostro un video.. Che mai avrei pensato di vedere, L'esercito degli alati che caricavano grandi casse piene di diamanti su delle navicelle da carico che una volta lanciate in orbita si dirigevano verso la terra, l'uomo mi disse "abbiamo un buon motivo di pensare che gli alati ci tengano schiavi qui riempendoci di menzogne mentre sulla terra qualcosa succede"
E finì la frase con un bel "NOI DOBBIAMO RITORNARE SULLA TERRA".
Ma io non pensavo ad altro che era vero, avevo ragione, non ero pazzo, le ho viste davvero, mi disse che per mesi queste navicelle andavano e tornavano dalla terra, allora decisi di dargli fiducia, e tra tutti gli errori che ho commesso, questa è stata l'unica cosa più giusta che avrei mai potuto accettare, e iniziammo a parlare.

REDLIGHT Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora