~ Will ~

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Capelli scuri,
Gli occhi di tenebre,
Forse mi piaci

Era una giornata assolata al Campo Mezzosangue e il brusio dei semidei che trascorrevano, incredibilmente, un pomeriggio tranquillo, faceva da sottofondo al mio sonnecchiare su di una scomoda sedia da bagnino. Non avevo idea del perché avessi accettato quell'incarico, forse solo per il gusto di appesantire la mia giovane vita di un'altra responsabilità.

Annoiato dalla monotonia di quella settimana, aprii le palpebre, stiracchiando i muscoli indolenziti per le ore di sedentarietà e lasciandomi scappare uno sbadiglio. Mi guardai intorno, baciato dai raggi solari che mi avevano sempre allietato, e una figura in disparte attirò la mia attenzione.

Si trattava di un ragazzo minuto, completamente vestito nonostante il caldo cocente, che leggeva avidamente seduto all'ombra di un ombrellone circondato da altri asciugamani, probabilmente appartenenti ai due ragazzi che avevo visto "accompagnarlo" (per lo più lo avevano tirato): Jason, il figlio di Giove, e Piper, della casa di Afrodite.

Sorrisi senza rendermene conto: era Nico Di Angelo, il figlio di Ade per cui avevo la sensazione di essermi preso una bella cotta.

Lo avevo conosciuto durante la guerra contro Gea e, dopo di essa, era dovuto rimanere in osservazione nell'infermeria per un bel po' di tempo, così avevo avuto l'opportunità di passare molte mattine in sua compagnia, tentando di convincerlo a restare calmo e rilassato. Nico era molto scorbutico e poco socievole, ma questo suo aspetto non mi dava fastidio, anzi, mi affascinava, e quando lui venne dimesso, il suo carattere sorprendentemente mi mancava davvero.

Decisi su due piedi di andare a parlargli: tanto mi stavo annoiando, perché non spendere bene il mio tempo?

Mi alzai, con le gambe che formicolavano. "Forse dovrei fare più ginnastica" mi dissi, scendendo dalla breve rampa che dovevo percorrere per sedermi. Camminai spedito verso il figlio di Ade, tormentandomi con pensieri del tipo: "sono presentabile? Si vede che mi sono appena svegliato?  Avrò un alito tremendo? Stare seduto così a lungo mi ha fatto ingrassare?"

Agitato come non lo ero mai stato, mi chiusi alcuni bottoni della camicia che altrimenti mi lasciava scoperto il petto, ma poi, rendendomi conto che era una cosa stupida coprirsi quando faceva così caldo solo per non fare brutta figura davanti a un ragazzo carino, me la sbottonai di nuovo.

Sospirai e mi avvicinai ancora di più a Nico.

Da vicino notai che, nonostante fosse all'ombra, la sua pelle era leggermente meno pallida del solito, e si era andata a colorare sugli zigomi di una sfumatura più rosata. Mentre mi accorgevo che lo stavo fissando senza dire una parola, il figlio di Ade alzò la testa dal libro e mi guardò aggrottando le sopracciglia.
Wow. I suoi occhi erano davvero belli. Erano un pozzo di oscurità, bui come la notte e freddi come gli Inferi, ma in quelle tenebre scorsi un barlume di divertimento, come se si chiedesse che ci facevo io lì, che non avevo niente da dirgli.

-Si?- disse, scrutandomi dal basso con disapprovazione. -Hai intenzione di dire qualcosa o vuoi fissarmi finché non mi stufo e me ne vado?

Dopo quella domanda gli sorrisi dolcemente. Non chiedetemi perché, ma più mi respingeva più mi piaceva. Mi schiarii la voce e mi sedetti al suo fianco, non troppo vicino da opprimerlo, ma abbastanza da fargli sentire la mia presenza.

-Che cosa fai?- gli chiesi, anche se conoscevo già la risposta. Lui mi guardò come se fossi stupido e, dopo quella domanda, non potevo dargli torto, ma mi rispose ugualmente:-Sto cercando di leggere.

Sorrisi di nuovo. Ma cosa mi prendeva? Va bene, sorrido spesso, ma in quel momento ero veramente esagerato!

-Sai, Signore delle Tenebre, mi stai simpatico.- dissi, dopo alcuni minuti, guadagnandomi un'occhiata confusa da parte di Nico. -Non è una cosa strana che la gente mi stia simpatica, sono un tipo piuttosto socievole, ma di solito non divento amico di persone conosciute da poco...Non voglio dire che devi essere mio amico, pensavo solo che sarebbe bello uscire insieme qualche volta...- Le parole fluivano dalla mia bocca oramai senza controllo. -Comunque ti senti bene? L'ultima volta che ti ho visto uscivi dall'infermeria ma questo non vuol dire che tu non possa sentirti male ancora.- dissi poi -Sai che un giorno Travis era appena uscito da un ricovero di due settimane e appena ha messo un piede fuori è inciampato e si è rotto il naso?- risi di gusto, cercando di non fare caso a Nico che sembrava aver ripreso a leggere, anche se, per un momento, mi sembrò che avesse accennato un sorriso.

~❀ «Sei Il Mio Sorriso» Solangelo ❀~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora