Il primo bacio

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P.O.V. Antony
Arrivai a scuola in anticipo come non mai.
Aspettai Rachele al cancello tenevo in mano la catenina che ieri aveva addosso e che avevo trovato per strada tornando a casa.
Aveva la chiusura rotta e l'avevo fatta aggiustare da mio padre.
Era come nuova.
Non sapevo se dargliela subito, potevo tenermela come "jolly".
La vidi arrivare misi la catenina in tasca decidendo di rimandare la consegna.
<< Ciao Antony. >>
<< Ciao Rachele. Come stai? Ti sei svegliata bene anche se ieri ti ho fatto fare le ore piccole? >>
<< Bene mi sono alzata senza problemi. Hai per caso trovato la catenina che avevo ieri? >>
<< No mi dispiace. >>
Confermai la mia idea di rimandare  << Beh vuoi rimanere qua tutto il giorno o entriamo? >>
<< Non sarebbe male tagliare ma entriamo pure. >>
Entrammo e poi ci dividemmo per andare a lezione.
Ci salutammo velocemente al cambio d'ora ma non ci avvicinammo l'uno all'altro poichè era con Giuly.
Prima dell'intervallo le mandai un messaggio
"Vediamoci dietro la scuola all'intervallo. Non dirlo a nessuno. E vieni da sola.
A dopo"
Suonò la campanella e io mi avviai al punto dove dovevo incontrarla.
Arrivò io ero seduto su un muretto dietro di lei e quando parlai fece un balzo spaventandosi.
<< Hai quanche problema di vista. >>
<< Ah eccoti. Sempre simpatico, fammi indovinare vai a periodi? >>
Si mise a ridere.
<< Volevo chiederti a che ora dovevo arrivare al bar oggi per matematica. >>
<< Alla stessa ora di ieri, la mia ora però non la tua. >>
<< Si ok. Usciamo di nuovo sta sera? >>
<< Va bene, mi sono divertita ieri. >>
Fece per andarsene ma corsi e mi fermai davanti a lei, rimasi in silenzio per un po'
<< Hai bisogno di qualcosa? >>
<< Volevo solo raccomandarti di tenere acqua in bocca con Giuly! >>
Le dissi passandole un dito sulle labbra.
Lei mi afferrò il polso con un presa piuttosto salda per essere una ragazza e allontanò la mia mano dal suo viso.
<< Certo come sempre. >>
Poi mi passò a fianco e se ne andò.
Alla fine della giornata uscimmo tutti da scuola. Mi appoggiai al cancello aspettando Rachele.
Quando la vidi in lontananza c'era anche Giuly.
Riuscii in tempo a mandarle un messaggio dicendole che dovevo parlarle prima della nostra lezione.
Vidi che si staccò di dosso Giuly probabilmemte dicendo che aveva dimenticato qualcosa in classe.
Io la raggiunsi.
<< Eccoti, come mai tutta questa fretta di parlarmi? Non potevi aspettare oggi pomeriggio? >>
<< No non potevo. Che ne dici di andare a mangiare insieme e subito dopo studiare mate? >>
<< Cosa cambia da prima a dopo scusa? >>
"Ci sta provando, cerca in tutti i modi di passare più tempo possibile con me!"
<< Così poi hai più tempo dopo in cui renderti incantevole più di quanto tu non sia già, per questa sera! >>
<< Lo devo prendere come un complimento? >>
<< Perchè no? >>
Risposi passandole un dito sotto il mento e facendomi apparire un sorrisino beffardo sulla bocca.
<< Ok muoviamoci però che ho fame. >>
<< Bene andiamo. >>
La presi per una mano e iniziai a correre per stuzzicarla. Mi piaceva far risaltare quel suo lato pericoloso.
<< Antony aspetta dove corri? >>
<< Muoviti lumaca! >>
<< Mi stai staccando un braccio! >>
Arrivati all'attraversamento pedonale mi fermai e la osservai era piegata appoggiata con le mani sulle ginocchia e ansimante, poi mi guardò minacciosa
<< Ti ha dato di volta il cervello? >>
Non la feci finire che la baciai, appoggiai le mie labbra sulle sue assaporandole poi mi staccai.
<< E questo? >>
Mi chiese stupita e scioccata.
<< Si chiama bacio. Non ne hai mai ricevuto uno? >>
Lei arrosii ma la sua espressione mutò diventando offesa.
<< Certo che ne ho ricevuti. Non sono sfigata e disperata come credi! >>
<< Io non ho mai creduto niente hai detto tutto da sola. >>
<< Andiamo a mangiare o no? >>
<< Si andiamo. >>
Entrammo in una pizzeria ordinammo da mangiare e chiaccherammo durante il pranzo.
<< Dove andiamo a studiare? >>
<< Potremmo andare al parco tanto ti distrai comunque in tutti i posti. >>
Lui sorrise
<< Chissa chi è la causa. >>
<< Smettila vieni dai. >>
<< Rachele pago io. >>
<< No mi offri già i drink la sera fai pagare a me. >>
<< Non posso... >>
<< Zittisciti ti prego. >>
Pagò nonostante il mio volere, sembrava che se ne fregasse delle mie idee ma allo stesso tempo teneva a me.

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